SICUREZZA. SILP CGIL: OK POLIZIA FRONTIERA MA POTENZIARE L' ORDINARIO


(DIRE) Roma, 8 gen. - "Che sia necessaria una polizia di
frontiera europea come il mantenimento di Schengen, e' indubbio
ma, per fare questo, poiche' sono anni che se ne parla e che non
si puo' pensare al raggiungimento di un simile traguardo in tempi
brevi, occorrerebbe, da subito, attivarsi attraverso la creazione
di team' s specializzati di rapido impiego da utilizzare presso le
frontiere sensibili avendo a disposizione poteri di polizia
effettivi rispetto alle operazioni all' estero". Cosi' il
segretario del Silp Cgil, Daniele Tissone.
"Le disomogenee legislazioni dei diversi Stati -prosegue
Tissone- costituiscono, oggi, il vero nodo della questione che
interessa, persino, gli scambi di informazioni cosi' importanti
in un momento storico come quello attuale. I flussi Schengen,
proprio perche' soggetti a libera circolazione sul territorio
europeo andrebbero, pertanto, sempre piu' efficacemente
monitorati".
Per Tissone, appare quindi "del tutto in controtendenza con le
odierne esigenze di sicurezza, l' ipotesi di depotenziare proprio
gli uffici di frontiera che sono prossimali ai paesi confinanti
con l' Italia, - ipotesi che era emersa di recente nel nostro
Paese, e che avrebbe - in caso di attuazione - irrimediabilmente
ridimensionando quegli strumenti di controllo gia' esistenti che
non violano gli accordi comunitari". (SEGUE)
(Com/Mar/ Dire)
11: 51 08-01-16
Sicurezza. Silp Cgil: ok polizia frontiera ma potenziare l' ordinario - 2 -


(DIRE) Roma, 8 gen. - "L' accordo di Schengen - prosegue Tissone -
consente gia' di effettuare controlli laddove, in base
all' analisi del rischio connesso con l' immigrazione clandestina e
la sicurezza interna, rendesse gli stessi necessari".
Alla luce di quanto accaduto attraverso gli attentati,
prosegue l' esponente della Silp Cgil, "di questi mesi si rende
pertanto sempre piu' necessario il potenziamento di un simile
apparato attraverso una implementazione di organici nonche' di
nuovi e sempre piu' tecnologici strumenti di controllo. Al
riguardo la creazione di interfacce automatiche tra liste
passeggeri e banche dati interforze, rappresenta oggi uno degli
strumenti piu' efficaci quanto indispensabili per un lavoro di
intelligence che contribuisca a rafforzare il livello di
sicurezza dei cittadini in particolare ove sono dislocati gli
uffici di frontiera interessati da un elevato flusso di persone
che si muovono all' interno dello spazio Schengen. Non va
scordato - conclude Tissone - che durante una recente riunione
dei ministri dell' Interno europei, il rappresentante francese
comunico' che l' intelligence del suo paese ebbe a stimare in
circa 1200 cittadini francesi coloro i quali che si erano
radicalizzati all' Islam, cittadini comunitari, tutti godenti di
libera circolazione, anche per tale motivo si deve investire di
piu' ad iniziare dall' ordinario".
(Com/Mar/ Dire)
11: 51 08-01-16

 

 Sicurezza: Silp, sì a polizia frontiera europea, ma investire nell'ordinario (Rassegna.it)

 

 

 

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