Pierpaolo Frega*

PESARO – Cicliche come i cambi di stagione le polemiche sulla sicurezza trovano terreno fertile allorquando ci si accorge che la situazione è mutata.

Da anni sostenevamo che se non vi fosse stato un cambio di passo, una nuova rinascita delle coscenze di chi governa la cosa pubblica per quanto riguardava la sicurezza, col passare del tempo ci saremmo trovati spiazzati e in netta difficoltà.

Non volevamo essere Cassandre ma, inascoltati, puntualmente si sono verificate tutte le nostre previsioni.

Quando leggiamo di surrogati di “ronde” (formate dalle forze dell’ordine addirittura!) o gruppi whatsapp riguardo il controllo del vicinato, sorridiamo amaramente perché assistiamo impotenti a un proliferare di proposte e chiacchiere del tutto inutili.

Parlare alla pancia delle persone, per carità, porta sicuramente consenso, ma in concreto altro non fa che acuire ancor di più quel senso di insicurezza che pervade i cittadini.

Le abbiamo sentite tutte in questi anni: ronde, modifiche alla legittima difesa, modifiche per il porto e la detenzione di armi, castrazioni chimiche; in ordine ci mancano legge del taglione e ghigliottina in piazza e le castronerie sono al completo.

Se una parte politica, importante come rappresentanza, fa delle proposte, deve ricordarsi che i tagli indiscriminati, lineari e direi compulsivi furono fatti dal governo che prometteva su cartelloni giganteschi: più sicurezza per tutti!

Da qualche mese gli esecutivi in carica hanno capito che invertendo la rotta e mettendo soldi nel comparto sicurezza probabilmente tra qualche decennio si ricolmerà quel pericoloso gap che si è creato in questi anni difficili.

In Italia non abbiamo bisogno di leggi particolari o misure drastiche, basterebbe applicare le leggi che ci sono e finalmente far passare un principio: la certezza della pena. Poi se a livello nazionale, maggioranza e opposizioni riuscissero a prevedere investimenti nell’edilizia carceraria, stipulare accordi con i paesi di provenienza di alcuni criminali stranieri per far scontare le pene nel loro paese, sicuramente qualche passo avanti verrebbe fatto.

Sulla sicurezza, per chi ancora non lo ha capito, ci vogliono sinergie comuni, se la destra e la sinistra fossero in grado di collaborare, se il M5s ci facesse sapere, vista la loro totale assenza sia nazionale che locale sull’argomento, che idee propone sulla sicurezza, anzichè continuare a dire sempre e solo no e cambiare in corsa i loro codici comportamentali interni a seconda della convenienza, probabilmente la discussione e le soluzioni condivise troverebbero applicazione in tempi rapidi per il bene di tutti i cittadini.

L’assenza della politica o una politica miope ingenerano soluzioni fai da te che vanno nel verso contrario della sicurezza stessa, sensazionalismi e populismi li lasciamo ai cialtroni e ai mercanti di voti, sulla difesa reale e costruttiva dei cittadini serve una politica seria fatta di proposte concrete e di facile applicazione, su tutte investire andando in totale controtendenza a ciò che si è fatto fino ad ora.

*Segretario provinciale Silp Cgil

Fonte: http://www.pu24.it/2017/01/25/sicurezza-frega-silp-cgil-basta-chiacchiere-inutili-servono-investimenti/217540/ 

VI Congresso Nazionale Silp CGIL
Speciale 20 anni SILP CGIL
Convenzioni SILP
SILP Telegram
Questo sito utilizza cookie per le proprie funzionalità. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie clicca questo link. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie.