L'intervento del SILP CGIL in evidenza sul quotidiano IL MESSAGGERO, sulle principali agenzie stampa nazionali e su vari siti on line. Le donne poliziotto italiane da sempre si battono per le pari opportunità, ma anche per i pari diritti. Senza dimenticare la tutela della genitorialità e soprattutto il rispetto di genere. Su quest'ultimo punto, in un ambiente a prevalenza maschile come quello dei Corpi in divisa, occorre dire che nella Polizia di Stato qualcosa è stato fatto, ma molto resta ancora da fare.

 

 

8 MARZO: SILP CGIL, PARI OPPORTUNITÀ PER POLIZIOTTE

(ANSA) - ROMA, 7 MAR - "Chiediamo pari diritti, pari opportunita', ma anche tutela della genitorialita' e rispetto di genere". Lo afferma, in una nota, il coordinamento delle donne del Silp-Cgil sottolineando che in occasione dell'8 marzo "occorre rimettere al centro della discussione la situazione reale che vivono le donne in famiglia, nel lavoro, nella disoccupazione, nella crisi". "Le donne poliziotto italiane - prosegue il Silp-Cgil - da sempre si battono per le pari opportunita', ma anche per i pari diritti. Senza dimenticare la tutela della genitorialita' e soprattutto il rispetto di genere. Su quest'ultimo punto, in un ambiente a prevalenza maschile come quello dei corpi in divisa, nella Polizia qualcosa e' stato fatto, ma molto resta ancora da fare". Per questo, concludono "bisogna ripartire, anche nelle Scuole della Polizia, dalla formazione e dalla informazione. Occorre cambiare il Paese sul piano delle relazioni tra genere e, per farlo, e' necessario ripartire dall'educazione".
(ANSA). COM-GUI 07-MAR-18 13:00 NNNN

 

 

8 MARZO: SILP CGIL, PARI DIRITTI E OPPORTUNITA' PER DONNE POLIZIOTTO
anche tutela della genitorialita' e rispetto di genere

Roma, 7 mar. - (AdnKronos) - "Il recente caso del femminicidio di Latina, col carabiniere che ha ucciso le proprie figlie e massacrato la propria moglie, è il paradigma peggiore delle tante battaglie che ancora dobbiamo vincere. La violenza femmicida è un fenomeno fortemente legato agli stereotipi, alle rappresentazioni culturali, alle abitudini e alle mentalità 'chiuse' e maschiliste che resistono forti anche nel nostro Paese, senza distinzioni tra italiani e stranieri. Per questo l' 8 marzo, ben lungi dall'essere soltanto una festa commerciale per regalare mimose e cioccolatini, deve diventare oggi più che mai spunto di riflessione contro le discriminazioni e verso una effettiva parità". Lo afferma, in una nota, il Coordinamento nazionale donne del sindacato di polizia Silp Cgil. "Occorre rimettere al centro della discussione la situazione reale che vivono le donne in famiglia, nel lavoro, nella disoccupazione, nella crisi - si legge nella nota - La discriminazione, purtroppo, come punto di partenza ancora oggi e nella crisi ancora di più e la parità come obiettivo, quella vera, quella praticata e non più parlata e dibattuta. Quando uno Stato fallisce nel perseguire femmicidio e violenze, l'impunità non solo intensifica la subordinazione e l'impotenza di colei a cui le violenze sono indirizzate, ma manda anche un messaggio alla società, che la violenza nei confronti delle donne è inaccettabile". "Le donne poliziotto italiane - prosegue il Cnd del Silp Cgil - da sempre si battono per le pari opportunità, ma anche per i pari diritti. Senza dimenticare la tutela della genitorialità e soprattutto il rispetto di genere. Su quest'ultimo punto, in un ambiente a prevalenza maschile come quello dei Corpi in divisa, occorre dire che nella polizia di Stato qualcosa è stato fatto, ma molto resta ancora da fare. Basti pensare all'uso degli stereotipi di genere che produce una rappresentazione rigida e distorta della realtà, che si basa su ciò che ci aspettiamo dalle donne e dagli uomini. Sono aspettative consolidate, che non vengono messe in discussione perché apparentemente fondate su differenze biologiche. Quelle aspettative invece sono rappresentazioni culturali, che derivano dalle esperienze, anche negative, accumulate nel tempo. Bisogna pertanto ripartire anche nelle Scuole della Polizia di Stato, dalla formazione e dalla informazione. Insegnanti e libri di testo, infatti, sebbene spesso in modo inconsapevole, trasmettono messaggi sessisti - denuncia il documento - Trasmettono cioè stereotipi e comportamenti che favoriscono le 'gabbie comportamentali di genere'. Occorre cambiare il Paese sul piano delle relazioni tra genere e, per farlo, è necessario ripartire dall'educazione. Il mondo militare, da questo punto di vista, si trova davvero in una condizione pessima e ad oggi sono anche poche le opportunità di denuncia e segnalazione, diversamente dai Corpi in divisa dello Stato civili". "Per questo oggi come nel resto dell'anno - conclude la nota - siamo impegnate come donne e come poliziotte negli uffici, nei reparti, nelle questure, ma anche nelle strade e nella quotidianità post lavoro, affinché con iniziative, eventi, appuntamenti e con la pratica quotidiana dell'esempio si possa affermare sempre di più la cultura del rispetto e della consapevolezza delle identità di genere e il superamento degli stereotipi sessisti".
(Sin/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 07-MAR-18 14:22 NNNN

