Aldrovandi: Silp Cgil, strumentalizzazione intollerabile

  (ANSA) - ROMA, 30 APR - "Le sentenze - per di piu' se
definitive -, si rispettano. Le donne e gli uomini del sindacato
di polizia della Cgil si dissociano da un simile episodio che
nulla ha a che vedere con la nostra cultura e che trova, da
parte nostra, e in ogni momento di questa vicenda drammatica, un
atteggiamento deciso di condanna nel rispetto dell'etica e
dell'esercizio del ruolo di chi veste una divisa". Lo afferma
Daniele Tissone, segretario generale del Silp Cgil, in merito
alla vicenda degli applausi agli agenti condannati per la morte
del giovane Federico Aldrovandi.
  "Se si e' verificato un tale episodio, a cui non vorremmo mai
piu' assistere, e' la dimostrazione evidente che vi sia ancora
molto da fare sul versante della formazione interna".
Infine, conclude Tissone, "utilizzare strumentalmente la
vicenda, rinnovando il dolore della famiglia Aldrovandi e' del
tutto intollerabile".(ANSA).

    COM-VR
30-APR-14 11:03 NNNN
Aldrovandi: Silp-Cgil, applausi sconfortanti, ci dissociamo =
(AGI) - Roma, 30 apr. - "Dopo le nostre lotte per
democratizzare le forze di polizia e dopo la tragedia di una
madre, di una famiglia, e' sconfortante assistere a quanto
avvenuto ieri a Rimini (gli applausi agli agenti condannati per
la morte di Federico Aldrovandi, ndr) nel corso del congresso
del Sap". Ad affermarlo e' Daniele Tissone, segretario generale
del Silp-Cgil, secondo cui "le sentenze, per di piu' se
definitive, si rispettano. Ci dissociamo da un episodio che
nulla ha a che vedere con la nostra cultura e che trova, da
parte nostra, e in ogni momento di questa vicenda drammatica,
un atteggiamento deciso di condanna nel rispetto dell'etica e
dell'esercizio del ruolo di chi veste una divisa". Quanto
accaduto, "e' la dimostrazione evidente che vi sia ancora molto
da fare sul versante della formazione interna. Utilizzare
strumentalmente la vicenda, rinnovando il dolore della famiglia
Aldrovandi e' del tutto intollerabile". (AGI)

  Bas
301104 APR 14

 

Il casoAldrovandi: Silp Cgil, strumentalizzazione intollerabile (Fonte Rassegna.it)


Al congresso del Sap i delegati applaudono gli agenti condannati per la morte del giovane ferrarese. Il segretario del sindacato della polizia Cgil, Daniele Tissone: "Ci dissociamo. Le sentenze, per di più se definitive, si rispettano"
"Le donne e gli uomini del sindacato di polizia si dissociano da ogni iniziativa. Il nostro atteggiamento è di condanna nel rispetto dell'etica e l'esercizio del ruolo di chi veste la divisa. Tutto ciò non aiuta gli operatori. Usare strumentalmente la vicenda rinnovando il dolore della famiglia è intollerabile". Così Daniele Tissone, segretario generale del Silp Cgil, commenta ai microfoni diRadioArticolo1 l'episodio avvenuto ieri (29 aprile) al congresso nazionale del Sap, il secondo sindacato di polizia italiano, durante il quale i delegati hanno applaudito per cinque minuti tre dei quattro agenti condannati in via definitiva per la morte del 18enne Federico Aldrovandi ucciso durante un controllo il 25 settembre del 2005 a Ferrara.

Il Silp Cgil ribadisce in una nota quanto espresso già il 27 marzo dello scorso anno: “Dopo le nostre lotte per democratizzare le forze di Polizia e dopo la tragedia di una madre, di una famiglia, è sconfortante assistere a quanto avvenuto ieri a Rimini nel corso del congresso del sindacato Sap. Le sentenze, per di più se definitive, si rispettano. Se si è verificato un tale episodio, a cui non vorremmo mai più assistere, è la dimostrazione evidente che vi sia ancora molto da fare sul versante della formazione interna".


 http://www.rassegna.it/articoli/2014/04/30/111257/aldrovandi-silp-cgil-strumentalizzazione-intollerabile

 

 

Aldrovandi: Silp-Cgil, applausi sconfortanti, ci dissociamo  (Fonte Repubblica.it)
 http://www.repubblica.it/cronaca/2014/04/30/news/pansa_aldrovandi-84849027/?ref=search

 

CASO ALDROVANDI: SILP-CGIL, PRENDIAMO DISTANZE DA OVAZIONE A CONGRESSO SAP =

     Roma, 30 apr. (Adnkronos) - "Prendiamo le distanze dall'ovazione
riservata al congresso del Sap ai nostri colleghi condannati per la
vicenda Aldrovandi". Lo afferma in una nota Daniele Tissone segretario
generale Silp-Cgil in cui aggiunge. "Il Silp Cgil ha una vocazione
confederale che per sua natura e' lontana da chiusure corporative, ma
guarda a temi e contenuti di interesse generale. Per questa ragione,
alla domanda se ad una qualsiasi riunione del Silp Cgil, congresso o
assemblea, possano verificarsi ovazioni come quelle a di ieri, la
risposta e' sicuramente no, perche' il Silp Cgil e le donne e gli
uomini che rappresentiamo sono altro".

     "Per questo - prosegue la nota del sindacato - le nostre
priorita' sono orientate sulla formazione, sulla democratizzazione,
sulle liberta' costituzionali e su modelli di sicurezza aperta e
civile. Rispetto il sindacato autonomo condividiamo il progetto
dell'unificazione, in via di principio, delle forze di polizia, ma
siamo molto lontani per culture e origini. Una cosa e' il rispetto per
colleghi condannati, un'altra sono la pieta' e il rispetto per una
vicenda terribile come quella di Ferrara. Ben altro sono le ovazioni".

     (Sin/Col/Adnkronos)
30-APR-14 14:06

 

Aldrovandi, Tissone: Silp-Cgil è ben altro
Prendiamo le distanze da ovazione riservata al congresso Sap"

Roma, 30 apr. (TMNews) - "Prendiamo le distanze dall'ovazione
riservata al congresso del Sap ai nostri colleghi condannati per
la vicenda Aldrovandi". Lo afferma in una nota Daniele Tissone
segretario generale Silp-Cgil.

"Il Silp Cgil ha una vocazione confederale che per sua natura è
lontana da chiusure corporative, ma guarda a temi e contenuti di
interesse generale. Per questa ragione, alla domanda se ad una
qualsiasi riunione del Silp Cgil, congresso o assemblea, possano
verificarsi ovazioni come quelle a di ieri, la risposta è
sicuramente no, perché il Silp Cgil e le donne e gli uomini che
rappresentiamo sono altro. Per questo le nostre priorità sono
orientate sulla formazione, sulla democratizzazione, sulle
libertà costituzionali e su modelli di sicurezza aperta e
civile", aggiunge la nota.

"Rispetto il sindacato autonomo condividiamo il progetto
dell'unificazione, in via di principio, delle forze di polizia,
ma siamo molto lontani per culture e origini. Una cosa è il
rispetto per colleghi condannati. Una cosa sono la pietà e il
rispetto per una vicenda terribile come quella di Ferrara. Ben
altro sono le ovazioni", conclude Tissone.

Red-Cro-Bla

301424 apr 14

 

Aldrovandi: Manconi, una parte della polizia e' malata (2)=
(AGI) - Roma, 30 apr. - Manconi ha poi evidenziato che "vi e'
stata una profonda dissociazione nei confronti dell'applauso al
congresso del Sap da parte degli altri sindacati di polizia, il
Silp-Cgil e il Siulp. Io - ha continuato Manconi - penso non
sia piu' tollerabile che tutto il peso, non solo psicologico e
emotivo, ma anche culturale e politico, debba gravare sulle
spalle di Patrizia Moretti (madre di Federico Aldrovandi), la
cui battaglia e' diventata una risorsa pubblica nella ricerca
della verita'. La difesa corporativa cui abbiamo assistito e'
stata una offesa alla giustizia del nostro Paese e quindi non
puo' essere Patrizia Moretti a dover replicare ancora una
volta: questa volta tocca alle istituzioni e credo che le
telefonate da parte del premier Matteo Renzi e del ministro
dell'Interno Angelino Alfano dimostrino che un qualche
mutamento e' in corso".
Manconi ha spiegato ai giornalisti che alla conferenza
stampa, alla quale era presente anche Ilaria Cucchi, "hanno
aderito numerosissimi senatori di tanti gruppi parlamentari,
dal Pd al Movimento 5 Stelle, al Nuovo centrodestra, ed anche
alcuni deputati". (AGI)
Rma/Chi/cav
301455 APR 14

 

