L'agenzia stampa Adnkronos ha ripreso l'intervista che Dacia Maraini ha rilasciato a Silp Cgil Magazine.
Un colloquio a 360 gradi dove la scrittrice ha affrontato tanti temi di grande interesse. 

ADNKRONOS

SICUREZZA: DACIA MARAINI, 'PIU' INVESTIMENTI, NOSTRO NON E' PAESE POVERO'
La scrittrice in un'intervista a Silp Cgil Magazine uscito oggi online, 'soldi anche per scuola e ricerca'

Roma, 2 nov. (Adnkronos) - "Bisogna investire di più sulle istituzioni come la scuola, la ricerca, la sicurezza. Non credo alla facile scusa che non ci sono soldi. Il nostro non è un paese povero. I soldi ci sono ma spesso sono spesi male. E poi c'è troppa gente che non paga le tasse. Il nostro è un paese ricco privatamente e povero pubblicamente. Bisogna agire su questo dislivello". Lo dice Dacia Maraini in un'intervista a Silp Cgil Magazine, il periodico online e cartaceo del sindacato di polizia rispondendo a una domanda in merito al contratto dei poliziotti scaduto "da oltre un anno" e alle risorse in genere. La scrittrice dice di avere un "ottimo rapporto" con le donne e gli uomini in divisa. "Io parto dal presupposto che siano persone che hanno fatto una scelta di rigore e di generosità - spiega Dacia Maraini - Come in tutti i campi, ci sono le mele marce. Quello che mi fa male è quando vedo che invece di isolarle, le si difendono per una stupida idea di difendere l'arma. Ma così si diventa complici e ne perde tutta l'istituzione". E sull'idea che quella in cui viviamo sia una società insicura la scrittrice aggiunge: "Non direi. Tutte le statistiche dicono che viviamo meglio, che ci sono meno delitti e meno violenza. Ma le paura quasi sempre non hanno niente a che vedere con la realtà. La paura di perdere la propria identità, rinfocolata da una certa politica nazionalista, porta a diffondere terrori ingiustificati. Il movimento dei popoli dovuti alle guerre e ai disastri climatici, anziché essere affrontato con razionalità e giudizio, viene proposto come un evento pericoloso da cui ci si può difendere solo con l'elevazione di muri e chiusure di porti. Ma le cose sono molto più complicate e difficili e andrebbero fronteggiate con intelligenza e senso del futuro, in comune con tutti i paesi interessati. Basta leggere la cronaca, con le gesta idiote e insensate di giovanissimi che evidentemente non riescono a pensare che le loro azioni debbano avere delle conseguenze. Irresponsabilità, questa è la parola chiave di questo momento storico, e i grandi potenti non danno un buon esempio". Ho ''molta fiducia'' nei giovani, dice ancora DACIA Maraini. "Vado spesso nelle scuole e vedo che quando i professori lavorano con passione, comunicano idee, non abusano del potere ma sanno ascoltare, i ragazzi rispondono benissimo - sottolinea - Quando invece sono abbandonati a se stessi, cascano nelle trappole della tecnologia. La scuola non sta passando un buon momento come Istituzione. Se vive e resiste è per la grande rete di insegnanti coraggiosi che pagano di persona per tenere in piedi l'insegnamento".
(Sod/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 02-NOV-19 13:21 NNNN

 

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