Si è svolta il 9 maggio, nella Sala Azzurra del Viminale, la riunione del Tavolo permanente in tema di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

L'incontro con il Direttore Centrale di Sanità, Fabrizio Ciprani, ha toccato i quattro temi principali: lo stato di avanzamento del progetto relativo al DVR informatizzato sperimentale, la formazione della dirigenza e dei Datori di Lavoro, le modifiche al DM 127/2019 e la nomina dei Preposti.

Per quanto riguarda lo stato di avanzamento del DVR informatizzato sperimentale "SicurPol81", è stato presentato un percorso virtuoso che ci auguriamo possa realizzarsi al più presto. La proposta avanzata da noi finalizzata a scongiurare la produzione di DVR non conformi, didascalici, talvolta persino fantasiosi come quelli che ci sono stati presentati in questi anni da diversi DL ha trovato accoglimento e investimento. Possiamo esserne soddisfatti, a dimostrazione ulteriore di quanto ci appartengono questi temi e di quanto è importante il nostro investimento su di essi, anche in un difficile e difforme contesto qual è il nostro. Il prodotto, realizzato con il know-how della società Accenture SpA, ha l'obiettivo di superare anche gli effetti di un turn-over rilevante dell'Amministrazione e le dirette ricadute sul sistema prevenzionistico, di condividere conoscenze e procedure, di accedere a documentazione ed esperienze provenienti dal mondo della salute e sicurezza sul lavoro.

È stato presentato come uno strumento dinamico, uniforme e omogeneo, caratterizzato da un flusso di compilazione rapido grazie all'integrazione con i sistemi digitali in dotazione alla Polizia di Stato e alle impostazioni dinamiche per i diversi luoghi di lavoro; centralizzato perché sarà possibile gestire gli elementi comuni a tutti DVR, quali normative e/o misure di prevenzione e/o protezione, risparmiando tempo e risorse. La sperimentazione partirà dalla scuola di Nettuno, dalle Questure di Venezia, Ferrara e Roma, dal GIPS di Napoli, dalla Direzione Centrale di Sanità, dalla Scuola Interforze e dal DAGEP. La speranza è quella di avviare il sistema il primo di ottobre prossimo.

Relativamente alla formazione dei dirigenti e dei DDL è stata stipulata una convenzione con l'università di Urbino. Convenzione, ci sono stati presentati i programmi di studio e si prevede che possa prendere avvio il primo corso a giugno prossimo. Relativamente alle proposte di modifica del disastroso DM 127/2019 si è proceduto a integrare i pareri forniti dalle OOSS. L'obiettivo è quello di favorire la semplificazione e l'efficacia della norma, con un provvedimento atteso sin dal 2008.

Quanto al Preposto, la cui funzione è stata normata di recente si sta procedendo alla determinazione dei percorsi formativi e alla definizione delle modalità e delle funzioni che saranno loro attribuite integrandole con la peculiare e specifica organizzazione della Polizia di Stato. A questo proposito ci è stato chiesto e fornito un primo parere. Infine, ma non perché meno importante, l'Amministrazione, su specifica sollecitazione del tavolo, si è impegnata a procedere alla revisione delle linee guida sul rischio stress lavoro-correlato.

Il nostro giudizio è evidentemente positivo, ma prudente. Troppo spesso l'Amministrazione è stata vittima di ritardi e difficoltà varie e il momento politico è estremamente delicato. L'auspicio é che il preannunciato passaggio di rivisitazione dei vertici della polizia, che questo Governo si appresta a fare, e che ci vede critici, non possa determinare una battuta d'arresto di questo percorso virtuoso.

Siamo soddisfatti e compiaciuti per aver rappresentato e visto accogliere proposte originali ed essenziali come l'idea del software per il DVR informatizzato, la formazione di dirigenti e datori di lavoro, la revisione del DM 127/2019 che abbiamo criticato fermamente e la revisione delle inaccettabili linee guida sulla valutazione del rischio stress lavoro-correlato, che per come sono si rivelano inutili, fuorvianti, dannose.

La nostra, unica organizzazione di ispirazione confederale della Polizia di Stato, guarda alla cultura organizzativa come elemento centrale della salute e sicurezza sul lavoro. Il benessere organizzativo come obiettivo prioritario e la cultura organizzativa riferita ai valori e alle norme per le quali la CGIL si è battuta da sempre e che ha contribuito a scrivere e sintetizzare nel Testo Unico, sono le direttrici lungo le quali si muove la nostra azione. Investire nello sviluppo di una cultura aziendale che valorizza la salute e la sicurezza è per il SILP CGIL un'autentica priorità.

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