La manovra nonché la conversione del Dl Sicurezza in Parlamento ci offrono un quadro sufficiente per comprendere le reali volontà dell’attuale governo che, in tema di rinnovo dei contratti per l'intero pubblico impiego, stanzia, al momento, solamente 1.100 milioni di euro per il 2019, 1.425 milioni per il 2020 nonché 1.775 milioni a partire dal 2021.
Si tratta di un Incremento medio pari all’1,3% (31 euro al lordo) per il 2019, dell’1,65% (40 euro lordi) per il 2020 nonché dell’1,95% (47 euro lordi) a decorrere dal 2021.

È notorio che il contratto del Comparto Stato e di quello della Sicurezza e della Difesa scadrà il 1 gennaio 2019 senza che nessun esponente di governo abbia mai, ad oggi, convocato le rappresentanze dei lavoratori. Ciononostante apprendiamo che l’attuale manovra, al netto di potenziali modifiche e approvazioni, prevederà la sola indennità di vacanza contrattuale. In pratica nessuno stanziamento sufficiente per un rinnovo contrattuale degno di questo nome e che scadrà tra soli due mesi!

Inutile dire che il contratto firmato, dopo molte sollecitazioni da parte delle organizzazioni sindacali nel 2018, garantì, a regime, incrementi del 3,48% con circa 3 miliardi stanziati dal precedente esecutivo; importi che hanno garantito un aumento medio di 85 euro con l'ultimo contratto al pubblico impiego e che per i poliziotti hanno portato ad aumenti in busta paga di 100 euro netti, comprensivi della stabilizzazione del cosiddetto "bonus Renzi" di 80 euro che abbiamo percepito per 3 anni e degli incrementi parametrali collegati al riordino delle carriere.

Sebbene i partiti che sostengono il governo Conte abbiano sempre ribadito la necessità di migliori condizioni economiche per i poliziotti la realtà è oggi ben diversa: nessun contratto in vista neppure per le donne e gli uomini che vestono una divisa!

Con le attuali risorse recentemente stanziate dal Governo si arriverebbe forse, conti alla mano, a 30 euro lordi di aumento nel 2019 che potrebbero diventare 50 euro lordi negli anni a venire. Insomma, parliamo di 15 / 20 euro netti in tasca che corrisponde al minimo sindacale previsto dalla legge.

Pertanto, alla domanda che ci viene posta rispetto al rinnovo del contratto rispondiamo così: Niente, nessun contratto! Ognuno trarrà le debite conclusioni.

 

Forze dell’Ordine: di quanto aumenta lo stipendio nel triennio 2019-2021
"A tal proposito è il sindacato Silp-Cgil ad anticipare di quanto aumenterà lo stipendio analizzando le risorse stanziate dalla Legge di Bilancio 2019 (nella quale si parla anche di nuove assunzioni nelle Forze dell’Ordine e di correttivi per il riordino), sottolineando che allo stato attuale delle cose la manovra finanziaria prevederà la sola indennità di vacanza contrattuale senza alcuno “stanziamento sufficiente per un rinnovo contrattuale degno di questo nome”.
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