Caso Aldrovandi: Silp-Cgil, prendiamo distanze da ovazione a congresso Sap (Fonte Repubblica.it)
           Roma, 30 apr. (Adnkronos) - "Prendiamo le distanze dall'ovazione riservata al congresso del Sap ai nostri colleghi condannati per la vicenda Aldrovandi". Lo afferma in una nota Daniele Tissone segretario generale Silp-Cgil in cui aggiunge. "Il Silp Cgil ha una vocazione confederale che per sua natura è lontana da chiusure corporative, ma guarda a temi e contenuti di interesse generale. Per questa ragione, alla domanda se ad una qualsiasi riunione del Silp Cgil,  congresso o assemblea, possano verificarsi ovazioni come quelle a di ieri, la risposta è sicuramente no, perché il Silp Cgil e le donne e gli  uomini che rappresentiamo sono altro". "Per questo - prosegue la nota del sindacato - le nostre priorità sono orientate sulla formazione, sulla democratizzazione, sulle libertà costituzionali e su modelli di sicurezza aperta e civile. Rispetto il sindacato autonomo
condividiamo il progetto dell'unificazione, in via di principio, delle forze di polizia, ma siamo molto lontani per culture e origini. Una cosa è il rispetto per colleghi condannati, un'altra sono la pietà e il rispetto per una vicenda terribile come quella di Ferrara. Ben altro sono le ovazioni".

 http://bologna.repubblica.it/dettaglio-news/-/4493340

 

Aldrovandi, ovazione a agenti condannati
Il capo della polizia incontra la madreTelefonata di Renzi: «Indegno». Alfano revoca un incontro con il Sap. Ma il sindacato di polizia insiste: «Danno infinito ai nostri colleghi». Il segretario: «Ho applaudito anch'io»      
   


BOLOGNA  - Una telefonata del presidente del Consiglio Matteo Renzi («Vicenda indegna») alla madre del ragazzo morto, dichiarazioni dure del ministro dell'Interno Angelino Alfano («Gesto gravissimo»), che revoca un incontro previsto con il Sap al Viminale. E un incontro, oggi pomeriggio, tra la donna e il capo della polizia Alessandro Pansa. È scoppiata una bufera, dopo l'applauso agli agenti condannati per l’uccisione del diciottenne Federico Aldrovandi al congresso nazionale del Sindacato autonomo di polizia (il secondo dopo il Siulp). È bastato che la loro presenza fosse annunciata, martedì pomeriggio al Grand Hotel  di Rimini, perché la sala si sciogliesse in un lungo e liberatorio applauso dei colleghi, con tanto di standing ovation.
GLI AGENTI CONDANNATI PER IL CASO ALDROVANDI - Al congresso del Sap partecipano tre dei quattro agenti, Paolo Forlani, Luca Pollastri ed  Enzo Pontani. Non c’era la l’unica donna coinvolta, Monica Segatto. Tutti e quattro sono stati condannati a tre anni e mezzo per omicidio colposo per quanto avvenne la notte del 25 settembre 2005 a Ferrara, quando un banale controllo di polizia sul giovane Aldrovandi che rientrava da una serata a Bologna si concluse con la morte di quest’ultimo. Nel 2012 la Corte di Cassazione ha confermato le condanne.  Tre anni erano coperti dall’indulto ma gli agenti hanno scontato in carcere parte dei sei mesi residui, come raramente accade a condannati fino a quel momento incensurati, e per questo hanno trovato un’ampia solidarietà nella categoria. Decine di colleghi appartenenti al Sap e ad  altri sindacati, naturalmente in borghese, li hanno
letteralmente scortati, nei mesi scorsi, alle diverse udienze tenute al tribunale di sorveglianza di Bologna che doveva decidere sull’esecuzione della pena. È  nota la  polemica scatenata nel marzo 2013 a Ferrara da una manifestazione organizzata dal Coisp, piccola organizzazione appartenente come il Sap alla galassia del sindacato autonomo di polizia, proprio sotto le finestre degli uffici comunali in cui lavora Patrizia Moretti, la mamma di Federico Aldrovandi. Il questore del capoluogo estense è stato successivamente trasferito.
LA MAMMA DI FEDERICO: «TERRIFICANTE» - Proprio Patrizia Moretti ha commentato con sgomento l’ovazione tributata a Rimini ai responsabili  dell’omicidio di suo figlio. «È terrificante, mi si rivolta lo stomaco -  ha detto – Cosa significa? Che si sostiene chi uccide un ragazzo in strada? Chi ammazza i nostri figli? È estremamente pericoloso». Poi su Facebook ha aggiunto: «Provo ribrezzo per tutte quelle mani. Pansa era li?». Il capo della polizia, ospite del congresso in mattinata, era già andato via.
RENZI: «INDEGNO»; ALFANO: «GRAVISSIMO» - La madre di Federico ha ricevuto in serata una telefonata dal premier Matteo Renzi, che ha voluto esprimerle solidarietà per «l'indegna vicenda». E anche per il ministro dell'Interno, Angelino Alfano,  «gli applausi sono un gesto gravissimo e inaccettabile che offende la memoria di un ragazzo che non c'è più e rinnova il dolore della sua famiglia. Applausi che danneggiano la polizia e il suo prestigio». Alfano ha deciso poi di revocare «l'appuntamento che avevo dato al Sindacato autonomo di polizia per martedì a Roma, al Viminale: «Uomini e  donne in divisa non possono applaudire contro una sentenza passata in giudicato: questa è la nostra parola definitiva». Per il viceministro agli Interni, Filippo Bubbico, «gli applausi sono un oltraggio, prima ancora che a Federico Aldrovandi e alla sua famiglia, al sacrificio dei poliziotti,
e le forze di polizia non devono essere strumentalizzati come è successo ieri». E aggiunge una polemica politica: «È successa una cosa molto grave ma circoscriviamo la questione a una manifestazione elettorale: gli stessi poliziotti iscritti al sindacato Sap, sanno che è in atto il tentativo per 'partitizzare' quel sindacato».
IL CAPO DELLA POLIZIA: «OFFENSIVO» - Duro anche il capo dello polizia Alessandro Pansa,  che al momento degli applausi a Rimini aveva come detto lasciato la sala dopo aver parlato delle «nuove regole d’ingaggio» in ordine pubblico che si rendono necessarie dopo gli abusi documentati in occasione degli incidenti dello scorso 12 aprile a Roma. Pansa ha espresso «vicinanza e solidarietà» alla madre di Federico «non riconoscendosi in alcun modo in comportamenti che trova gravemente offensivi nei confronti della famiglia Aldrovandi e della società civile  che crede nell'operato delle donne e degli uomini della polizia». Poi l'ha chiamata e oggi pomeriggio la incontra: lo annuncia Alfano, auspicando di poter partecipare anche lui all'incontro, compatibilmente con il Cdm.
IL SAP: «DANNO INFINITO AI COLLEGHI» - Ma il segretario generale del Sap, Gianni Tonelli,  rivendica il gesto di Rimini: «L'onorabilità della Polizia di Stato è stata irrimediabilmente vilipesa e solo una operazione di verità sarà in  grado di riscattare il danno patito. Alla stessa stregua i nostri colleghi, ingiustamente condannati, hanno patito un danno infinito». Tonelli spiega molto chiaramente il suo pensiero: «Le cause della morte di Aldrovandi sono ben altre - dice a Radio 24  -Non è il fermo di polizia la causa e i colleghi li ho applauditi, sì. Non mi nascondo dietro un dito. Considero i colleghi condannati per errore giudiziario e  cerchiamo una revisione del processo».  E ancora: «Se uno legge gli atti giudiziari, si rende conto che le causa della morte di Federico Aldrovandi sono altre, non quelle stabilite dalla sentenza». Non teme, Tonelli, ripercussioni dai
vertici della polizia? «Assolutamente no. Penso che la libertà di espressione non sia messa in discussione».
SILP E SIULP SI DISSOCIANO - Si dissociano altri sindacati. «Le sentenze si rispettano - fa sapere Daniele Tissone, segretario generale Silp Cgil - C'è molto da fare sul versante della formazione interna». «Il rispetto e la sacralità della vita umana, per chi ha scelto di mettere la propria vita al servizio del Paese, della difesa delle Istituzioni democratiche e dei cittadini nel rispetto della legge, è e deve restare condizione imprescindibile e irrinunciabile», ricorda Felice Romano, segretario generale del Siulp, che invita a rispettare le  sentenze.
LA POLEMICA POLITICA - E la polemica non finisce qui. Sul versante politico, il Pd, con il responsabile sicurezza Emanuele Fiano,  definisce «inaccettabile» l'ovazione al congresso del Sap. E il coordinatore nazionale di Sel, Nicola Fratoianni, parla di «applausi agli assassini di Federico Aldrovandi agghiaccianti e inaccettabili. Chi  applaude quegli agenti applaude ad un crimine vergognoso e non è certo degno di vestire una divisa. Non si può accettare che chi è chiamato a garantire la sicurezza dei cittadini possa compiere gesti terribili come  quello di oggi». Dall'altra parte,  Matteo Salvini, segretario federale della Lega Nord, scrive su Facebook: «Polemiche contro i Poliziotti del Sap che hanno osato applaudire dei loro colleghi condannati. Io sto con i Poliziotti, con i Carabinieri, e con chiunque rischia la vita per difendere i Cittadini». Per Ignazio La Russa,  «se
quell'applauso va ai poliziotti che spesso sono oltraggiati, capisco la rabbia che esplode in quell'applauso. Certo però non era il momento migliore». «Bisogna inchinarsi di fronte alla sentenza», dice invece l'ex ministro dell'Interno e ora governatore della Lombardia, Roberto Maroni: «Non commento queste cose - risponde a una domanda a Radio Capital -  Sono sempre stato dalla parte dei poliziotti, nel senso che ho sempre difeso l'operato delle forze dell'ordine  spesso mandate allo sbaraglio,  purtroppo, in piazza», prosegue Maroni precisando che «è ovvio che quando c'è una sentenza di condanna che ha riconosciuto la responsabilità, bisogna inchinarsi di fronte alla sentenza» e che «in questo caso specifico mi pare che i fatti siano stati accertati». Per i deputati della commissione Giustizia del M5S gli applausi di Rimini «sono pazzia e disumanità».
LA PROTESTA SUI SOCIAL - Monta, infine, anche la protesta sui social network: commenti negativi sia sulla pagina della mamma di Federico Aldrovandi, sia su Twitter, segnati con l'hashtag #vialadivisa,  nome di un movimento che, lo scorso 15 febbraio a Ferrara aveva chiesto, nel corso di una manifestazione, la radiazione degli agenti coinvolti nella vicenda. 29 aprile 2014                         (modifica il 30 aprile 2014)

