Terrorismo:Silp Cgil,serve investire o prevenzione a rischio
(ANSA) - ROMA, 4 FEB - "Se non invertiamo subito la tendenza,
se non investiamo anche e soprattutto attraverso una formazione
professionale specifica del personale per essere pronti alle
nuove sfide del terrorismo, presto o tardi saremo costretti a
fare anche noi i conti con la realta'".
Lo afferma Daniele Tissone, segretario generale del sindacato di
polizia Silp Cgil.
"L'episodio del Louvre di Parigi e' emblematico - aggiunge - ma
non dimentichiamo neppure la bomba esplosa a Firenze che ha
gravemente ferito un artificiere della polizia. Nel nostro
paese, dove pure le misure antiterrorismo fino ad oggi hanno
funzionato abbastanza bene, dobbiamo combattere su piu' fronti e
per questo, se non vogliamo piangere ulteriori morti, occorre
urgentemente investire in nuove risorse per gli apparati della
sicurezza che, quest'anno, rischiano di essere fortemente
penalizzati anche per le misure di contenimento della spesa
pubblica che ci impone l'Europa".
Secondo Tissone, dunque, "servono investimenti per le
indagini "under cover", quelle sotto copertura, fondamentali per
prevenire attentati, nonche' sotto il profilo info-investigativo.
Va inoltre implementata la collaborazione con le altre forze di
polizia europee che necessita uno scambio di informazioni
adeguato, cosa che spesso non avviene, dalle banche dati del
DNA, all'immatricolazione dei veicoli fino ad un efficace
monitoraggio del Web".
"A cio' si aggiunge - prosegue- una "imprevedibilita' del
fenomeno" tuttora da analizzare e prevenire come dimostrato
dalle modalita' operative messe in atto a Nizza e in Germania".
"Nel nostro Paese c'e' inoltre il problema dell'elevata eta'
media del personale in divisa e della carenza di organici dovuta
ai tagli alle assunzioni dell'ultimo decennio. Da quest'anno
assisteremo, infatti, ad un ulteriore calo in organico nelle due
forze di Polizia a competenza generale nonostante le promesse di
un ripianamento del "turn-over" che, ad oggi, e' ben al di sotto
del 100%".(ANSA).
AU
04-FEB-17 16:18 NNNN


TERRORISMO: SILP CGIL, URGENTI NUOVE RISORSE PER APPARATI SICUREZZA =
Roma, 4 feb. (AdnKronos) - "In Occidente, come nel nostro Paese,
esistono numerose tipologie di attentatori: "homegrown", " lone
actors", "foreing fighters" fino a "semplici emulatori" che possono
radicalizzarsi attraverso il Web come nelle carceri dei diversi Stati.
Quello della "atipica galassia dei potenziali attentatori" e' un
problema che poniamo da tempo come sindacato e del quale, oggi, anche
autorevoli esponenti del governo sembrano essere consapevoli, vedasi
le dichiarazioni del Ministro Orlando relativamente ai recenti fatti
Campani". Lo afferma Daniele Tissone, segretario generale del
sindacato di polizia Silp Cgil.
"L'episodio del Louvre di Parigi è emblematico - dice Tissone -, ma
non dimentichiamo neppure la bomba esplosa a Firenze che ha gravemente
ferito un artificiere della polizia. Nel nostro paese, dove pure le
misure antiterrorismo fino ad oggi hanno funzionato abbastanza bene,
dobbiamo combattere su più fronti e per questo, se non vogliamo
piangere ulteriori morti, occorre urgentemente investire in nuove
risorse per gli apparati della sicurezza che, quest'anno, rischiano di
essere fortemente penalizzati anche per le misure di contenimento
della spesa pubblica che ci impone l'Europa". (segue)
(Mac/AdnKronos)
ISSN 2465 - 1222
04-FEB-17 16:58
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TERRORISMO: SILP CGIL, URGENTI NUOVE RISORSE PER APPARATI SICUREZZA (2) =
(AdnKronos) - "Servono investimenti - conclude il segretario del Silp
Cgil - per le indagini "under cover", quelle sotto copertura,
fondamentali per prevenire attentati, nonché sotto il profilo
info-investigativo. Va inoltre implementata la collaborazione con le
altre forze di polizia europee che necessita uno scambio di
informazioni adeguato, cosa che spesso non avviene, dalle banche dati
del DNA, all'immatricolazione dei veicoli fino ad un efficace
monitoraggio del Web. A ciò si aggiunge una "imprevedibilità del
fenomeno" tuttora da analizzare e prevenire come dimostrato dalle
modalità operative messe in atto a Nizza e in Germania".
"C'e' poi il problema tutto italiano -rileva- dell'elevata età media
del personale in divisa e della carenza di organici dovuta ai tagli
alle assunzioni dell'ultimo decennio. Da quest'anno assisteremo,
infatti, ad un ulteriore calo in organico nelle due forze di Polizia a
competenza generale nonostante le promesse di un ripianamento del
"turn-over" che, ad oggi, e' ben al di sotto del 100%. Se non
invertiamo subito la tendenza, se non investiamo anche e soprattutto
attraverso una formazione professionale specifica del personale per
essere pronti alle nuove sfide del terrorismo, presto o tardi saremo
costretti a fare anche noi i conti con la realtà".
(Mac/AdnKronos)
ISSN 2465 - 1222
04-FEB-17 16:59
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Terrorismo, Silp Cgil: rischio attentatori atipici

    Notiziario Generale

about 1 min ago    

(AGENPARL) – Roma, 4 feb 2017 – “In Occidente, come nel nostro Paese, esistono numerose tipologie di attentatori: “homegrown”, “lone actors”, “foreing fighteers” fino a “semplici emulatori” che possono radicalizzarsi attraverso il Web come nelle carceri dei diversi Stati. Quello della “atipica galassia dei potenziali attentatori” e’ un problema che poniamo da tempo come sindacato e del quale, oggi, anche autorevoli esponenti del governo sembrano essere consapevoli, vedasi le dichiarazioni del ministro Orlando relativamente ai recenti fatti Campani”.

