BOLOGNA: SCRITTE CONTRO QUESTORE COCCIA, LA SOLIDARIETA' DEL SILP - CGIL
Tissone, writers non perdono occasione per denigrare la Polizia
Bologna, 27 feb. (AdnKronos) - - Scritte con minacce (' Coccia appeso')
nei confronti del questore di Bologna, Ignazio Coccia, sono comparse
in città nella zona universitaria. Per il segretario del sindacato di
polizia Silp Cgil, Daniele Tissone, "quella dei ' writers' e',
purtroppo, una prassi quotidiana consolidata che non perde occasione
alcuna nel denigrare la Polizia, uffici investigativi e singoli
operatori, spesso impegnati in difficili indagini su tutto il
territorio italiano".
Si tratta, prosegue Tissone, "di modalità con le quali si tenta,
subdolamente, di denigrare, infangandola, l' attività di chi opera in
prima linea sui molteplici versanti criminali della nostra società
esponendo così, vigliaccamente, singole persone che hanno la sola
colpa di servire il Paese spesso senza distinzione di qualifica,
ufficio o incarico".
"Tali forme di offese calunniose, molte volte passate in sordina sul
territorio, costituiscono, nel contempo, la riprova della costante
quanto silente attività svolta dalle forze dell' ordine quotidianamente
impegnate sui molteplici versanti di contrasto ad ogni forma di
criminalità in particolare a quelle antagoniste che, con ogni mezzo e
pervicacia, recano, con smisurata violenza, vergognosi attacchi
personali a chi serve il Paese e che svolge tali attività nel solo
nome e per conto dell' intera collettività che -conclude Tissone- sono
certo, riconosce loro impegno e dedizione".
Red/AdnKronos)
ISSN 2465 - 1222
27-FEB-16 16: 21
DECORO. SILP CGIL: WRITERS DENIGRANO LA POLIZIA
(DIRE) Roma, 27 feb. - Per il segretario del Silp Cgil Daniele
Tissone, quella dei writers e', "purtroppo, una prassi quotidiana
consolidata che non perde occasione alcuna nel denigrare la
Polizia, uffici investigativi e singoli operatori, spesso
impegnati in difficili indagini su tutto il territorio Italiano".
Si tratta, prosegue Tissone, "di modalita' con le quali si
tenta, subdolamente, di denigrare, infangandolo, l' attivita' di
chi opera in prima linea sui molteplici versanti criminali della
nostra societa' esponendo cosi', vigliaccamente, singole persone
che hanno la sola colpa di servire il Paese spesso senza
distinzione di qualifica, ufficio o incarico".
"Tali forme di offese calunniose, molte volte passate in
sordina sul territorio, costituiscono, nel contempo, la riprova
della costante quanto silente attivita' svolta dalle forze
dell' ordine quotidianamente impegnate sui molteplici versanti di
contrasto ad ogni forma di criminalita' in particolare a quelle
antagoniste che, con ogni mezzo e pervicacia, recano, con
smisurata violenza, vergognosi attacchi personali a chi serve il
Paese e che svolge tali attivita' nel solo nome e per conto
dell' intera collettivita' che- conclude Tissone- sono certo,
riconosce loro impegno e dedizione".
(Com/Lum/ Dire)
16: 20 27-02-16
