Dopo l'ennesimo suicidio tra le forze dell'Ordine, questa volta è "toccato" ad un Angelo femminile in divisa in servizio presso la Scuola Allievi Agenti di Trieste, il Silp CGIL non può esimersi dal fare una seria riflessione al riguardo.
Dopo l'evento pandemico da COVID19 che ha generato un'onda di sofferenza notevole, in primis legata al numero elevato di lutti in ambito nazionale, il fenomeno suicidario tra le Forze dell'Ordine e, in particolare, nella Polizia di Stato, è in netto aumento. I riflettori di questo disagio, però, si accendono anche inesorabilmente sulle condizioni di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori in divisa.
Mancanza di turnover, benessere organizzativo insufficiente, carenza degli organici e carichi di lavoro eccessivi, sono tra i principali accusati di questo malessere generale, che nel medio periodo sono stati determinanti nel generare fonte di stress a vari livelli.
Lo scrivente, già nel 2005, in qualità di segretario provinciale di Gorizia, aveva proposto invano in sede di contrattazione decentrata la figura dello psicologo provinciale, ma tale innovativa richiesta aveva provocato il malcontento di qualche organizzazione sindacale che, probabilmente, temeva di perdere qualche iscritto, in ragione di una più importante tutela collettiva.
Oggi, dopo 17 anni, lo Psicologo tornato in discussione a seguito di questo vero e proprio allarme sociale, sarà sostituito da uno psicologo in ambito regionale e/o interregionale, per stare maggiormente sui territori e fornire adeguato supporto psicologico ai colleghi.
Ma ciò non basterà se a livello di prevenzione non vi saranno adeguati e significativi miglioramenti nell'ambito del benessere organizzativo e relazionale da parte dell'amministrazione. L'iceberg della foto rappresenta in modo esemplificativo la situazione del fenomeno suicidario, ancora sottovalutato da qualche dirigente, che non si rende conto che le situazioni emerse sono notevolmente inferiori di quelle sommerse, non venute ancora o mai alla luce, e spesso associa questi eventi luttuosi a situazioni esterne all'Amministrazione.
Ecco perché, il Silp CGIL ritiene fondamentale ritornare a parlare di disagio e predisporre adeguati cicli di formazione per la sua prevenzione, a partire dal quadro dirigente, nonostante vi siano significativi passi in avanti. Alla famiglia di Maria, alla Direttrice della Scuola Allievi Agenti di Trieste, dottoressa Antonella Cargnelutti e ai suoi collaboratori, esprimo la mia particolare vicinanza e solidarietà, anche a nome del Silp CGIL, per il grave lutto che ha colpito la Polizia di Stato e il quadro permanente del suindicato Istituto d'istruzione.
Patrik Sione - Segretario Generale Regionale Silp Cgil - Friuli Venezia Giulia