"Le penalizzazioni per le forze dell'ordine che, oltre ai provvedimenti già introdotti con le ultime finanziarie - sottolinea Tissone del Silp-Cgil - si ripropongono oggi con l'attuale disegno di legge sulla stabilità costituiscono un ulteriore scenario di tagli e peggioramenti delle condizioni di lavoro per le donne e gli uomini in divisa"
Roma, 18 Novembre 2013
Contro il disegno di legge di stabilità e per la difesa della dignità professionale. Domani mattina gli operatori delle Forze di polizia e dei Vigili del fuoco scenderanno in piazza. A Roma ci sarà un presidio davanti a Palazzo Chigi, mentre nelle altre città italiane ci saranno presidi davanti agli Uffici territoriali del Governo. e della specificità funzionale degli operatori del settore e per la difesa del diritto dei cittadini ad avere una sicurezza e un soccorso pubblico efficiente e qualificato, all'altezza di un Paese civile".
L'iniziativa è stata organizzata "per difendere la dignità professionale - si sottolinea in una nota - la specificità funzionale degli operatori del settore e per tutelare il diritto dei cittadini ad avere una sicurezza e un soccorso pubblico efficiente". Particolarmente spinoso è ritenuto il tema dello sblocco del 'tetto salariale' per consentire il superamento dell'attuale normativa.
I sindacati sollecitano anche la revisione del modello di sicurezza, dei presidi di polizia e del soccorso pubblico sul territorio, che potrebbe comportare una riduzione della spesa ed una razionalizzazione nell'impiego delle risorse pubbliche, oltre che una
maggiore efficienza ed efficacia del servizio e più sicurezza per i cittadini; viene richiesta, inoltre, una legge delega per un riordino ordinamentale delle carriere del personale, coerente con un nuovo modello di sicurezza, che valorizzi la professionalità dell'operatore di polizia e dei vigili del fuoco.
Secondo Silp-Cgil, "le penalizzazioni per le forze dell'ordine che, oltre ai provvedimenti già introdotti con le ultime finanziarie, si ripropongono oggi con l'attuale disegno di legge sulla stabilità costituiscono un ulteriore scenario di tagli e peggioramenti delle condizioni di lavoro per le donne e gli uomini in divisa".
Secondo il segretario generale del Silp-Cgil Daniele Tissone, la mobilitazione nasce anche dall'esigenza di offrire alla collettività sempre maggiori standard di sicurezza. "I continui tagli e le riduzioni di personale, - sostiene Tissone -, non ci aiutano in questo, serve quindi un mutamento di mentalità che riconosca, una volta per tutte, che la sicurezza, insieme alla giustizia, sono settori fondamentali per legalita' nel nostro paese