Silp Cgil Trieste, 'sicurezza è professione non improvvisazione' (ANSA) - TRIESTE, 21 MAR - "Garantire la sicurezza è una funzione dello Stato, che non può essere delegata a privati o a iniziative informali. La sicurezza è una professione, non un'improvvisazione. Essere agenti di polizia non significa solo pattugliare le strade: è una professione che richiede formazione, addestramento continuo e un forte senso di responsabilità. Questa esperienza non può essere sostituita da soluzioni alternative come 'vigilantes privati, gruppi di vicinato appiedati o ronde cittadine', che rischiano di generare confusione e di compromettere l'efficacia del controllo del territorio". Lo sottolinea il Silp Cgil di Trieste. Secondo il sindacato, "il contributo dei cittadini alla sicurezza è essenziale, ma deve avvenire attraverso il senso civico e la collaborazione con le istituzioni, non sostituendole. Segnalare situazioni sospette alle autorità, come avviene con il numero di emergenza 112, è un atto di responsabilità che permette agli operatori qualificati di intervenire in modo appropriato". "Trieste - conclude il Silp - è da sempre una città attenta alla legalità, dove cittadini e forze di Polizia lavorano insieme per il benessere collettivo. La vera sicurezza nasce proprio dalla prossimità, ovvero dalla presenza costante e competente delle forze di polizia sul territorio, e dalla fiducia reciproca tra istituzioni e cittadini. Per rafforzare la sicurezza è fondamentale investire su strumenti concreti: più telecamere di sorveglianza, più punti di incontro sul territorio, più agenti e più risorse per la Polizia. A tutto questo si deve aggiungere la voce dei cittadini, che con le loro segnalazioni possono diventare un supporto prezioso per le forze di polizia". (ANSA).