Dopo le nostre lotte per democratizzare le forze di polizia e dopo la tragedia di una madre, di una famiglia, è sconfortante assistere a quanto avvenuto ieri a Ferrara ad opera del sindacato Coisp. Le sentenze, per di più se definitive, si rispettano. Le donne e gli uomini del sindacato di polizia della CGIL si dissociano in modo netto da questa iniziativa che nulla ha a che vedere con la nostra cultura e con la doverosa, quanto necessaria, umana pietà. Ci conforta constatare come nel Paese si sia sollevata una profonda indignazione che ha attraversato sia l'opinione pubblica che le istituzioni. La stessa indignazione la si vede nella quasi totalità dei sindacati di polizia e, quindi, nei lavoratori di polizia. Se si è verificato un tale episodio è peraltro evidente che vi sia ancora molto da fare sul versante della formazione interna. Non vorremmo mai più, mai più e ancora mai più che accadano simili tragedie come quella capitata a Federico Aldrovrandi per la quale, lo stesso Manganelli, chiese scusa alla madre e alla famiglia, e non vorremmo mai più assistere a iniziative come queste o ad epiloghi di commenti non appropriati che hanno chiamato in causa la ministra dell'Interno. Rimangono quindi sul campo la disperazione ed il senso di umiliazione di una madre a cui va il nostro sincero affetto peraltro già manifestato, con coerenza, in passato. Daniele Tissone Segretario Generale SILP/CGIL

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