Sulla questione dei Reparti Prevenzione Crimine, il Ministero dell'Interno e il Dipartimento della pubblica sicurezza hanno deciso di approfondire e capirne di più. Durante l'incontro coi segretari generali dei sindacati di polizia, svoltosi il 20 marzo al Viminale alla presenza del ministro Piantedosi, del sottosegretario Molteni e del prefetto Pisani, abbiamo rappresentato con forza la nostra indisponibilità a parlare di come le lavoratrici e i lavoratori in divisa in forza presso gli Rpc dovessero essere reimpiegati. La nostra priorità è quella di non smantellare questi presidi, molti dei quali presenti nel sud Italia e in zone ad alta densità criminale. Prendiamo atto degli impegni, ma continuiamo a vigilare perché al fondo resta sempre l'idea di "efficientare" (leggasi razionalizzare e tagliare) i presidi della sicurezza nel nostro Paese, il tutto in un'ottica di nozze coi fichi secchi perché le risorse per gli organici, per le strutture, per il contratto continuano a non esserci o a scarseggiare. C'è poco dunque da stare allegri. Si pensi ad esempio alle Olimpiadi di Cortina del 2026: ad oggi non sono state allocate risorse per le missioni previste e gli straordinari eccedenti; durante l'incontro è stato candidamente ammesso che se ne riparlerà con la prossima legge di bilancio (se tutto va bene). Sugli straordinari in generale e sul terzo basket non sono arrivate risposte. Non è stata neanche chiarita la vicenda delle missioni in Albania perché i colleghi continuano a non ricevere il pagamento del saldo. Si parla poi di controllo del territorio, ma non si tiene conto che il personale continuerà sempre più a scarseggiare perché si pensa di andare avanti con assunzioni ordinarie che non compensano i pensionamenti, facendo orecchie da mercante sui concorsi straordinari più volte richiesti dal Silp Cgil. La riunione è anche servita per parlare delle varie modifiche ordinamentali previste per l'apparato della sicurezza oltre alla questione della semplificazione dei concorsi: qualche spiraglio positivo si intravede, ma resta un quadro complessivo critico che non autorizza voli pindarici. Pure sull'aumento delle risorse per la tutela legale, per carità... Un fatto positivo! Ma se non si semplifica la burocrazia per ottenerle, molti colleghi continueranno ad avere problemi o a non poterne fruire. In conclusione, siamo al solito pannicello caldo. Onestamente poca, pochissima roba.

Pietro Colapietro 

Segretario Generale Silp Cgil 

(da iPol 542 del 21/03/25)

VI Congresso Nazionale Silp CGIL
Speciale 20 anni SILP CGIL
Convenzioni SILP
SILP Telegram
Questo sito utilizza cookie per le proprie funzionalità. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie clicca questo link. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie.