La vicenda dei 455 ragazzi e ragazze idonei rischia di non trovare la strada da tutti noi auspicata. Una situazione assurda, con numerose e complesse conseguenze tecnico-giuridiche di non facile soluzione, nata con il precedente governo che ha decretato l'abbassamento dell'età per essere assunti in polizia coinvolgendo un concorso in atto. Il Parlamento ha obiettivamente fatto quello che doveva e poteva fare. Adesso la parola fine a questa vicenda può metterla solo e soltanto l'attuale governo. Per questo ci appelliamo al premier Conte perché centinaia e centinaia di ragazze e ragazzi non possono rinunciare al sogno, conquistato sul campo, di vestire la divisa della Polizia di Stato. Auspichiamo pertanto una soluzione da parte della politica e dell'amministrazione che renda giustizia a chi sta subendo una grave ingiustizia.