 

 

8 MARZO, SILP CGIL: COSA CHIEDONO LE DONNE POLIZIOTTO 

(9Colonne) Roma, 7 mar - "Il recente caso del femminicidio di Latina, col carabiniere che ha ucciso le proprie figlie e massacrato la propria moglie, è il paradigma peggiore delle tante battaglie che ancora dobbiamo vincere. La violenza femmicida è un fenomeno fortemente legato agli stereotipi, alle rappresentazioni culturali, alle abitudini e alle mentalità 'chiuse' e maschiliste che resistono forti anche nel nostro Paese, senza distinzioni tra italiani e stranieri". Lo afferma, in una nota, il Coordinamento Nazionale Donne del sindacato di polizia SILP Cgil. "Occorre rimettere al centro della discussione - si legge nella nota - la situazione reale che vivono le donne in famiglia, nel lavoro, nella disoccupazione, nella crisi. La discriminazione, purtroppo, come punto di partenza ancora oggi e nella crisi ancora di più e la parità come obiettivo, quella vera, quella praticata e non più parlata e dibattuta. Quando uno Stato fallisce nel perseguire femmicidio e violenze, l'impunità non solo intensifica la subordinazione e l'impotenza di colei a cui le violenze sono indirizzate, ma manda anche un messaggio alla società, che la violenza nei confronti delle donne è inaccettabile". "Le donne poliziotto italiane - prosegue il Cnd del SILP Cgil - da sempre si battono per le pari opportunità, ma anche per i pari diritti. Senza dimenticare la tutela della genitorialità e soprattutto il rispetto di genere. Su quest'ultimo punto, in un ambiente a prevalenza maschile come quello dei Corpi in divisa, occorre dire che nella Polizia di Stato qualcosa è stato fatto, ma molto resta ancora da fare. Basti pensare all'uso degli stereotipi di genere che produce una rappresentazione rigida e distorta della realtà, che si basa su ciò che ci aspettiamo dalle donne e dagli uomini".
(PO / red) 071211 MAR 18

 

RASSEGNA.it
Donne SILP: servono pari opportunità e diritti

 

INLIBERAUSCITA.it
8 Marzo tra discriminazioni e parità: “Le donne poliziotto chiedono pari diritti, pari opportunità

 

FIUMICINO-ONLINE.it
L'8 Marzo tra discriminazione e parità

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