Così il Dipartimento della pubblica sicurezza ha aumentato i contributi a favore del personale. Una circolare inviata dal Dipartimento ai sindacati parla di "numerose richieste di contributo che pervengono dai dipendenti il cui nucleo familiare presenta difficoltà a causa delle sempre più crescenti situazioni di disagio economico".
Perciò sono stati ritoccati, aumentandoli da 600 a 1.000 euro, i contributi per contingenti difficoltà economiche, sia per i dipendenti in servizio che quelli cessati dal servizio. Per il decesso del coniuge o dei figli fiscalmente a carco del dipendente in servizio il contributo è passato da 800 a 1.200 euro. Anche il limite massimo del contributo per danno subiti a causa di atti di ritorsione e per spese relative agli oneri legali è stato elevato da 2.600 a 3.000 euro.
«È l'ennesima dimostrazione - commenta Daniele Tissone, segretario generale del sindacato di polizia Silp-Cgil - che c'è un continuo abbassamento del reddito degli operatori di polizia e, in assenza di interventi sul piano degli aumenti contrattuali e dello sblocco degli automatismi stipendiali, la situazione non può che peggiorare».
Da tenere presente poi che sempre più agenti vorrebbero lasciare le grandi città e le aree in cui la vita è costosa per tornare alle loro regioni di origine, nel Centro Sud.