In riferimento alla nota nr. 555/RS/01/67/4792 datata 22 febbraio 2019, questa O.S. prende atto della prossima emanazione di un Decreto del Capo della Polizia – Direttore Generale della pubblica sicurezza con cui si provvederà, in esercizio di autotutela amministrativa, a rettificare l'art. 9 del Decreto Capo Polizia datato 10 ottobre 2017, pubblicato nel Bollettino Ufficiale del Personale n.1/28 – ter, inerente le “Modalità attuative per l'accesso alla qualifica iniziale del ruolo degli Ispettori della Polizia di Stato”, con specifico riferimento all'aliquota dei posti di cui art.2, comma 1 lettera c) punto 2) del D.LGS. 29 maggio 2017 n.95.

Ciò premesso, non possiamo purtroppo non constatare che tale misura cautelativa interviene a procedure concorsuali in atto successivamente all'espletamento delle prove scritte con pregiudizio non solo formale rispetto a coloro che, su tali titoli, avevano peraltro fatto affidamento.

Tale circostanza, potenzialmente lesiva degli interessi legittimi degli interessati, attesa l'ineludibile necessità di dover armonizzare tutte le procedure concorsuali a parametri di omogeneità, a tutt'oggi non ancora riscontrabili nell'accesso alle varie qualifiche iniziali della Polizia di Stato, attiene, inoltre, ad un importante principio per la scrivente O.S., quello del “livello di formazione del personale” che rappresenta un valore degno di massima tutela.

A tal proposito, è doveroso stigmatizzare la grave e inadeguata gestione delle procedure concorsuali nella Polizia di Stato, contraddistinte da macroscopiche sviste procedurali per le quali, per l'appunto, si rende necessario “l'esercizio di autotutela amministrativa”, nonché la reiterata circostanza (in ultimo verificatasi in occasione del concorso interno a n.507 posti per Vice Ispettore N.d.R.) della somministrazione di elaborati non esenti da errori che non solo ingenerano scarsa fiducia nei partecipanti, ma anche iter procedurali lunghissimi che nei fatti rendendo vani gli obiettivi prefissati nella legge di riforma dei ruoli della Polizia di Stato e altrettanto vano l'obiettivo del personale di vedersi riconosciute le professionalità e le capacità acquisite.

Ritenendo molto grave quanto per l'ennesima volta accaduto nella delicata materia dei concorsi nella Polizia di Stato, si chiede un incontro urgente per conoscere quale ruolo si intenderà dare ai “Titoli di cultura” in tutte le procedure concorsuali della Polizia di Stato nonché quali immediati e risolutivi interventi saranno avviati per restituire al personale procedure concorsuali certe nel metodo e nel merito, con definizioni rapide e trasparenti.

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