 

 

Aldrovandi, la madre: «Solidarietà a parole non basta, servono provvedimenti»Dopo gli applausi agli agenti condannati ​per la morte di Federico Aldrovandi. Il ministro: gesto grave               
     

                                                                                                                                                                                                             
                                                                                                                        
                                                                                                                         
                                                                                                                                                                                                                                                                                                           
                                                                                                                                             
                                   
                                                                                                                                                                                                                                       
                                                                                                           
                                                                                                                                                                                                                                                                                                  «La solidarietà delle istituzioni, della politica, «non si esaurisca in parole vuote». A chiederlo è la madre di Federico Aldrovandi, Patrizia Moretti, nel corso di una conferenza stampa al
Senato dopo gli applausi dei sindacalisti del Sap agli agenti condannati  per la morte del figlio. «Vorrei risposte concrete, provvedimenti», ha aggiunto. Per la madre di Federico «forse ora i tempi sono maturi, la politica non può chiudere gli occhi».

«Le famiglie da sole non possono sostenere questo calvario - ha sottolineato Patrizia Moretti - è una questione che riguarda la società intera. Per questo rivolgo una richiesta alla politica, deve entrare nella questione e trovare una soluzione prima di tutto culturale  e anche tecnica. I poliziotti che hanno ucciso Federico sono stati condannati ma poi sono stati riammessi in servizio» e ieri, ha ricordato, durante il congresso del Sap a Rimini, sono stati «applauditi  degli assassini. Qui c'è un ingranaggio che si inceppa».

Alfano. «​Revoco l'appuntamento che avevo dato al Sindacato autonomo di polizia per martedì a Roma, al Viminale». Lo ha annunciato al Gr1 il ministro dell'Interno Angelino Alfano dopo gli applausi dei delegati al congresso del Sap agli agenti condannati per la  morte di Federico Aldrovandi. «È stato un gesto gravissimo e inaccettabile», ha aggiunto il ministro.

La telefonata Il capo della polizia, Alessandro Pansa ha telefonato ieri sera a Patrizia Moretti per esprimere «vicinanza e solidarietà».

Il segretario del Sap «Le cause della morte di Aldrovandi sono ben altre. Non è il fermo di polizia la causa e i colleghi li ho applauditi, sì. Non mi nascondo dietro un dito. Considero  i colleghi condannati per errore giudiziario e cerchiamo una revisione del processo», ha detto a Radio 24 il segretario del Sap, Gianni Tonelli.

Gli altri sindacati «Le sentenze - per di più se definitive - si rispettano. Le donne e gli uomini del sindacato di polizia della Cgil si dissociano da un simile episodio che nulla ha a che vedere con la nostra cultura e che trova, da parte nostra, e in ogni  momento di questa vicenda drammatica, un atteggiamento deciso di condanna nel rispetto dell'etica e dell'esercizio del ruolo di chi veste  una divisa», ha commentato Daniele Tissone, segretario generale del Silp Cgil. «Se si è verificato un tale episodio, a cui non vorremmo mai più assistere, è la dimostrazione evidente che vi sia ancora molto da fare sul versante della formazione interna». Infine, conclude Tissone, «utilizzare strumentalmente la vicenda, rinnovando il dolore della famiglia Aldrovandi è del tutto intollerabile».

«Gli applausi lungamente rivolti ieri agli agenti condannati in via definitiva per la morte del giovane Federico Aldrovandi appaiono  come un gesto incomprensibile e gravemente offensivo», hanno dichiarato  i segretari del Siap e dell'Associazione funzionari di Polizia. «A fronte di vicende giudiziarie, peraltro ormai concluse con sentenze che vanno rispettate, la tutela dei singoli - poliziotti o meno - va assicurata nelle forme stabilite dalla legge», hanno aggiunto Giuseppe Tinai e Lorena La Spina. «Episodi simili - hanno proseguito - rischiano di fornire un'immagine distorta della Polizia e dei suoi appartenenti, incrinando gravemente il rapporto di fiducia con l'intera collettività. Si finisce, così, per delegittimare seriamente l'impegno di tutti coloro  che ogni giorno agiscono nel silenzio, a fianco di chi vive in condizioni di difficoltà, gestendo con responsabilità ed
equilibrio anche le situazioni più critiche».

 

La madre di Aldrovandi: "La politica non può chiudere gli occhi". Lo sdegno di Grasso: "Applausi provocano rabbia"                                                                                                     


"Vorrei una polizia su cui poter contare, di cui non aver paura, come invece succede  a me quando vedo una macchina di pattuglia e sono da sola. Chiedo che si cambi registro, si cambi passo e lo faccio anche a nome dei poliziotti onesti che ci sono, vorrei che la loro voce si alzasse insieme alla mia". Lo ha detto la madre di Federico Aldrovandi, Patrizia  Moretti in una conferenza stampa al Senato promossa da Luigi Manconi (Pd).
Manconi, parte della nostra polizia è malata  -  "Una parte né insignificante, né irrisoria della nostra polizia è malata e interpreta in senso autoritario e violento il proprio ruolo e questo riguarda non solo le famiglie delle vittime, ma l'intero paese". A  dirlo è il presidente della Commissione per i diritti umani Luigi Manconi
Grasso, applausi provocano rabbia e sdegno  -  "Quegli applausi provocano rabbia e sdegno. Per me poi, che da 30anni vivo circondato da agenti di Polizia, di cui conosco impegno, fatica, rischi, sacrifici, la rabbia è maggiore, perché so che quell'applauso getta discredito anche su chi porta con onestà quella divisa". Lo scrive su Fb Grasso dopo aver incontrato al Senato Patrizia Moretti. "Oggi ho incontrato Patrizia, la madre di Federico Aldrovandi -  scrive Grasso - e ho avuto difficoltà a trovare le parole giuste per esprimere la mia vicinanza a una madre che ha tragicamente perso un figlio e che, in più, è continuamente esposta a episodi come quello di ieri. Come ho detto un anno fa, in un'occasione simile, per lei ci devono essere solo manifestazioni di affetto: la morte di un ragazzo di 18 anni non può essere oggetto di alcuna strumentalizzazione".
Meloni, vicini alla mamma di Federico  - "È incredibile che si possa applaudire per 5 minuti di fronte alla morte di un ragazzo di 18 anni e al dolore di una famiglia che lo piange. Né la rabbia per la difficoltà in cui le Forze di polizia si trovano ad operare può giustificare un simile gesto, che non rende onore  a quegli agenti che quotidianamente lavorano con umiltà e senso dello Stato per garantire legalità e sicurezza. Esprimo la mia piena e totale solidarietà alla mamma di Federico e alla famiglia Aldrovandi". È quanto  dichiara il presidente di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale, Giorgia  Meloni.
Alfano ha revocato l'incontro con il Sap -  Intanto Il ministro Alfano ha revocato l'incontro con il Sap. ''Ho revocato l'appuntamento che avevo dato al Sindacato autonomo di polizia per martedì al Viminale". Lo ha annunciato al Gr1 il ministro dell'Interno Angelino Alfano dopo gli applausi dei delegati al congresso  del Sap agli agenti condannati per la morte di Federico Aldrovandi. "Un  gesto gravissimo e inaccettabile - ha aggiunto il ministro - ancor più grave perchè compiuto da uomini che con la loro divisa rappresentano lo Stato e non possono disconoscere il senso di una sentenza passata in giudicato".
Segretario Sap: "Ho applaudito anche io" - "Se uno legge gli atti giudiziari, si rende conto che le causa della morte di Federico Aldrovandi sono altre, non quelle stabilite dalla sentenza". Non arretra di un millimetro Gianni Tonelli, il cui sindacato  ieri ha applaudito i poliziotti condannati per la morte di Aldrovandi. "Se la madre di Federico dice che soffre per gli applausi mi dispiace, non replico al dolore di una madre. Ma - dice Tonelli - non bisogna confondere la verità col pietismo. Noi riteniamo che la condanna sia sbagliata e credo si debba fare chiarezza". Tonelli ha anche replicato al ministro dell'interno Alfano che ha definito 'vergognosi' gli applausi: "Rispondo al ministro e al viceministro Bubbico che sono vittime di una informazione completamente errata - ha aggiunto - La difesa della famiglia di Federico è stata condotta più sui media che in aula. Se Alfano e
Bubbico daranno mandato ai loro uffici legali di analizzare gli atti processuali, siamo pronti a un confronto. E sono certo che siccome sono persone intellettualmente oneste non potranno che  concordare con le nostre tesi".
 Siulp e il  Silp Cgil   si dissociano - "Intanto gli altri due sindacati, il Siulp e il  Silp Cgil,  si dissociano dal Sap. “Il rispetto e la sacralità della vita umana, per chi ha scelto di mettere la propria vita al servizio del Paese, della difesa delle Istituzioni democratiche e dei cittadini nel rispetto della  legge, è e deve restare condizione imprescindibile e irrinunciabile per  poter svolgere la delicata e indispensabile funzione di polizia ",  afferma Felice Romano, segretario generale del sindacato confederale della Polizia di Stato Siulp. Mentre Daniele Tissone, segretario generale del Silp Cgil precisa: “Le sentenze - per di più se definitive -, si rispettano. Le donne e gli uomini del sindacato di polizia della Cgil si dissociano da un simile episodio che nulla ha a che vedere con la nostra cultura e che trova, da parte nostra, e in ogni momento di questa vicenda
drammatica, un atteggiamento deciso di condanna nel rispetto dell'etica e dell'esercizio del ruolo di chi veste una divisa".
 
