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E' morto Antonio Manganelli Il capo Polizia malato da tempo

E' deceduto questa mattina il capo della Polizia Antonio Manganelli. Era ricoverato nel reparto di Rianimazione dell'ospedale San Giovanni di Roma dallo scorso 24 febbraio, dopo essere stato colpito da una emorragia cerebrale. La camera ardente sarà allestita domani, a partire dalle 14, alla Scuola superiore di polizia di via Pier della Francesca a Roma.
- L'investigatore che sapeva chiedere scusa.
- Ricoverato dal 24 febbraio per una emorragia cerebrale
Nato ad Avellino 62 anni fa, era al vertice del Dipartimento di pubblica sicurezza dal 25 giugno 2007. Come capo della polizia era succeduto a Gianni De Gennaro di cui era stato il vice. Negli anni Ottanta quando prestava servizio al Nucleo Anticrimine della polizia ha collaborato a lungo con Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
All'ospedale San Giovanni di Roma sono arrivati, oltre ai familiari, svariate autorità tra le quali il ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri, il vicecapo della polizia vicario, Alessandro Marangoni, il vicecapo della polizia, Matteo Piantedosi, il direttore specialità della polizia, Santi Giuffrè e il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro. Tutti hanno reso omaggio alla salma e fatto le condoglianze ai familiari.
NAPOLITANO: CORDOGLIO A FAMIGLIA E POLIZIA «Il presidente della Repubblica – riferisce una nota del Quirinale - Giorgio Napolitano, appena appresa la triste notizia della scomparsa del capo della Polizia Antonio Manganelli, si è messo in contatto con il ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri, chiedendole di rappresentare prontamente alla famiglia del Prefetto i suoi sentimenti di solidarietà e all'intera amministrazione della Pubblica sicurezza il suo partecipe cordoglio».
MONTI: GUIDA AUTOREVOLE Il presidente del Consiglio Mario Monti ha inviato alla famiglia un «commosso messaggio di condoglianze per esprimere la vicinanza sua e del Governo. Nonostante la lunga malattia, il prefetto Manganelli è sempre stato un esempio di servitore dello Stato, una guida autorevole e aperta al dialogo, anche nelle situazioni più difficili. È con dolore e riconoscenza che il Presidente ha ricordato la sua figura».
GRASSO: ECCEZIONALE SERVITORE STATO «A nome mio personale e di tutti i colleghi senatori, esprimo profondo cordoglio per la scomparsa di Antonio Manganelli, al quale mi hanno legato affetto e amicizia per tanta parte della mia vita. Attraverso la sua carriera, giunta fino al massimo grado, e il suo incessante e proficuo impegno ha saputo mostrare, con serena semplicità, il significato del senso del dovere, della responsabilità e della lealtà nei confronti degli uomini da lui diretti». Così il Presidente del Senato, Pietro Grasso, ricorda il Capo della polizia, Antonio Manganelli, deceduto oggi.
FINOCCHIARO: UOMO ISTITUZIONI CON POLIZIA NEL CUORE «Esprimo alla famiglia e alla Polizia di Stato cordoglio e vicinanza per la prematura scomparsa di Antonio Manganelli, per tutta la sua vita leale e autorevole funzionario dello Stato e uomo delle istituzioni. Nel ricordo di un uomo di assoluto valore che aveva la Polizia nel cuore, stringo i famigliari in un abbraccio affettuoso». Lo afferma la senatrice del Pd Anna Finocchiaro.
VENDOLA: LO RICORDO PER LIMPIDEZZA E UMANITÀ «Ricordo Manganelli per la sua limpidezza e umanità. Gli dico addio con sincera commozione», scrive su Twitter il leader di Sel Nichi Vendola
SILP-CGIL: UNA FIGURA AUTOREVOLE «Il Silp Cgil esprime il proprio sentito cordoglio»,, afferma il segretario generale generale del sindacato dei lavoratori di polizia, affiliato alla Cgil, Daniele Tissone: «Una figura autorevole. La sua scomparsa pone oggi il tema dell'urgenza della sua sostituzione, nonchè sul completamento di riforme nella Polizia»,
GAYLIB: «CI HA FATTO SENTIRE CITTADINI A PIENO TITOLO» Il presidente di GayLib, Enrico Oliari «ricorda commosso Manganelli, fondatore dell'Oscad (Osservatorio contro le discriminazioni) nato dopo una lettera di GayLib e un lungo incontro al Viminale con e i responsabili di GayLib e Arcigay». L'incontro avvenne nel maggio 2010 dopo un'aggressione a un ragazzo gay.
