Pietro Colapietro (Silp Cgil): "Vogliamo vedere le cifre e i numeri, ad oggi non siamo fiduciosi. Servono fatti per le donne e gli uomini in divisa, basta proclami"

 

MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2023 16.06.31

SICUREZZA: COLAPIETRO (SILP CGIL), 'PESSIMISTI E INSODDISFATTI MA ATTENDIAMO DICHIARAZIONI MELONI'

Roma, 15 nov. (Adnkronos) - ''Domani vedremo e tireremo le somme ma con i dati di oggi che non sono tanto indiscrezioni quanto ormai notizie certe, andiamo verso una manovra che a livello di stanziamenti sul contratto non fa recuperare, se non una parte minima, di quanto abbiamo perso dal danno prodotto dal tasso inflativo elevatissimo. Tantomeno possiamo accettare impegni a venire. Dallo straordinario agli aspetti previdenziali e a quelli normativi a quelli del benessere organizzativo allo stato dell'arte con questa finanziaria non c'è da stare soddisfatti''. Lo dice all'Adnkronos Pietro Colapietro, segretario del Silp Cgil, alla vigilia dell'incontro dei sindacati di polizia con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, previsto per domani mattina. ''Aspettiamo le dichiarazioni della premier domani ma per quello che trapela solo per quanto riguarda la sfera contrattuale le cifre sono tali che noi non recuperiamo se non in minima parte il tasso inflativo elevatissimo: si parla di un aumento del 5,80% mentre l'inflazione come sanno tutti è a due cifre - sottolinea - Un intervento da quel punto di vista è asfittico''. ''Ci sono tante troppe ragioni che ci lasciano a oggi non ideologicamente pessimisti o per ruolo ma conti alla mano insoddisfatti di questa manovra, che ancora una volta fa proclami sulla sicurezza ma poi dà veramente poco a livello di attenzione'', aggiunge. ''Poi abbiamo un problema legato al mancato avvio della previdenza complementare, forme di integrazione che renderebbero le pensioni del domani dignitose - dice COLAPIETRO - Noi rischiamo di essere gli eroi di oggi e i nuovi poveri di domani''. E ancora secondo il segretario del Silp Cgil, ''non c'è traccia di assunzioni straordinarie e quindi quello che hanno detto sul piano dei rinforzi in effetti non risponde al vero. Si ha difficoltà nella logistica e mancano le scuole, insomma non c'è un vero piano assunzionale straordinario che vada oltre il turn over. Adesso siamo sotto il turn over''. ''C'è stato un impegno della premier che ha definito intollerabile che lo straordinario si paghi meno dell'ordinario ma finanziarlo con soldi contrattuali vuol dire lasciare poco e quindi molto di meno sul fisso - spiega infine - Lo straordinario non va a tutti e non può essere considerato parte integrante dello stipendio, proprio perché è un accessorio''.
(Sod/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 15-NOV-23 16:06 NNNN

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