Lo afferma Daniele Tissone, segretario generale del sindacato di polizia Silp Cgil.

“L’episodio del Louvre di Parigi è emblematico – dice Tissone -, ma non dimentichiamo neppure la bomba esplosa a Firenze che ha gravemente ferito un artificiere della polizia. Nel nostro paese, dove pure le misure antiterrorismo fino ad oggi hanno funzionato abbastanza bene, dobbiamo combattere su più fronti e per questo, se non vogliamo piangere ulteriori morti, occorre urgentemente investire in nuove risorse per gli apparati della sicurezza che, quest’anno, rischiano di essere fortemente penalizzati anche per le misure di contenimento della spesa pubblica che ci impone l’Europa”.

“Servono investimenti – spiega il segretario del Silp Cgil – per le indagini “under cover”, quelle sotto copertura, fondamentali per prevenire attentati, nonché sotto il profilo info-investigativo. Va inoltre implementata la collaborazione con le altre forze di polizia europee che necessita uno scambio di informazioni adeguato, cosa che spesso non avviene, dalle banche dati del DNA, all’immatricolazione dei veicoli fino ad un efficace monitoraggio del Web. A ciò si aggiunge una “imprevedibilità del fenomeno” tuttora da analizzare e prevenire come dimostrato dalle modalità operative messe in atto a Nizza e in Germania. C’e’ poi il problema tutto italiano dell’elevata età media del personale in divisa e della carenza di organici dovuta ai tagli alle assunzioni dell’ultimo decennio. Da quest’anno assisteremo, infatti, ad un ulteriore calo in organico nelle due forze di Polizia a competenza generale nonostante le promesse di un ripianamento del “turn-over” che, ad oggi, e’ ben al di sotto del 100%”.

“Se non invertiamo subito la tendenza – conclude il sindacalista – , se non investiamo anche e soprattutto attraverso una formazione professionale specifica del personale per essere pronti alle nuove sfide del terrorismo, presto o tardi saremo costretti a fare anche noi i conti con la realtà”.


Fonte: http://www.agenparl.com/terrorismo-silp-cgil-rischio-attentatori-atipici/ 



Daniele Tissone, Silp Cgil: dopo i recenti attentati, occorre investire maggiori risorse contro il terrorismo    

In Occidente, come nel nostro Paese, esistono numerose tipologie di attentatori: “homegrown”, “lone actors”, “foreign fighters” fino a “semplici emulatori” che possono radicalizzarsi attraverso il Web come nelle carceri dei diversi Stati. Quello della “atipica galassia dei potenziali attentatori” è un problema che poniamo da tempo come sindacato e del quale, oggi, anche autorevoli esponenti del governo sembrano essere consapevoli, vedasi le dichiarazioni del Ministro Orlando relativamente ai recenti fatti campani.

L’episodio del Louvre di Parigi è emblematico, ma non dimentichiamo neppure la bomba esplosa a Firenze che ha gravemente ferito un artificiere della polizia. Nel nostro paese, dove pure le misure antiterrorismo fino ad oggi hanno funzionato abbastanza bene, dobbiamo combattere su più fronti e per questo, se non vogliamo piangere ulteriori morti, occorre urgentemente investire in nuove risorse per gli apparati della sicurezza che, quest’anno, rischiano di essere fortemente penalizzati anche per le misure di contenimento della spesa pubblica che ci impone l’Europa.

Servono investimenti per le indagini “under cover”, quelle sotto copertura, fondamentali per prevenire attentati, nonché sotto il profilo info-investigativo. Va inoltre implementata la collaborazione con le altre forze di polizia europee che necessita uno scambio di informazioni adeguato, cosa che spesso non avviene, dalle banche dati del DNA, all’immatricolazione dei veicoli fino ad un efficace monitoraggio del Web. A ciò si aggiunge una “imprevedibilità del fenomeno” tuttora da analizzare e prevenire come dimostrato dalle modalità operative messe in atto a Nizza e in Germania. C’è poi il problema tutto italiano dell’elevata età media del personale in divisa e della carenza di organici dovuta ai tagli alle assunzioni dell’ultimo decennio. Da quest’anno assisteremo, infatti, ad un ulteriore calo in organico nelle due forze di Polizia a competenza generale nonostante le promesse di un ripianamento del “turn-over” che, ad oggi, è ben al di sotto del 100%. Se non invertiamo subito la tendenza, se non investiamo anche e soprattutto attraverso una formazione professionale specifica del personale per essere pronti alle nuove sfide del terrorismo, presto o tardi saremo costretti a fare anche noi i conti con la realtà.

Fonte:  http://www.jobsnews.it/2017/02/daniele-tissone-silp-cgil-dopo-i-recenti-attentati-occorre-investire-maggiori-risorse-contro-il-terrorismo/  






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