Dopo aver atteso ben sette mesi per vedersi erogati i buoni pasto già maturati, i Poliziotti ennesi si sono trovati con un pugno di mosche in mano o quasi, a denunciarlo Marco Algeri, Segretario Generale del Silp Cgil ennese. Ecco quanto accaduto: a fine gennaio, dopo una lunga attesa, sono stati, finalmente, consegnati ai poliziotti i buoni pasto relativi ai mesi da luglio a novembre 2018, per importi, nella maggior parte dei casi, oscillanti tra i 250 e i 350 euro.
“Sono cifre importanti, sulle quali i poliziotti facevano affidamento, - spiega Algeri - ma quando questi si sono recati, come di solito, alle casse di una delle principali catene di supermercati presenti nella nostra Provincia, è arrivata un’autentica doccia fredda. I tanto attesi buoni pasto non erano spendibili, infatti, l’esercente aveva deciso di non accettarli, probabilmente, perché la percentuale del 21,97% da scontare alla ditta erogatrice era troppo alta. Si tratta di una grossa penalizzazione per i poliziotti ennesi, basti pensare che nel comune di Piazza Armerina non esiste un solo esercizio commerciale che accetti questi nuovi buoni pasto. Voglio precisare che il Questore Romeo, si è immediatamente attivato, attraverso gli uffici prefettizi, per risolvere la segnalata criticità ma purtroppo, ad oggi, ci troviamo in una situazione di stallo perché la ditta che eroga i buoni e dalla quale ci si attendeva una soluzione, si è limitata a far pervenire alla Prefettura un elenco, peraltro non del tutto corrispondente, di quei pochi esercenti che accettano i buoni pasto. Ipotizzo che i poliziotti ennesi saranno costretti a recarsi fuori provincia per spendere queste somme e questo rappresenta un ulteriore danno alla già martoriata economia del nostro territorio.”
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Poliziotti ennesi, dopo il danno la beffa
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