Il Primo Maggio è una ricorrenza che ha un valore profondo e fondamentale per le lavoratrici e i lavoratori in divisa perché il lavoro, anche per i poliziotti, deve essere sempre dignitoso e provvisto di maggiori tutele.
Oggi più che mai non è cosi.
Dal 1944 ai giorni nostri abbiamo avuto nella sola Polizia di Stato, già Corpo delle guardie di pubblica sicurezza, oltre 2.000 caduti in servizio per non contare le decine migliaia di feriti a causa di molteplici incidenti.
Negli ultimi 3 anni ci sono state oltre 6.000 aggressioni agli operatori in divisa e soltanto tra i poliziotti ci sono stati nei primi 4 mesi del 2019 ben 8 suicidi.
Questo in un momento in cui la politica vive invece di slogan securitari e di promesse non mantenute, a partire dal nostro contratto di lavoro scaduto da 4 mesi e per il quale con l'ultima legge di stabilità non sono state previste risorse adeguate.
Vogliamo, per migliorare le condizioni di vita e di lavoro del nostro personale, fatti e non promesse; dobbiamo salvaguardare e rafforzare lo stato sociale per tutti, implementare e non comprimere i diritti. In Italia come in Europa.
È questa la sfida che attende i lavoratori e dunque anche i poliziotti democratici del nostro Paese.

#primomaggio

#1M2019

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