La CGIL vince il ricorso contro il Dipartimento della Funzione Pubblica in materia di permessi brevi per assenze per visite specialistiche.
Si portano a conoscenza le strutture che, nei giorni scorsi, il TAR del Lazio si è¨ pronunciato a favore di un ricorso fatto dalla CGIL contro il Dipartimento della Funzione Pubblica conseguentemente ad una circolare (n.2 del 2014) la quale prevedeva che un lavoratore che si assentava per l'espletamento di visite mediche, terapie, prestazioni specialistiche o esami diagnostici doveva avvalersi dei permessi personali.
Ovviamente tale determinazione, che ancora una volta si traduceva come un attacco ai pubblici dipendenti si è¨ dimostrata completamente illegittima come confermato dalla sentenza del TAR in premessa.
Con questa sentenza si chiarisce quindi che, se un lavoratore deve assentarsi per i motivi sopra esposti, deve essere considerato in malattia e non è¨ soggetto a chiedere permessi confermando un principio costituzionale estremamente importante che consiste nel fatto che i contratti sono preminenti rispetto alle determinazioni delle amministrazioni ancor piè¹ se assunte in modo unilaterale.
A fronte di quanto sopra, la segreteria generale della Funzione Pubblica della CGIL ha inviato una informativa a tutte le sedi centrali delle amministrazioni (tra cui il Ministero dell'Interno), affinchè¨ vengano rispettate le osservazioni poste dal Tribunale Amministrativo.
Questa segreteria seguirà l'evolversi di cui al contenzioso in atto ed ai futuri sviluppi della vicenda precisando fin d'ora che, qualora l'amministrazione annunciasse provvedimenti contrastanti con il dettato della giurisprudenza, questa O.S. valuterà il ricorso a più congrui mezzi di tutela in favore dei propri iscritti.
Si allega alla presente il ricorso in oggetto nonchè¨ la nota della FP CGIL nr. 203/U-FP/15 del 21 u.s. ed il comunicato di FP CGIL Nazionale avente stessa data, nonchè la sentenza del TAR del Lazio. .
Roma, 22 Aprile 2015 La Segreteria Nazionale