Silp Cgil, 'decreto sicurezza un contentino che non risolve' 'Insufficiente copertura legale per i poliziotti indagati'

(ANSA) - ROMA, 07 APR - "Il potenziamento delle coperture legali per i poliziotti indagati per motivi di servizio deciso dal decreto sicurezza rappresenta purtroppo, un passo insufficiente e carente. Se da un lato è vero che l'aumento del limite delle spese legali è un elemento positivo, esso non risolve però il problema centrale, che rimane quello della necessità di una rivisitazione dei regolamenti di servizio e disciplina, ormai obsoleti. Perché spesso i veri guai per i lavoratori e le lavoratrici in uniforme originano proprio dai nostri regolamenti interni". Così la segreteria nazionale del sindacato di polizia Silp Cgil.    "Non possiamo accontentarci - spiega il segretario generale Pietro Colapietro - di misure che sembrano più un contentino che non una reale e efficace soluzione ai problemi che affrontiamo quotidianamente. Serve un approccio serio, che metta al centro le persone in divisa, garantendo loro non solo tutele economiche, ma anche un contesto lavorativo più giusto e dignitoso. Che garantisca loro soprattutto migliori salari e non aumenti da fame di neanche il 6% dopo 4 anni di assenza del contratto a fronte di una inflazione che ha superato il 17%".     "Sottolineiamo - prosegue - che l'attuale strumentazione normativa e i ritardi significativi, che arrivano anche fino a due anni, nella gestione delle risorse e nel pagamento dello straordinario, stanno gravando in maniera insostenibile sull'operato delle forze di polizia. Ci preoccupa, inoltre - aggiunge - la direzione in cui si sta muovendo il dibattito sulla sicurezza, in cui si percepisce un avvicinamento a politiche di tipo securitario, che non hanno alcuna efficacia né per noi poliziotti né tantomeno per i cittadini. È tempo di invertire la rotta. Servono risorse vere non chiacchiere". (ANSA). 07/04/2025 17:15

Dl sicurezza: Silp Cgil, 'contentino' che non risolve problemi =

(AGI) - Roma, 7 apr. - "Il potenziamento delle coperture legali per i poliziotti indagati per motivi di servizio deciso dal decreto sicurezza rappresenta purtroppo, un passo insufficiente e carente. Se da un lato e' vero che l'aumento del limite delle spese legali e' un elemento positivo, esso non risolve pero' il problema centrale, che rimane quello della necessita' di una rivisitazione dei regolamenti di servizio e disciplina, ormai obsoleti. Perche' spesso i veri guai per i lavoratori e le lavoratrici in uniforme originano proprio dai nostri regolamenti interni". Cosi' in una nota la segretaria nazionale del sindacato di polizia Silp Cgil. "Non possiamo accontentarci di misure che sembrano piu' un contentino che non una reale e efficace soluzione ai problemi che affrontiamo quotidianamente", spiega Pietro Colapietro, segretario generale del Silp Cgil: "Serve un approccio serio, che metta al centro le persone in divisa, garantendo loro non solo tutele economiche, ma anche un contesto lavorativo piu' giusto e dignitoso. Che garantisca loro soprattutto migliori salari e non aumenti da fame di neanche il 6% dopo 4 anni di assenza del contratto a fronte di una inflazione che ha superato il 17%". "Sottolineiamo che l'attuale strumentazione normativa - continua Colapietro - e i ritardi significativi, che arrivano anche fino a due anni, nella gestione delle risorse e nel pagamento dello straordinario, stanno gravando in maniera insostenibile sull'operato delle forze di polizia. E' fondamentale affrontare la questione da un'ottica di miglioramento complessivo, che veda un vero potenziamento delle risorse disponibili e non un'ulteriore propaganda su un decreto sicurezza che, nella sostanza, si dimostra inadeguato e riduce spazi di liberta'". "Ci preoccupa, inoltre, la direzione in cui si sta muovendo il dibattito sulla sicurezza - conclude l'esponente sindacale -, in cui si percepisce un avvicinamento a politiche di tipo securitario, che non hanno alcuna efficacia ne' per noi poliziotti ne' tantomeno per i cittadini. E' tempo di invertire la rotta, di fare un vero confronto con le parti sociali e di portare sul tavolo concrete soluzioni che garantiscano la sicurezza in modo civile e democratico. Servono risorse vere non chiacchiere". (AGI)Red/Bas 071707 APR 25

SICUREZZA. SILP CGIL: 'CONTENTINO' CHE NON RISOLVE PROBLEMI VERI (DIRE)

