Roma: Silp Cgil, a Collina delle Muse quarantotto famiglie di servitori dello Stato a rischio
Roma, 18 nov- (Agenzia Nova) - Quarantotto famiglie di poliziotti, carabinieri e finanzieri, servitori dello Stato, residenti nel comprensorio "Collina delle Muse" (Boccea-Montespaccato), dopo diciassette anni di locazione, sempre in regola con i pagamenti, e nonostante negli anni precedenti avessero chiesto soluzioni mirate a riscattare gli alloggi o prorogare la locazione, stanno per essere sfrattati senza possibilità di alcuna rivalsa a causa della speculazione finanziaria delle società private proprietarie. Così, in una nota , il Silp Cgil di Roma e del Lazio. "Si tratta di abitazioni costruite con il bando per la concessione di abitazioni a Montespaccato, - continua la nota - dove la Prefettura di Roma, con determina n. 3909/Gab. del 3 aprile 2002, autorizzava a realizzare in regime di edilizia agevolata i suddetti alloggi per l'assegnazione a circa cinquanta famiglie, tutte appartenenti alle Forze di Polizia, impegnate nel delicato comparto della lotta alla criminalità organizzata. Gli alloggi di edilizia agevolata sono stati realizzati con il contributo dello Stato per le categorie cosiddette 'deboli', a canone contenuto, destinate essenzialmente al riscatto della locazione, a norma degli artt. 8 e 9 della legge n 179/1992. Trascorso il termine di cui all'art. 9 comma 1, gli immobili in questione potevano essere ceduti anche per singole unità immobiliari con prelazione a favore dei conduttori. Nel piano di zona questi alloggi sono finalizzati a far fronte all'emergenza abitativa di soggetti con prescritti requisiti di legge, con vincoli di destinazione d'uso, nonché con prezzi di cessione determinati dalle tabelle del Comune di Roma Cass. Sez. Unite (06 luglio 2022 N. 21348)".

"Quarantotto famiglie di servitori dello Stato, a causa della scadenza contrattuale, oramai imminente, prevista per il prossimo dicembre 2022 o gennaio 2023, rischiano di trovarsi in emergenza abitativa perché la società costruttrice, per finalità speculative e rinnegando le finalità iniziali del progetto edilizio, non vuole alienare le abitazioni agli assegnatari aventi diritto. A oggi nessuna autorità preposta - Prefettura, Comune e Ministeri competenti - si è imposta per risolvere tale grave problematica. La Prefettura di Roma non ha ancora trovato una soluzione a questa emergenza abitativa. Chiediamo con forza l'intervento delle autorità adite per sollecitare un tavolo tecnico da parte del Prefetto di Roma, affinché si possa trovare una tempestiva soluzione della gravosa vicenda, che pesa su queste famiglie. Questi servitori dello Stato non chiedono elemosine ma, come previsto nella concessione edilizia autorizzata in origine e finanziata pubblicamente, vogliono riscattare le abitazioni dove vivono da diciassette anni oppure ottenere il rinnovo di lunga locazione", conclude il sindacato.

 

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