Migranti: Silp - Cgil, entrare in Italia non può essere reato

 
Governo si assuma proprie responsabilità
(ANSA) - ROMA, 16 GEN - "Il reato di immigrazione clandestina
oltre a produrre costi ingenti per le casse dello Stato con un
aggravio di carichi di lavoro tra le forze dell' ordine e la
magistratura e con le ineseguibili sanzioni pecuniarie previste
e l' allungamento dei tempi di esecuzione delle espulsioni,
continua a risultare inutile quanto dannoso". E' l' opinione del
segretario del Silp Cgil Daniele Tissone.
"Alla luce delle polemiche di questi giorni - prosegue - il
governo non deve farsi condizionare in particolare da chi
continua ad alimentare ansie o paure tendendo a fare di tutto un
fascio creando collegamenti illogici con il terrorismo. Semmai
il governo deve esercitare una funzione di adeguamento e
innovazione legislativa, sul piano sociale e civile, operazione
opportuna quanto necessaria a incominciare dall' applicazione
corretta della Direttiva sui rimpatri del 2008 riformando le
leggi in materia di immigrazione, investendo sulle politiche per
l' integrazione sociale".
Il fatto di entrare nel nostro Paese, per il sindacalista
"non può né deve costituire reato. Serve, però, una
responsabilità consapevole del governo rispetto alle scelte che
si devono fare a prescindere dal comune sentire dell' opinione
pubblica". "Anche qui, conclude Tissone - l' approccio competente
sul tema dei rifugiati - soggetti deboli a cui dare assistenza -
costituisce il terreno di svolta rispetto a un fenomeno epocale
che non ha precedenti e che non può diventare materia di scontro
politico per meri interessi elettorali. Confidiamo, pertanto,
che si giunga a un' analisi approfondita del fenomeno con
l' assunzione delle dovute responsabilità da parte della politica
e delle istituzioni". (ANSA).

COM-CLL
16-GEN-16 14: 09 NNN
MIGRANTI. SILP CGIL: REATO CLANDESTINITA' INUTILE E DANNOSO
(DIRE) Roma, 16 gen. - "Per il segretario del Silp Cgil Daniele
Tissone il reato di immigrazione clandestina "oltre a produrre
costi ingenti per le casse dello Stato con un aggravio di carichi
di lavoro tra le forze dell' ordine e la magistratura e con le
ineseguibili sanzioni pecuniarie previste e l' allungamento dei
tempi di esecuzione delle espulsioni, continua a risultare
inutile quanto dannoso".
Alla luce delle polemiche di questi giorni, prosegue Tissone,
"il governo non deve farsi condizionare in particolare da chi
continua ad alimentare ansie o paure tendendo a fare di tutto un
fascio creando collegamenti illogici con il terrorismo".
Semmai, per Tissone, il governo "deve esercitare una funzione
di adeguamento e innovazione legislativa, sul piano sociale e
civile, operazione opportuna quanto necessario ad incominciare
dall' applicazione corretta della Direttiva sui rimpatri del 2008
riformando le leggi in materia di immigrazione investendo sulle
politiche per l' integrazione sociale".
Il fatto di entrare nel nostro Paese, per il segretario del
Silp Cgil Daniele Tissone, "non puo' ne' deve costituire reato
serve, pero', una responsabilita' consapevole del governo
rispetto alle scelte che si devono fare a prescindere dal comune
sentire dell' opinione pubblica".
Anche qui, conclude Tissone, "l' approccio competente sul tema
dei rifugiati - soggetti deboli a cui dare assistenza -
costituisce il terreno di svolta rispetto ad un fenomeno epocale
che non ha precedenti e che non puo' diventare materia di scontro
politico per meri interessi elettorali, confidiamo, pertanto, che
si giunga ad un' analisi approfondita del fenomeno con
l' assunzione delle dovute responsabilita' da parte della politica
e delle istituzioni".
(Com/ Lum/ Dire)
18: 18 16-01-16
 
 
 
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