IL CORDOGLIO DI BOLDRINI ALLA FAMIGLIA «Ho appreso con profonda tristezza la notizia della scomparsa del Capo della Polizia, Prefetto Antonio Manganelli, che ha dedicato la sua vita al servizio delle Istituzioni. In questo doloroso momento desidero far pervenire alla sua famiglia il cordoglio mio personale e di tutta la Camera dei deputati». Lo dichiara in una nota la Presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini.
CANCELLIERI: ADDIO CARISSIMO... ERA NUMERO UNO «Conoscevo Antonio Manganelli da tempo e negli anni, da lontano, avevo avuto modo di apprezzare le sue qualità di uomo e di ottimo capo della Polizia. Ma i 16 mesi che abbiamo passato gomito a gomito, sullo stesso piano del Palazzo del Viminale, molto spesso con gli stessi problemi da risolvere mi consentono di dire che Antonio era molto di più e molto meglio». Così in una nota il ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri. «Purtroppo questi 16 mesi - aggiunge - fanno sì che il mio dolore sia ancora più forte e il vuoto ancora più grande. E capisco il senso di sgomento in chi gli é stato vicino per una vita come la moglie Adriana e la figlia Emanuela o in chi abbia avuto la fortuna di lavorare con lui. Antonio é stato prima un valente investigatore, poi un lungimirante, appassionato, generoso ed efficiente capo della Polizia. Queste sue doti hanno fatto di lui un leader. Era un numero uno. Non solo per il fiuto da poliziotto, non solo per la capacità di dirigere, non solo per la solida e democratica dedizione al servizio dello Stato. Era un numero uno soprattutto per le qualità morali. Personalmente gli sono debitrice per la leale collaborazione che mi ha dato e per il grandissimo e disinteressato aiuto. Ma è lo Stato italiano debitore nei suoi confronti».
BERLUSCONI: HA GARANTITO DIFESA COSTANTE A PAESE «A nome mio personale e del Popolo della Libertà, esprimo cordoglio per l'immatura scomparsa del Capo della Polizia, Antonio Manganelli». Lo dichiara in una nota Silvio Berlusconi. «L'Italia perde un servitore dello Stato di grande valore. Con il suo innato equilibrio e con la sua azione sempre efficace, Manganelli ha assicurato al corpo della Polizia di Stato una guida intelligente e ha garantito al governo del Paese una difesa costante della sicurezza dei cittadini».
CASINI: PIANGO UN GRANDE SERVITORE DELLO STATO «Piango un grande servitore dello Stato, un esempio di dedizione al dovere come Antonio Manganelli. Mi unisco all'immenso dolore della sua famiglia e abbraccio idealmente tutti i poliziotti italiani che hanno avuto, in questi anni, una guida forte e sicura». Lo dice Pier Ferdinando Casini.
MARONI: «MAESTRO DI VITA E AMICO VERO» «Ciao Antonio, maestro di vita e amico vero. Rimarrai per sempre nel mio cuore». Con queste parole Roberto Maroni, segretario federale della Lega Nord e presidente della Regione Lombardia, ha ricordato con un post su Twitter l'ex capo della polizia Antonio Manganelli, con il quale collaborò da ministro dell'Interno.
SIULP: ESEMPIO DI DEDIZIONE Le donne e gli uomini del Siulp, esprimono «profondo e sentito cordoglio per la scomparsa di un grande servitore dello Stato e di un uomo che ha fatto della sua vita un esempio di dedizione assoluta al Paese e alla legalità sino agli ultimi giorni della sua vita». Il Siulp, nello stringersi attorno alla moglie, alla figlia e ai familiari tutti per la gravissima perdita, preferiscono ricordarlo «con l'esempio che egli ha sempre voluto dare alle sue donne, ai suoi uomini e all'istituzione: tenacia, perseveranza, equilibrio e dedizione senza mai avere tentennamenti o perdere la fede nella missione che il Paese ci ha affidato. Grazie Capo - concludono - per quello che hai fatto».
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