               30 aprile 2014
 http://notizie.tiscali.it/articoli/cronaca/14/04/30/aldrovandi_polemiche.html

 

 

Caso Aldrovandi: Silp-Cgil, prendiamo distanze da ovazione a congresso Sap



Caso Aldrovandi: Silp-Cgil, prendiamo distanze da ovazione a congresso Sap            Roma, 30 apr. (Adnkronos) - "Prendiamo le distanze dall'ovazione riservata al congresso del Sap ai nostri colleghi condannati per la vicenda Aldrovandi". Lo afferma in una nota Daniele Tissone segretario generale Silp-Cgil in cui aggiunge. "Il Silp Cgil ha una vocazione confederale che per sua natura è lontana da chiusure corporative, ma guarda a temi e contenuti di interesse generale. Per questa ragione, alla domanda se ad una qualsiasi riunione del Silp Cgil,  congresso o assemblea, possano verificarsi ovazioni come quelle a di ieri, la risposta è sicuramente no, perché il Silp Cgil e le donne e gli  uomini che rappresentiamo sono altro". "Per questo - prosegue la nota del sindacato - le nostre priorità sono orientate sulla formazione, sulla democratizzazione, sulle libertà costituzionali e su
modelli di sicurezza aperta e civile. Rispetto il sindacato autonomo condividiamo il progetto dell'unificazione, in via di principio, delle forze di polizia, ma siamo molto lontani per culture e origini. Una cosa è il rispetto per colleghi condannati, un'altra sono la pietà e il rispetto per una vicenda terribile come quella di Ferrara. Ben altro sono le ovazioni".             (30 aprile 2014 ore 14.16)

link di trasferimento al sito di Repubblica.it
 http://parma.repubblica.it/dettaglio-news/14:06/4493340

 

 

Aldrovandi, il ministro dell'Interno annulla l'incontro col Sap                                                                      
     Salta il vertice Alfano-Sap. Che insiste: «Errore giudiziario». Salvini sta con gli agenti. Pansa vede la madre di Federico.     
POLEMICA
                                                                                     
                                                                               
(© Ansa) Ferrara: Patrizia Moretti con l'immagine del figlio morto, Federico Aldrovandi.
     Si è schierato subito contro chi ha applaudito gli agenti condannati per la morte di Federico Aldrovandi. Ma dopo che il segretario del Sap,  Gianni Tonelli, ha difeso i responsabili, Angelino Alfano ha detto basta.
     L'incontro previsto al Viminale è infatti saltato.
APPLAUSI GESTO INACCETTABILE. «Revoco l'appuntamento che avevo dato al Sindacato autonomo di polizia per martedì 6 maggio a Roma, al Viminale», ha annunciato al Gr1 il ministro dell'Interno che, a proposito degli applausi ha detto «È stato un gesto gravissimo e inaccettabile».
SENTENZE IN GIUDICATO NON SI DISCUTONO.  Intervistato alla radio Alfano ha poi sottolineato come il «gesto sia ancor più grave perchè compiuto da uomini che con la loro divisa rappresentano lo Stato e non possono disconoscere il senso di una sentenza passata in giudicato».
SAP: «ERRORE GIUDIZIARIO». Gianni Tonelli però non è arretrato di un millimetro dalle dichiarazioni del 29 aprile. «Le cause della morte di Aldrovandi sono ben altre. Non è il fermo di polizia la causa e i colleghi li ho applauditi, sì. Non mi nascondo dietro un dito. Considero i colleghi condannati per errore giudiziario e cerchiamo una revisione del processo» ha detto a Radio 24 il segretario del Sap.
SINDACATI DI POLIZIA SI DISSOCIANO. Il gesto del sindacato autonomo non è però condiviso all'interno delle forze di polizia. «Il rispetto e la sacralità della vita umana sono irrinunciabili per chi vuole svolgere funzioni di polizia», ha affermato  Felice Romano, segretario del Siulp. Mentre per Daniele Tissone, segretario generale del Silp-Cgil, «le sentenze, per di più se definitive, si rispettano. Ci dissociamo da un episodio che nulla ha a che vedere con la nostra cultura».
PANSA INCONTRA LA MADRE DI FEDERICO.  La vicenda è quindi tutt'altro che chiusa. In arrivo nel pomeriggio del  30 aprile c'è l'incontro con la madre di Aldrovandi, Patrizia Moretti, e  il capo della Polizia Alessandro Pansa. Al faccia a faccia potrebbe partecipare anche il ministro Alfano.
     Nella serata del 29 aprile Pansa aveva telefonato alla signora Moretti esprimendole la propria solidarietà e lei lo aveva ringraziato pubblicamente su Twitter.


 http://www.lettera43.it/cronaca/aldrovandi-alfano-annulla-l-incontro-col-sap_43675128270.htm

 

 

Aldrovandi, Alfano revoca l'incontro con il sindacato, dopo gli applausi agli agenti condannati (Fonte: Leggo.it)

                                        
                                    
          
                                         
                                                   
               
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Mercoledì 30 Aprile 2014          
                    ​Revoco l'appuntamento che avevo dato al Sindacato autonomo di polizia per martedì a Roma, al Viminale». Lo ha annunciato al Gr1 il ministro dell'Interno Angelino Alfano dopo gli applausi dei delegati al congresso del Sap agli agenti condannati per la morte di Federico Aldrovandi. «È stato un gesto gravissimo e inaccettabile» ha aggiunto il  ministro. La telefonata Il capo della polizia, Alessandro Pansa ha telefonato ieri sera a Patrizia Moretti, la madre di Federico Aldrovandi per esprimere «vicinanza e solidarietà». Il capo della polizia incontrerà la signora Moretti oggi, come rivelato dal ministro dell'Interno Alfano. Il segretario del Sap «Le cause della morte di Aldrovandi sono ben altre. Non è il fermo di polizia la causa e i colleghi li ho applauditi, sì. Non mi nascondo dietro un dito. Considero  i colleghi condannati per errore giudiziario e cerchiamo una
revisione del processo». Lo ha detto a Radio 24 il segretario del Sap, Gianni Tonelli. Gli altri sindacati «Le sentenze - per di più se definitive -, si rispettano. Le donne e gli uomini del sindacato di polizia della Cgil si dissociano da un simile episodio che nulla ha a che vedere con la nostra cultura e che trova, da parte nostra, e in ogni  momento di questa vicenda drammatica, un atteggiamento deciso di condanna nel rispetto dell'etica e dell'esercizio del ruolo di chi veste  una divisa». Lo afferma Daniele Tissone, segretario generale del Silp Cgil, in merito alla vicenda degli applausi agli agenti condannati per la morte del giovane Federico Aldrovandi. «Se si è verificato un tale episodio, a cui non vorremmo mai più assistere, è la dimostrazione evidente che vi sia ancora molto da fare sul versante della formazione interna». Infine, conclude Tissone, «utilizzare
strumentalmente la vicenda, rinnovando il dolore della famiglia Aldrovandi è del tutto intollerabile». «Gli applausi lungamente rivolti ieri agli agenti condannati in via definitiva per la morte del giovane Federico Aldrovandi appaiono come un  gesto incomprensibile e gravemente offensivo». Lo dichiarano rispettivamente i segretari del Siap e dell'Associazione funzionari di Polizia. «A fronte di vicende giudiziarie, peraltro ormai concluse con sentenze che vanno rispettate, la tutela dei singoli - poliziotti o meno  - va assicurata nelle forme stabilite dalla legge» aggiungono Giuseppe Tinai e Lorena La Spina. «Episodi simili - aggiungono - rischiano di fornire un'immagine distorta della Polizia e dei suoi appartenenti, incrinando gravemente il rapporto di fiducia con l'intera collettività. Si finisce, così, per delegittimare seriamente l'impegno di tutti coloro  che ogni
giorno agiscono nel silenzio, a fianco di chi vive in condizioni di difficoltà, gestendo con responsabilità ed equilibrio anche le situazioni più critiche».