Roma, 7 apr. - "Il potenziamento delle coperture legali per i poliziotti indagati per motivi di servizio deciso dal decreto sicurezza rappresenta purtroppo, un passo insufficiente e carente. Se da un lato è vero che l'aumento del limite delle spese legali è un elemento positivo, esso non risolve però il problema centrale, che rimane quello della necessità di una rivisitazione dei regolamenti di servizio e disciplina, ormai obsoleti. Perché spesso i veri guai per i lavoratori e le lavoratrici in uniforme originano proprio dai nostri regolamenti interni". Così la segretaria nazionale del sindacato di polizia Silp Cgil. "Non possiamo accontentarci di misure che sembrano più un contentino che non una reale e efficace soluzione ai problemi che affrontiamo quotidianamente- ha dichiarato Pietro Colapietro, segretario generale del Silp Cgil- Serve un approccio serio, che metta al centro le persone in divisa, garantendo loro non solo tutele economiche, ma anche un contesto lavorativo più giusto e dignitoso. Che garantisca loro soprattutto migliori salari e non aumenti fa fame di neanche il 6% dopo 4 anni di assenza del contratto a fronte di una inflazione che ha superato il 17%. Sottolineiamo che l'attuale strumentazione normativa- ha aggiunto Colapietro- e i ritardi significativi, che arrivano anche fino a due anni, nella gestione delle risorse e nel pagamento dello straordinario, stanno gravando in maniera insostenibile sull'operato delle forze di polizia. È fondamentale affrontare la questione da un'ottica di miglioramento complessivo, che veda un vero potenziamento delle risorse disponibili e non un'ulteriore propaganda su un decreto sicurezza che, nella sostanza, si dimostra inadeguato e riduce spazi di libertà". "Ci preoccupa, inoltre, la direzione in cui si sta muovendo il dibattito sulla sicurezza- afferma ancora Colapietro- in cui si percepisce un avvicinamento a politiche di tipo securitario, che non hanno alcuna efficacia né per noi poliziotti né tantomeno per i cittadini. È tempo di invertire la rotta, di fare un vero confronto con le parti sociali e di portare sul tavolo concrete soluzioni che garantiscano la sicurezza in modo civile e democratico. Servono risorse vere non chiacchiere". (Com/Red/ Dire) 18:18 07-04-25

DL SICUREZZA: SILP CGIL, 'UN CONTENTINO CHE NON RISOLVE I PROBLEMI VERI' =

Roma, 07 apr. - (Adnkronos) - "Il potenziamento delle coperture legali per i poliziotti indagati per motivi di servizio deciso dal decreto sicurezza rappresenta purtroppo, un passo insufficiente e carente. Se da un lato è vero che l'aumento del limite delle spese legali è un elemento positivo, esso non risolve però il problema centrale, che rimane quello della necessità di una rivisitazione dei regolamenti di servizio e disciplina, ormai obsoleti. Perché spesso i veri guai per i lavoratori e le lavoratrici in uniforme originano proprio dai nostri regolamenti interni". Così in una nota la segretaria nazionale del sindacato di polizia Silp Cgil. "Non possiamo accontentarci di misure che sembrano più un contentino che non una reale e efficace soluzione ai problemi che affrontiamo quotidianamente", ha dichiarato Pietro Colapietro, segretario generale del Silp Cgil. "Serve un approccio serio, che metta al centro le persone in divisa, garantendo loro non solo tutele economiche, ma anche un contesto lavorativo più giusto e dignitoso - ha detto - Che garantisca loro soprattutto migliori salari e non aumenti fa fame di neanche il 6 per cento dopo 4 anni di assenza del contratto a fronte di una inflazione che ha superato il 17 per cento". "Sottolineiamo che l'attuale strumentazione normativa - ha aggiunto Colapietro - e i ritardi significativi, che arrivano anche fino a due anni, nella gestione delle risorse e nel pagamento dello straordinario, stanno gravando in maniera insostenibile sull'operato delle forze di polizia. È fondamentale affrontare la questione da un'ottica di miglioramento complessivo, che veda un vero potenziamento delle risorse disponibili e non un'ulteriore propaganda su un decreto sicurezza che, nella sostanza, si dimostra inadeguato e riduce spazi di libertà". "Ci preoccupa, inoltre, la direzione in cui si sta muovendo il dibattito sulla sicurezza - afferma ancora Colapietro - in cui si percepisce un avvicinamento a politiche di tipo securitario, che non hanno alcuna efficacia né per noi poliziotti né tantomeno per i cittadini. È tempo di invertire la rotta, di fare un vero confronto con le parti sociali e di portare sul tavolo concrete soluzioni che garantiscano la sicurezza in modo civile e democratico. Servono risorse vere non chiacchiere". (Sod/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 07-APR-25 20:12

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