Al momento il ‘governo del cambiamento’ si sta rivelando, per quel che riguarda la sicurezza, il governo del ‘cambianiente’. I rinforzi promessi nella nostra regione arriveranno solo nei prossimi mesi e soprattutto saranno di gran lunga inferiori rispetto ai pensionamenti già previsti.
Questo mentre la situazione sul territorio è critica: negli ultimi anni il Commissariato di polizia di Foligno è passato da 51 uomini a meno dei 40 attuali; il personale dell’aeroporto di Perugia effettua i controlli di sicurezza con poco più della metà del personale; i commissariati di Spoleto e Orvieto non hanno quasi mai la pattuglia; il personale della questura di Terni negli ultimi anni è calato di oltre il 15% e nei prossimi due anni sono previsti in tutta la regione circa cento pensionamenti a fronte di un reintegro di agenti che si aggira intorno alle 25 /30 unità.
Recentemente il ministero dell’Interno ha paventato la possibilità di declassare la questura di Perugia e tale circostanza provocherebbe automaticamente la riduzione di organico (che ancora oggi viene considerato come nei primi anni Novanta, quando non esisteva il Commissariato di Città di Castello, il posto fisso di Polizia in centro a Perugia e quello presso l’aeroporto.
A tale proposito chiediamo un impegno a tutte le forze politiche affinché la questura di Perugia non venga declassata e al suo comando vengano destinati dirigenti di assoluta valenza ed esperienza in grado di gestire al meglio le sempre più esigue risorse.
Per questo il SILP CGIL Umbria ha lanciato una campagna di mobilitazione nazionale – afferma Libero Luchini, segretario regionale – sotto l’hashtag #cambiamolamanovra.
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Sicurezza, il Silp Cgil: "Un bluff le promesse del Governo"