di Pietro Colapietro (*)

Il tema dei codici identificativi è tornato ad affacciarsi nell'agenda politica del Parlamento con alcune proposte di legge che vanno nella direzione di stabilire un obbligo per gli appartenenti alle forze di polizia. Su questo sono stato sentito nei giorni scorsi dall'agenzia stampa Adnkronos e voglio ribadire con forza la posizione del Silp Cgil, che non si è mai sottratto al confronto rispetto a questa questione. Oggi però la tecnologia offre soluzioni che superano il problema e credo che il principale investimento da fare, senza bisogno di nuove leggi in materia, sia quello di proseguire nella diffusione generalizzata delle body cam già in uso ai Reparti mobili della Polizia di Stato. La telecamerizzazione offre garanzie a 360 gradi che riguardano sia i comportamenti delle lavoratrici e dei lavoratori in divisa e sia quelli dei manifestanti. Il tema degli identificativi, anche tenendo conto che con questo strumento sussiste il rischio di false denunce a carico degli operatori, è dunque a mio avviso superato e in questo senso stanno ragionando anche altre polizie europee e mondiali. La politica tutta si occupi piuttosto di temi dirimenti e irrinunciabili per chi veste una divisa: risorse, contratto, organici, pensioni, diritti e benessere del personale.

(*) Segretario Generale Silp Cgil

VI Congresso Nazionale Silp CGIL
Speciale 20 anni SILP CGIL
Convenzioni SILP
SILP Telegram
Questo sito utilizza cookie per le proprie funzionalità. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie clicca questo link. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie.