GIUSTIZIA: SILP CGIL, 'STORTURE RIFORMA CARTABIA, NO TUTELA PER VITTIME E A RISCHIO AZIONE FORZE POLIZIA' = Roma, 16 gen. (Adnkronos) - "La riforma Cartabia presenta della storture che vanno cambiate. Prevedere per alcuni reati di particolare allarme sociale, come i furti, le truffe, addirittura le violenze e le lesioni, l'obbligo di una querela di parte, significa dare un segnale sbagliato alle vittime e vanificare anche il lavoro delle forze di POLIZIA". Lo afferma Pietro Colapietro, segretario generale del sindacato di POLIZIA Silp Cgil. "Mi sono confrontato con molti colleghi e con vari amici magistrati - dice Colapietro - e tutti sono concordi nel sostenere che la questione della procedibilità per alcuni reati previa querela di parte va rivista". "Nei giorni scorsi a Palermo - ricorda il segretario generale del Silp Cgil - la Procura della Repubblica è stata costretta a chiedere la scarcerazione di tre imputati di lesioni, aggravate dal metodo mafioso, per mancanza di querela. Le vittime, interpellate dal giudice, si sono infatti rifiutate di querelare gli autori del pestaggio. Il rischio che i malavitosi uscissero dal carcere è stato evitato solo grazie alla detenzione per altri reati". "Auspichiamo dunque modifiche e correttivi importanti - conclude Colapietro - nella speranza che non si vadano a toccare altri strumenti fondamentali nella lotta alle mafie e alla criminalità organizzata come le intercettazioni". (Sod/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 16-GEN-23 12:22 NNNN

GIUSTIZIA. RIFORMA CARTABIA, COLAPIETRO (SILP CGIL): PRESENTA STORTURE CHE VANNO CAMBIATE (DIRE) Roma, 16 gen. - "La riforma Cartabia presenta della storture che vanno cambiate. Prevedere per alcuni reati di particolare allarme sociale, come i furti, le truffe, addirittura le violenze e le lesioni, l'obbligo di una querela di parte, significa dare un segnale sbagliato alle vittime e vanificare anche il lavoro delle forze di polizia". Lo afferma Pietro Colapietro, segretario generale del sindacato di polizia SILP Cgil. "Mi sono confrontato con molti colleghi e con vari amici magistrati- dice Colapietro- e tutti sono concordi nel sostenere che la questione della procedibilità per alcuni reati previa querela di parte va rivista. Nei giorni scorsi a Palermo la Procura della Repubblica è stata costretta a chiedere la scarcerazione di tre imputati di lesioni, aggravate dal metodo mafioso, per mancanza di querela. Le vittime, interpellate dal giudice, si sono infatti rifiutate di querelare gli autori del pestaggio. Il rischio che i malavitosi uscissero dal carcere è stato evitato solo grazie alla detenzione per altri reati". "Auspichiamo dunque modifiche e correttivi importanti- conclude Colapietro- nella speranza che non si vadano a toccare altri strumenti fondamentali nella lotta alle mafie e alla criminalità organizzata come le intercettazioni". (Red/ Dire) 11:58 16-01-23 NNNN

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