Editoriale di Daniele Tissone

I fini non giustificano i mezzi, soprattutto quando si offende una divisa e chi la porta. Vogliamo essere molto netti. Per questo non possiamo non condannare la inaccettabile e grave provocazione della consigliera comunale di Bologna, Cathy La Torre, avvocato e nota attivista Lgbti, che durante una recente manifestazione ha indossato una maglietta con evidenti richiami ai colori di istituto della nostra Amministrazione e soprattutto con la discutibile scritta "Frociaria di Stato". Chi conosce la storia del Silp Cgil sa quanto per noi siano fondamentali tutti i diritti, anche quelli Lgbti. Sa che da diversi anni aderiamo ai Pride perché crediamo che non debbano esserci discriminazioni di alcun tipo. Proprio perché la nostra storia e i nostri convincimenti sono inattaccabili, dissentiamo senza se e senza ma da una "provocazione" che non solo non serve alla causa, ma che anzi la danneggia perché dà fiato ai peggiori istinti omofobi. Nessuno può permettersi di offendere, denigrare, insultare e dileggiare la divisa della Polizia di Stato e chi la rappresenta ogni giorno, con sacrificio e dedizione, al servizio del cittadino. Per criticare le politiche di un ministro o per portare avanti temi importanti sui diritti, non può essere in alcun modo vilipesa una divisa.

Segretario Generale Silp Cgil

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