DIRE
SICUREZZA. CGIL: INCONTRO CON MELONI DELUDENTE, SOLO PROCLAMI E SPOT DA GOVERNO
(DIRE) Roma, 16 nov. - "Un incontro deludente che non risponde alle reali esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori della Polizia di Stato, della Polizia Penitenziaria e dei Vigili del Fuoco, che implementa l'ora di lavoro straordinario riducendo le risorse del contratto come in un gioco delle 3 carte, che non prevede assunzioni straordinarie e non risponde in alcun modo ai problemi della crescita professionale e previdenziali del personale". Lo affermano subito dopo l'incontro svoltosi con la premier Giorgia Meloni a Palazzo Chigi, Cgil, Fp Cgil e Silp Cgil. "Ad ottobre quando è arrivata la convocazione abbiamo detto che aspettavamo di vedere le carte- affermano i sindacati- e adesso che le abbiamo viste il bluff è venuto fuori. La propaganda sul miliardo di euro per la sicurezza e il soccorso si scontra con la concretezza di risorse che sono solo in parte stanziate, perché bisognerà attendere l'annunciato disegno di legge collegato alla manovra, e che comunque sarebbero inferiori a quelle complessivamente disponibili nel triennio precedente con inflazione molto più bassa. In più, si pensa di finanziare l'aumento dell'ora di lavoro straordinario con gli appostamenti contrattuali e ciò comporterà una evidente riduzione degli incrementi stipendiali previsti. Dopo due anni senza contratto, si parla di un aumento lordo a regime del 5,80% che non permette un recupero reale del tasso inflattivo che tra 2022 e 2023 si è attestato su numeri a 2 cifre". "C'è poi il nodo degli organici- proseguono Cgil, Fp Cgil e Silp Cgil- perché nel prossimo biennio sono previsti migliaia di pensionamenti e le assunzioni ordinarie non coprono questi numeri. La premier Meloni e il Governo non hanno previsto le assunzioni straordinarie anche attraverso l'anticipo del turn over di un biennio che da tempo chiediamo e dunque avremo una contrazione del personale e dei servizi di sicurezza e del soccorso offerti ai cittadini. Dietro questo evidente tentativo di depauperare polizia, carabinieri, finanza e penitenziaria, temiamo possa nascondersi il tentativo di una militarizzazione strisciante della sicurezza come dimostra il crescente impiego dell'esercito in servizi e contesti urbani. Mentre per i Vigili del Fuoco l'armonizzazione retributiva ai corpi di polizia é addirittura sparita dall'agenda". "Infine ma non meno importante- concludono- non sono stati previsti investimenti nella formazione, nella previdenza pubblica e complementare per assicurare il giusto tenore di vita al termine dell'attività lavorativa, nel potenziamento di mezzi e strutture al di là delle risorse ordinarie. Men che meno si è parlato di diritti e nuovi diritti. Si è parlato invece di una assicurazione sanitaria - che non dà risposte reali al problema delle morti precoci e dei suicidi, degli infortuni sul lavoro e alla necessità di certificare le malattie professionali - e del rifinanziamento della tutela legale, che scade annualmente. Cose ordinarie. Una riunione che come temevano si è trasformata solo in un gigantesco spot del governo che sulla sicurezza e sul soccorso continua a fare proclami. Pertanto Cgil, Fp Cgil e Silp Cgil continueranno con le mobilitazioni".
(Com/Red/Dire) 15:42 16-11-23 NNNN
AGI
Sicurezza: Cgil, incontro "deludente", da governo solo spot
(AGI) - Roma, 16 nov. - "Un incontro deludente che non risponde alle reali esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori della Polizia di Stato, della Polizia penitenziaria e dei vigili del fuoco, che implementa l'ora di lavoro straordinario riducendo le risorse del contratto come in un gioco delle tre carte, che non prevede assunzioni straordinarie e non risponde in alcun modo ai problemi della crescita professionale e previdenziale del personale". E' quanto affermano in una nota congiunta, subito dopo l'incontro svoltosi con la premier Giorgia Meloni a Palazzo Chigi, Cgil, Fp Cgil e Silp Cgil. "Ad ottobre quando e' arrivata la convocazione abbiamo detto che aspettavamo di vedere le carte - affermano i sindacati - e adesso che le abbiamo viste il bluff e' venuto fuori. La propaganda sul miliardo di euro per la sicurezza e il soccorso si scontra con la concretezza di risorse che sono solo in parte stanziate, perche' bisognera' attendere l'annunciato disegno di legge collegato alla manovra, e che comunque sarebbero inferiori a quelle complessivamente disponibili nel triennio precedente con inflazione molto piu' bassa. In piu', si pensa di finanziare l'aumento dell'ora di lavoro straordinario con gli appostamenti contrattuali e cio' comportera' una evidente riduzione degli incrementi stipendiali previsti. Dopo due anni senza contratto, si parla di un aumento lordo a regime del 5,80 per cento che non permette un recupero reale del tasso inflattivo che tra 2022 e 2023 si e' attestato su numeri a due cifre". "C'e' poi il nodo degli organici - proseguono Cgil, Fp Cgil e Silp Cgil - perche' nel prossimo biennio sono previsti migliaia di pensionamenti e le assunzioni ordinarie non coprono questi numeri. La premier Meloni e il governo non hanno previsto le assunzioni straordinarie anche attraverso l'anticipo del turn over di un biennio che da tempo chiediamo e dunque avremo una contrazione del personale e dei servizi di sicurezza e del soccorso offerti ai cittadini. Dietro questo evidente tentativo di depauperare polizia, carabinieri, finanza e penitenziaria, temiamo possa nascondersi il tentativo di una militarizzazione strisciante della sicurezza come dimostra il crescente impiego dell'esercito in servizi e contesti urbani. Mentre per i vigili del fuoco l'armonizzazione retributiva ai corpi di polizia e' addirittura sparita dall'agenda". "Infine ma non meno importante - concludono - non sono stati previsti investimenti nella formazione, nella previdenza pubblica e complementare per assicurare il giusto tenore di vita al termine dell'attivita' lavorativa, nel potenziamento di mezzi e strutture al di la' delle risorse ordinarie. Men che meno si e' parlato di diritti e nuovi diritti. Si e' parlato invece di una assicurazione sanitaria - che non da' risposte reali al problema delle morti precoci e dei suicidi, degli infortuni sul lavoro e alla necessita' di certificare le malattie professionali - e del rifinanziamento della tutela legale, che scade annualmente. Cose ordinarie. Una riunione che come temevano si e' trasformata solo in un gigantesco spot del governo che sulla sicurezza e sul soccorso continua a fare proclami. Pertanto Cgil, Fp Cgil e Silp Cgil continueranno con le mobilitazioni".
(AGI)Red/Bas 161542 NOV 23 NNNN