 

 

Condanna quasi unanime al gesto del Sap (Fonte La Nuova Ferrara)


Saviano: Renzi esiga le dimissioni del segretario del  sindacato. Alfano revoca l’appuntamento al Viminale con il Sap. Salvini  della Lega: io sto con i poliziotti      
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Quasi unanime la condana del giorno dopo all’episodio accaduto martedì al Congresso nazionale del Sap, quando la platea dei delegati ha tributato un applauso di 5 minuti all’ingresso di  tre (Paolo Forlani, Luca Pollastri ed Enzo Pontani) dei quattro agenti di polizia condannati per la morte di Federico Aldrovandi.
L’appello di Saviano. "Il Sindacato autonomo di Polizia (Sap) applaude Paolo Forlani, Monica Segatto, Enzo Pontani e Luca Pollastri, gli agenti condannati per aver ucciso nel 2005, durante quello che doveva essere un semplice controllo,  Federico Aldrovandi, di diciotto anni". Lo scrive su facebook - secondo  quantoriporta l’agenzia Dire - lo scrittore Roberto Saviano, che  aggiunge: Chiedo al ministro Alfano, che ha dichiarato inaccettabili le  ovazioni, e al primo ministro Renzi di pretendere le dimissioni del segretario generale del Sap Gianni Tonelli che ha mostrato di essere incapace di avere rispetto delle istituzioni e della vita umana invitando i poliziotti condannati al congresso del Sap e celebrando la loro condanna". E conclude: "La Polizia di Stato non merita queste persone". Su twitter poi scrive: "Congresso del Sap vergognoso. La polizia non puo' essere rappresentata da
chi non rispetta le istituzioni, il dolore e la vita".
Alfano prende le distanze. "Revoco l'appuntamento che avevo dato al Sindacato autonomo di polizia per martedi' a Roma, al Viminale". Lo ha annunciato al Gr1 il ministro dell'Interno Angelino Alfano dopo gli applausi dei delegati al congresso  del Sap agli agenti condannati per la morte di Federico Aldrovandi. "E'  stato un gesto gravissimo e inaccettabile" ha aggiunto il ministro. "Un  gesto ancor piu' grave perche' compiuto da uomini che con la loro divisa rappresentano lo Stato e non possono disconoscere il senso di una  sentenza passata in giudicato".
Silp Cgil: strumentalizzazione intollerabile. "Le  sentenze - per di piu' se definitive -, si rispettano. Le donne e gli uomini del sindacato di polizia della Cgil si dissociano da un simile episodio che nulla ha a che vedere con la nostra cultura e che trova, da  parte nostra, e in ogni momento di questa vicenda drammatica, un atteggiamento deciso di condanna nel rispetto dell'etica e dell'esercizio del ruolo di chi veste una divisa". Lo afferma Daniele Tissone, segretario generale del Silp Cgil. "Se si e' verificato un tale  episodio, a cui non vorremmo mai piu' assistere, e' la dimostrazione evidente che vi sia ancora molto da fare sul versante della formazione interna". Infine, conclude Tissone, "utilizzare strumentalmente la vicenda, rinnovando il dolore della famiglia Aldrovandi e' del tutto intollerabile".
Siulp: rispetto per la vita umana. Il rispetto e la sacralita' della vita umana, per chi ha scelto di mettere la propria vita al servizio del Paese, della difesa delle Istituzioni democratiche e dei cittadini nel rispetto della legge, e' e deve restare  condizione imprescindibile e irrinunciabile per poter svolgere la delicata e indispensabile funzione di polizia la quale, come si conviene  in ogni stato democratico, non puo' che essere improntata sulla necessita' di dover garantire la sicurezza ma anche la liberta' di ogni individuo nel pieno rispetto delle leggi ma anche dei diritti umani". Lo  afferma Felice Romano, segretario generale del sindacato confederale della Polizia di Stato Siulp in una nota. "Ogni volta che si perde una vita umana per affermare la legalita', soprattutto quando si tratta di un giovane - sottolinea Romano - e' un fallimento dell'intera collettivita' anche se
cio' avviene per colpa o per qualsiasi altra motivazione che non rientri nel dolo di voler compiere un gesto cosi' esecrabile". "Ecco perche' queste tragedie, nelle quali va sempre portato rispetto per chi ha perso la vita e per i familiari che vivono il dolore del distacco - continua Romano -, debbono servire solo come riflessione per apportare ogni possibile correttivo affinche' non si ripetano piu' e per evitare dolore ai familiari e devastazione in chi, anche se per colpa o negligenza, deve rispondere di quel fatto alla propria coscienza, ai propri figli, ai propri familiari prima ancora che  alla giustizia e ai familiari della vittima. Per me le sentenze non si commentano e men che meno si criticano. Le sentenze si rispettano e basta. Questo e' il limite che distingue lo Stato e chi lo rappresenta dall'anti Stato e i suoi accoliti".
Salvini: sto con i poliziotti. "Polemiche  contro i Poliziotti del Sap che hanno osato applaudire dei loro colleghi condannati. Io sto con i Poliziotti, con i Carabinieri, e con chiunque rischia la vita per difendere i Cittadini". Cosi' su Facebook Matteo Salvini, segretario federale della Lega Nord.
La Russa: capisco la rabbia, ma l’applauso gesto sbagliato. "Non ero presente al momento dell'applauso perche' ho partecipato la mattina al congresso del Sindacato Autonomo di Polizia mentre l'applauso  e' avvenuto nel tardo pomeriggio. Ho appreso la notizia dalle agenzie di stampa e quindi posso commentare quanto avvenuto solo dal loro resoconto. Se quell'applauso, come credo, va non tanto collegato a quel drammatico episodio quanto simbolicamente ai poliziotti che spesso sono oltraggiati, aggrediti, delegittimati dalla politica, dalle istituzioni e  a volte dai loro stessi capi, capisco la rabbia che esplode in quell'applauso. Certo pero' non e' stato il modo migliore per farlo comprendere. Sono certo pero' che nessuno volesse mancare di rispetto al  legittimo dolore dei familiari di Aldrovandi". Cosi' Ignazio La Russa, raggiunto telefonicamente dall'Ansa, commenta l'applauso.


 http://lanuovaferrara.gelocal.it/cronaca/2014/04/30/news/condanna-quasi-unanime-al-gesto-del-sap-1.9137991

 

 

(AGENPARL) – Roma, 30 apr – Il Silp-Cgil, in relazione a quanto accaduto ieri, ribadisce quanto espresso già il 27 Marzo dello scorso anno: “Dopo le nostre lotte per democratizzare le forze di Polizia e dopo la tragedia di una madre, di una famiglia, è sconfortante assistere a quanto avvenuto ieri a Rimini nel corso del congresso del sindacato Sap”.
Daniele Tissone, segretario generale del Silp Cgil dichiara: “Le sentenze – per di più se definitive -, si rispettano. Le donne e gli uomini del sindacato di polizia della Cgil si dissociano da un simile episodio che nulla ha a che vedere con la nostra cultura e che trova, da parte nostra, e in ogni momento di questa vicenda drammatica, un atteggiamento deciso di condanna nel rispetto dell’etica e dell’esercizio del ruolo di chi veste una divisa”.
Se si è verificato un tale episodio, a cui non vorremmo mai più assistere, è la dimostrazione evidente che vi sia ancora molto da fare sul versante della formazione interna.
Infine, conclude Tissone, “utilizzare strumentalmente la vicenda, rinnovando il dolore della famiglia Aldrovandi è del tutto intollerabile.”

 

 

Le donne e gli uomini del sindacato di polizia della Cgil si dissociano da un simile episodio che nulla ha a che vedere con la nostra cultura», (Fonte Giornalettismo)


I SINDACATI CHE HANNO PRESO LE DISTANZE – Se i delegati  del Sap hanno applaudito gli agenti che hanno ucciso Aldrovandi, altri sindacati hanno preso le distanze. «Le sentenze – per di più se definitive – si rispettano. Le donne e gli uomini del sindacato di polizia della Cgil si dissociano da un simile episodio che nulla ha a che vedere con la nostra cultura», ha spiegato Daniele Tissone, segretario generale del Silp Cgil. «Se si è verificato un tale episodio,  a cui non vorremmo mai più assistere, è la dimostrazione evidente che vi sia ancora molto da fare sul versante della formazione interna. Utilizzare strumentalmente la vicenda, rinnovando il dolore della famiglia Aldrovandi è del tutto intollerabile», ha concluso. Anche Felice Romano, del Siulp, ha condannato gli applausi: «Condivido le dichiarazioni del ministro Alfano e del capo della polizia. Per i poliziotti
il rispetto e la sacralità della vita sono un elemento irrinunciabile per lo svolgimento del nostro lavoro». Si è dissociato anche Giuseppe Tiani, per il Siap: «La mia organizzazione non si riconosce e prende le distanze da quegli applausi che riteniamo inopportuni». Non sono stati registrati altri commenti dal Coisp, il piccolo sindacato che aveva manifestato un anno fa a Ferrara in sostegno  dei condannati. Ma la loro posizione è nota, rilanciata con un controverso video su YouTube , visibile anche sulla homepage del sindacato.  Hanno però già ricevuto una risposta simbolica dalla società civile per  la loro vecchia provocazione. Con un contro corteo di 5 mila persone nella stessa Ferrara, con in testa la mamma di Federico.

 http://www.giornalettismo.com/archives/1472179/quegli-applausi-senza-imbarazzo-per-chi-ha-ucciso-federico-aldrovandi/

 

 

 

 

Ad affermarlo e' Daniele Tissone, segretario generale del Silp-Cgil, (Fonte Il Meteo.it)



Aldrovandi: tutti contro il Sap. Il capo della polizia incontra la madre
(AGI) - Roma, 30 apr. - "Uomini e donne in divisa non possono applaudire  davanti a una sentenza passata in giudicato. Penso che quegli applausi abbiano fatto un gran danno alla polizia, che e' un corpo sano e la cui immagine noi vogliamo difendere anche da comportamenti dall'interno". Lo  ha detto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano parlando delle polemiche dopo l'applauso a tre degli agenti condannati per la morte di Federico Aldrovandi."Noi applichiamo al nostro comportamento nelle istituzioni - ha osservato - le nostre convinzioni sui valori: non c'e' nulla che valga di piu' della vita umana". "Il primo gesto che compiro' -  annuncia Alfano - e' quello di revocare l'appuntamento che avevo dato al Sap per martedi' prossimo". Oggi Pansa incontra la madre di Federico Aldrovandi "Questo pomeriggio il capo della polizia incontrera' la madre  di Federico Aldrovandi. Compatibilmente
con il consiglio dei ministri avro' piacere anche io di salutare la signora" ha annunciato Alfano. L'incontro si terra' oggi alle 16.Bubbico, applausi oltraggio anche a poliziotti"Gli applausi di ieri sono un oltraggio, prima ancora che a Federico Aldrovandi e alla sua famiglia, sono un oltraggio al sacrificio  dei poliziotti e le forze di polizia non devono essere strumentalizzate  come e' successo ieri". Il viceministro all'Interno, Filippo Bubbico, parla degli applausi agli agenti. "Ieri e' successa una cosa molto grave  - aggiunge Bubbico - ma circoscriviamo la questione a una manifestazione elettorale: gli stessi poliziotti iscritti al sindacato Sap sanno che e' in atto il tentativo per partitizzare quel sindacato, per utilizzarlo in questa campagna elettorale e tutto cio' non giova ai poliziotti. Gli stessi iscritti al Sap sanno che la polizia gode di una tradizione democratica".La
furia di Renzi. In serata telefonata alla madreSiulp, rispetto e sacralita' vita umana sono irrinunciabili"Il rispetto e la sacralita' della vita umana sono irrinunciabili per chi vuole svolgere funzioni di polizia". Ad affermarlo e' Felice Romano, segretario del Siulp. "Difendere la legalita' e le istituzioni al servizio del Paese e dei cittadini - ricorda Romano - richiede una convinzione di totale rispetto della vita umana e di tutti i suoi diritti che deve necessariamente appartenente al dna di ogni rappresentante delle istituzioni e, a maggior ragione, di chi appartiene  alle forze di polizia". "Certe tragedie - spiega il segretario del Siulp - per le quali va sempre portato rispetto per chi ha perso la vita  e per i familiari che vivono il dolore del distacco, debbono servire solo come riflessione per apportare ogni possibile correttivo affinche' non si ripetano piu'. Per me, che
sono uomo delle istituzioni, e al loro  servizio, le sentenze non si commentano e men che meno si criticano. Le  sentenze si rispettano e basta. Perche' in un paese democratico, soprattutto per chi ha scelto di servire le istituzionidifendendo la legalita' e mettendo la propria vita al servizio del Paese e dei cittadini la verita' giudiziaria, anche quando non piace e nonostante la  consapevolezza che essa non sempre rappresenta la verita' assoluta, e' l'unica verita' che si deve rispettare e alla quale attenersi. Questo e'  il limite che distingue lo Stato e chi lo rappresenta dall'anti Stato e  i suoi accoliti".Per i funzionari di polizia gesto incomprensibile e offensivo"Gli applausi di ieri appaiono come un gesto incomprensibile e gravemente offensivo". A sottolinearlo sono Lorena La Spina, segretario nazionale dell'Associazione nazionale funzionari di polizia, e Giuseppe Tiani,
segretario generale del Sindacato italiano appartenenti polizia. "A fronte di vicende giudiziarie, peraltro ormai concluse con sentenze che vanno rispettate - si legge in una dichiarazione congiunta - la tutela dei singoli, poliziotti o meno, va assicurata nelle forme stabilite dalla legge". "Episodi simili - spiegano La Spina e Tiani - rischiano di fornire un'immagine distorta della Polizia di Stato e dei suoi appartenenti, incrinando gravemente il rapporto di fiducia con l'intera collettivita'. Si finisce, cosi', per delegittimare seriamente l'impegno di tutti coloro che ogni giorno agiscono nel silenzio, a fianco di chi vive in condizioni di difficolta', gestendo con responsabilita' ed equilibrio anche le situazioni piu' critiche. Ormai da anni il Siap e l'Anfp perseguono con convinzione un modello di sicurezza intrinsecamente civile e democratica. Riteniamo che questa sia  la sfida
principale per il nostro futuro e per quello dell'istituzione che con orgoglio rappresentiamo".Silp-Cgil, applausi sconfortanti, ci dissociamo"Dopo le nostre lotte per democratizzare le forze di polizia e  dopo la tragedia di una madre, di una famiglia, e' sconfortante assistere a quanto avvenuto ieri a Rimini". Ad affermarlo e' Daniele Tissone, segretario generale del Silp-Cgil, secondo cui "le sentenze, per di piu' se definitive, si rispettano. Ci dissociamo da un episodio che nulla ha a che vedere con la nostra cultura e che trova, da parte nostra, e in ogni momento di questa vicenda drammatica, un atteggiamento  deciso di condanna nel rispetto dell'etica e dell'esercizio del ruolo di chi veste una divisa". Quanto accaduto, "e' la dimostrazione evidente  che vi sia ancora molto da fare sul versante della formazione interna. Utilizzare strumentalmente la vicenda, rinnovando il dolore
della famiglia Aldrovandi e' del tutto intollerabile". (AGI)Vai sul sito di AGI.it



 http://www.ilmeteo.it/notizie/Roma/aldrovandi-tutti-contro-il-sap-il-capo-della-polizia-incontra-la-madre-235473

 

 

Daniele Tissone, segretario generale Silp Cgil – C’è molto da fare sul versante della formazione interna». (Fonte: newsgo.it)


La mamma di Aldovrandi indignata per l’applauso del Sap in sostegno ai poliziotti condannati                                                  Postato da 1 minutofa | 0 commenti - Maviand - Vedi tutti gli articoli di - Maviand →               
                                                                                                            

La  mamma di Federico Aldovrandi sull’applauso del Sap per il sostegno dato  ai poliziotti condannati per l’ucissione del figlio non è andata giù, come non è andata giù a Renzi, “Vicenda indegna”  e al ministro degli interni Giorgio Alfano, che ha parlato di “Gesto gravissimo” e per questo ha annullato l’incontro del Viminale fra i rappresentanti del Sap  e la donna. Annullato inoltre un altro incontro sempre tra la donna e l  capo della polizia Pansa. L’ovazione presso il Grand Hotel di Rimini di  martedì pomeriggio, dove si è tenuto il congresso del sindacato autonomo di polizia, insomma ha creato non pochi imbarazzi e malumori, con il sindacato pronto a difendere i propri tesserati e gli organi istituzionali a stigmatizzare il gesto.
Al congresso erano presenti tre dei quattro poliziotti condannati:Paolo Forlani, Luca Pollastri ed Enzo Pontani. Assente Monica Segatto, l’unica donna coinvolta. Rcordiamo che la Corte di Cassazione, nel 2012, ha confermato una pena di 3 anni mezzo  per omicidio colposo ai quattro gli agenti per fatti avvenuti nella notte del 25 settembre 2005 a Ferrara, quando un banale controllo si trasformò in tragedia, con Federico Aldovrandi di rientro da una serata a  Bologna. Tre anni sono stati coperti dall’indulto, mentre la restante parte della condanna è stata scontata in carcere dagli agenti. Una condanna ritenuta ingiusta da molti colleghi appartenenti al sindacato e  non, ascoltati anche come testimoni nell’ambito del processo. Una vicenda burrascosa che spesso ha richiesto la scorta per gli imputati e il trasferimento del questore del capoluogo emiliano.
«È terrificante, mi si rivolta lo stomaco – ha detto la mamma di Federico – Cosa significa? Che si sostiene chi uccide un ragazzo in strada? Chi ammazza i nostri figli? È estremamente pericoloso». E su  Facebook «Provo ribrezzo per tutte quelle mani. Pansa era li?» Il Capo della Polizia, però, era già andato via al momento della standing ovation.
RENZI: «INDEGNO»; ALFANO: «GRAVISSIMO» –  A parziale risposto ai quesiti postati dalla mamma del ragazzo Federico, la donna ha ricevuto in serata la telefonata del premier Matteo Renzi, che ha voluto esprimerle la sua solidarietà per «l’indegna  vicenda». Anche il ministro dell’Interno, Angelino Alfano ha commentato  duramente la vicenda «gli applausi sono un gesto gravissimo e inaccettabile che offende la memoria di un ragazzo che non c’è più e rinnova il dolore della sua famiglia. Applausi che danneggiano la polizia e il suo prestigio». Da qui, la decisione di revocare «l’appuntamento che avevo dato al Sindacato autonomo di polizia per martedì a Roma, al Viminale: «Uomini e donne in divisa non possono applaudire contro una sentenza passata in giudicato: questa è la nostra parola definitiva». Queste le parole del viceministro agli Interni, Filippo Bubbico,
«gli applausi sono un oltraggio, prima ancora che a Federico Aldrovandi e alla sua famiglia, al sacrificio dei poliziotti, e  le forze di polizia non devono essere strumentalizzati come è successo ieri». Infine, una polemica politica: «È successa una cosa molto grave ma circoscriviamo la questione a una manifestazione elettorale: gli stessi poliziotti iscritti al sindacato Sap, sanno che è in atto il tentativo per ‘partitizzare’ quel sindacato».
 Dello stesso parere il capo della polizia Alessandro Pansa, che pure all’applauso non ha partecipato perché già andato via, intervenuto in mattinata al congresso per parlare  delle  «nuove regole d’ingaggio» necessarie dopo gli abusi documentati in occasione degli incidenti dello scorso 12 aprile a Roma. Il capo della polizia si è detto ha parlato in termini di «vicinanza e solidarietà» alla madre di Federico «non riconoscendosi in alcun modo in  comportamenti che trova gravemente offensivi nei confronti della famiglia Aldrovandi e della società civile che crede nell’operato delle donne e degli uomini della polizia». Una presa di posizione cui è seguita una chiamata per fissare nel pomeriggio di oggi, 30 aprile, un incontro. Lo ha  detto Alfano, augurandosi di poter partecipare egli stesso all’incontro.
Dal canto suo, il Sap ha parlato di «danno infinito ai colleghi» con il segretario generale del Sap, Gianni Tonelli, pronto a rivendicare il gesto di acclamazione di Rimini: «L’onorabilità della Polizia di Stato è stata irrimediabilmente vilipesa  e solo una operazione di verità sarà in grado di riscattare il danno patito. Alla stessa stregua i nostri colleghi, ingiustamente condannati,  hanno patito un danno infinito. Le cause della morte di Aldrovandi sono  ben altre – ha precisato ospite a Radio 24. “I colleghi li ho applauditi, sì. Non mi nascondo dietro un dito. Considero i colleghi condannati per errore giudiziario e cerchiamo una revisione del processo. Se uno legge gli atti giudiziari, si rende conto che le causa della morte di Federico Aldrovandi sono altre, non quelle stabilite dalla sentenza». E alla domande se questi pensa ci saranno ripercussioni  per il gesto
da parte dei vertici della polizia, risponde: «Assolutamente no. Penso che la libertà di espressione non sia messa in discussione».
Di diverso avviso, Daniele Tissone, segretario generale Silp Cgil – C’è molto da fare sul versante della formazione interna». «Il rispetto e la sacralità della vita umana, per chi ha scelto di mettere la propria vita al servizio del Paese, della difesa delle Istituzioni democratiche e dei cittadini nel rispetto della  legge, è e deve restare condizione imprescindibile e irrinunciabile», afferma Felice Romano, segretario generale del Siulp, che chiede il rispetto delle sentenz-e
Ma la polemica non finisce qui, perché molti i politici che hanno espresso la loro opinione su quanto accaduto a  Rimini, vedi il responsabile sicurezza del Pd Emanuele Fiano, definendola «inaccettabile». Il coordinatore nazionale di Sel, Nicola Fratoianni, parla di «applausi agli assassini di Federico Aldrovandi agghiaccianti e inaccettabili. Chi applaude quegli agenti applaude ad un  crimine vergognoso e non è certo degno di vestire una divisa. Non si può accettare che chi è chiamato a garantire la sicurezza dei cittadini possa compiere gesti terribili come quello di oggi». Matteo Salvini, segretario federale della Lega Nord, scrive al contraio su Facebook: «Polemiche contro i Poliziotti del Sap che hanno osato applaudire dei loro colleghi condannati. Io sto con i Poliziotti, con i Carabinieri, e con chiunque rischia la vita per difendere i Cittadini». Ed Ignazio La Russa,
«se quell’applauso va ai poliziotti che spesso sono oltraggiati, capisco la rabbia che esplode in quell’applauso. Certo però non era il momento migliore». «Bisogna inchinarsi di fronte alla sentenza», ha detto l’attuale governatore della Lombardia, Roberto Maroni: «Non commento queste cose – rispondendo ad una domanda a Radio Capital – Sono  sempre stato dalla parte dei poliziotti, nel senso che ho sempre difeso  l’operato delle forze dell’ordine spesso mandate allo sbaraglio, purtroppo, in piazza» ma, prosegue Maroni «è ovvio che quando c’è una sentenza di condanna che ha riconosciuto la responsabilità, bisogna inchinarsi di fronte alla sentenza. In questo caso specifico mi pare che  i fatti siano stati accertati». Per i deputati della commissione Giustizia del M5S gli applausi di Rimini «sono pazzia e disumanità».
Un applauso a cui  seguita la protesta sui vari social network con centinaia di commenti negativi postati sia sulla pagina della mamma di Federico Aldrovandi, sia su Twitter, tutti accompagnati in questo caso dall’hashtag #vialadivisa, nome del movimento che lo scorso 15 febbraio ha chiesto all’interno di una manifestazione che agli agenti condannati sia impedito di indossare di nuovo la divisa.
Roma, 30 aprile


 http://www.newsgo.it/la-mamma-di-aldovrandi-indignata-per-lapplauso-del-sap-in-sostegno-ai-poliziotti-condannati/

 

ALDROVANDI      Silp Cgil, strumentalizzazione intollerabile (fonte: Il Diario del Lavoro)

ALDROVANDI      Silp Cgil, strumentalizzazione intollerabile                                                      
               
                             
Patrizia  Moretti, madre di Federico Aldrovandi, il giovane ucciso da agenti di polizia, in conferenza stampa al Senato con Luigi Manconi (Pd), spiega come non possa essere più solo lei, nè le famiglie delle altre vittime, a  rispondere da sole a episodi come quello di ieri in cui esponenti delle  forze dell'ordine hanno applaudito i colleghi condannati per la morte del ragazzo. "Ora rispondano le istituzioni,  aggiunge,  e prendano i provvedimenti adeguati".  Circa cinque minuti di applausi e delegati in piedi alla sessione pomeridiana del Congresso nazionale del Sap, il sindacato autonomo di Polizia, per tre dei quattro agenti condannati in via definitiva per la morte del 18enne Federico Aldrovandi durante un controllo il 25 settembre del 2005 a Ferrara. Un'ovazione che riapre una  ferita, fa scoppiare un caso. I tre agenti presenti al congresso del Sap al Grand Hotel di Rimini,
sono stati condannati dalla Corte di Cassazione il 21 giugno del 2012 per eccesso in omicidio colposo a tre anni e sei mesi, tre anni dei quali coperti dall'indulto. Dopo l’episodio di Ieri anche il ministro Alfano ha revocato l'incontro con il Sap. ''Ho revocato l'appuntamento che avevo dato al Sindacato autonomo di polizia per martedì al Viminale per questo  gesto gravissimo  e inaccettabile,  ha aggiunto il ministro, ancor più grave perchè compiuto da uomini che con la loro divisa rappresentano lo Stato e non possono disconoscere il senso di una sentenza passata in giudicato". Ma il segretario del Sap, Gianni Tonelli ribatte: "Le cause della morte di Aldrovandi sono ben altre. Non è il fermo di polizia la causa e i colleghi li ho applauditi, sì. Non mi nascondo dietro un dito. Considero  i colleghi condannati per errore giudiziario e cerchiamo una revisione del processo”.
Intanto il capo della Polizia Alessandro Pansa incontrerà oggi pomeriggio la mamma di Federico Aldrovandi. Il sindacato di polizia Silp Cgil, solidarizza con la signora Moretti e condanna duramente l’atteggiamento del Sindacato autonomo Sap: “Le donne e gli uomini del sindacato di polizia si dissociano da ogni iniziativa. Il nostro atteggiamento è di condanna nel rispetto dell'etica e l'esercizio  del ruolo di chi veste la divisa. Tutto ciò non aiuta gli operatori. Usare strumentalmente la vicenda rinnovando il dolore della famiglia è intollerabile". E conclude il segretario generale Daniele  Tissone: “Se si è verificato un tale episodio, a cui non vorremmo mai più assistere, è  la dimostrazione evidente che vi sia ancora molto da fare sul versante della formazione interna”. 
     
30 Aprile 2014

 http://www.ildiariodellavoro.it/adon.pl?act=doc&doc=51343#.U2En46K5FeE

 

 

Silp-Cgil: “Ci dissociamo”. Siulp: “Il rispetto e la sacralità della vita umana sono irrinunciabili per chi vuole svolgere funzioni di polizia” (Fonte Rainews)

ITALIA

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Caso AldrovandiApplausi al congresso del Sap, gli altri sindacati si dissocianoSilp-Cgil: “Ci dissociamo”. Siulp: “Il rispetto e la sacralità della vita umana sono irrinunciabili per chi vuole svolgere funzioni di polizia”. Siap-Anfp: “Gesto incomprensibile e gravemente offensivo”
Polizia (foto archivio)
- Aldrovandi, ancora bufera sul Sap. Il segretario Tonelli: "Ho applaudito anche io"
- Aldrovandi, la madre: "Mi sottraggo al dialogo con gli assassini. La parola passi alla politica"
30 aprile 2014L’applauso  di circa cinque minuti a tre dei quattro agenti condannati in via definitiva per la morte di Federico Aldrovandi al congresso del Sap (Sindacato autonomo di polizia), suscita le critiche degli altri sindacati di categoria.
 
Silp-Cgil: “Ci dissociamo”
"Dopo le nostre lotte per democratizzare le forze di polizia e dopo la tragedia di una madre, di una famiglia, è sconfortante assistere a quanto avvenuto ieri a Rimini nel corso del congresso del Sap". Ad affermarlo è Daniele Tissone, segretario generale del Silp (Sindacato italiano lavoratori polizia)-Cgil, secondo cui "le sentenze, per di più se definitive, si rispettano. Ci dissociamo da un episodio che nulla ha a  che vedere con la nostra cultura e che trova, da parte nostra, e in ogni momento di questa vicenda drammatica, un atteggiamento deciso di condanna nel rispetto dell'etica e dell'esercizio del ruolo di chi veste  una divisa".
 
Siulp: “Il rispetto e la sacralità della vita umana sono irrinunciabili per chi vuole svolgere funzioni di polizia”
"Il rispetto e la sacralità della vita umana sono irrinunciabili per chi  vuole svolgere funzioni di polizia. Lo afferma Felice Romano, segretario generale del sindacato confederale della Polizia di Stato Siulp.
"Ogni volta che si perde una vita umana per affermare la legalità – sottolinea - soprattutto quando si tratta di un giovane è un fallimento dell'intera collettività anche se ciò avviene per colpa o per qualsiasi altra motivazione che non rientri nel dolo di voler compiere un gesto così esecrabile".
“Ecco perché queste tragedie, nelle quali va sempre portato rispetto per  chi ha perso la vita e per i familiari che vivono il dolore del distacco - continua Romano -, debbono servire solo come riflessione per apportare ogni possibile correttivo affinché non si ripetano più e per evitare dolore ai familiari e devastazione in chi, anche se per colpa o negligenza, deve rispondere di quel fatto alla propria coscienza, ai propri figli, ai propri familiari prima ancora che alla giustizia e ai familiari della vittima. Per me le sentenze non si commentano e men che meno si criticano. Le sentenze si rispettano e basta. Questo è il limite  che distingue lo Stato e chi lo rappresenta dall'anti Stato e i suoi accoliti”.
 
Siap-Anfp: “Gesto incomprensibile e gravemente offensivo”
"Gli applausi lungamente rivolti ieri agli agenti condannati in via definitiva per la morte del giovane Federico Aldrovandi appaiono come un  gesto incomprensibile e gravemente offensivo”. Lo scrivono in una nota congiunta Giuseppe Tiani, Segretario generale  del Sindacato italiano appartenenti polizia (Siap) e Lorena Spina, Segretario nazionale dell’Associazione nazionale funzionari di polizia (Anfp).
“A fronte di vicende giudiziarie, peraltro ormai concluse con sentenza che vanno rispettate, la tutela dei singoli - poliziotti o meno – va assicurata nelle forme stabilite dalla legge” sostengono i due.
“Episodi simili – proseguono – rischiano di fornire un’immagine distorta  della polizia di Stato e dei suoi appartenenti, incrinando gravemente il rapporto di fiducia con l’intera collettività”. 

- See more at:  http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Aldrovandi-gli-altri-sindacati-di-polizia-si-dissociano-da-quanto-accaduto-al-congresso-Sap-b1c94ae3-6724-4fd1-819e-cf09c7cdea54.html#sthash.sYqv94aa.dpuf


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Caso AldrovandiApplausi al congresso del Sap, gli altri sindacati si dissocianoSilp-Cgil: “Ci dissociamo”. Siulp: “Il rispetto e la sacralità della vita umana sono irrinunciabili per chi vuole svolgere funzioni di polizia”. Siap-Anfp: “Gesto incomprensibile e gravemente offensivo”
Polizia (foto archivio)
- Aldrovandi, ancora bufera sul Sap. Il segretario Tonelli: "Ho applaudito anche io"
- Aldrovandi, la madre: "Mi sottraggo al dialogo con gli assassini. La parola passi alla politica"
30 aprile 2014L’applauso  di circa cinque minuti a tre dei quattro agenti condannati in via definitiva per la morte di Federico Aldrovandi al congresso del Sap (Sindacato autonomo di polizia), suscita le critiche degli altri sindacati di categoria.
 
Silp-Cgil: “Ci dissociamo”
"Dopo le nostre lotte per democratizzare le forze di polizia e dopo la tragedia di una madre, di una famiglia, è sconfortante assistere a quanto avvenuto ieri a Rimini nel corso del congresso del Sap". Ad affermarlo è Daniele Tissone, segretario generale del Silp (Sindacato italiano lavoratori polizia)-Cgil, secondo cui "le sentenze, per di più se definitive, si rispettano. Ci dissociamo da un episodio che nulla ha a  che vedere con la nostra cultura e che trova, da parte nostra, e in ogni momento di questa vicenda drammatica, un atteggiamento deciso di condanna nel rispetto dell'etica e dell'esercizio del ruolo di chi veste  una divisa".
 
Siulp: “Il rispetto e la sacralità della vita umana sono irrinunciabili per chi vuole svolgere funzioni di polizia”
"Il rispetto e la sacralità della vita umana sono irrinunciabili per chi  vuole svolgere funzioni di polizia. Lo afferma Felice Romano, segretario generale del sindacato confederale della Polizia di Stato Siulp.
"Ogni volta che si perde una vita umana per affermare la legalità – sottolinea - soprattutto quando si tratta di un giovane è un fallimento dell'intera collettività anche se ciò avviene per colpa o per qualsiasi altra motivazione che non rientri nel dolo di voler compiere un gesto così esecrabile".
“Ecco perché queste tragedie, nelle quali va sempre portato rispetto per  chi ha perso la vita e per i familiari che vivono il dolore del distacco - continua Romano -, debbono servire solo come riflessione per apportare ogni possibile correttivo affinché non si ripetano più e per evitare dolore ai familiari e devastazione in chi, anche se per colpa o negligenza, deve rispondere di quel fatto alla propria coscienza, ai propri figli, ai propri familiari prima ancora che alla giustizia e ai familiari della vittima. Per me le sentenze non si commentano e men che meno si criticano. Le sentenze si rispettano e basta. Questo è il limite  che distingue lo Stato e chi lo rappresenta dall'anti Stato e i suoi accoliti”.
 
Siap-Anfp: “Gesto incomprensibile e gravemente offensivo”
"Gli applausi lungamente rivolti ieri agli agenti condannati in via definitiva per la morte del giovane Federico Aldrovandi appaiono come un  gesto incomprensibile e gravemente offensivo”. Lo scrivono in una nota congiunta Giuseppe Tiani, Segretario generale  del Sindacato italiano appartenenti polizia (Siap) e Lorena Spina, Segretario nazionale dell’Associazione nazionale funzionari di polizia (Anfp).
“A fronte di vicende giudiziarie, peraltro ormai concluse con sentenza che vanno rispettate, la tutela dei singoli - poliziotti o meno – va assicurata nelle forme stabilite dalla legge” sostengono i due.
“Episodi simili – proseguono – rischiano di fornire un’immagine distorta  della polizia di Stato e dei suoi appartenenti, incrinando gravemente il rapporto di fiducia con l’intera collettività”. 

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