Terrorismo, Silp Cgil: risposta dello Stato non adeguata (Agenparl)
TERRORISMO: SILP CGIL, RISPOSTA STATO NON 'ALTA' COME FU IN ANNI DI PIOMBO =
Roma, 2 lug. (AdnKronos) - "L'analisi dell'emergenza terroristica
attuale non può non proporci un raffronto con gli anni di piombo e
oggi purtroppo, rispetto a quella terribile stagione, la risposta
dello Stato appare debole e di scarso respiro". Lo afferma Daniele
Tissone, segretario generale del sindacato di polizia Silp Cgil.
"Grazie alla battaglia del sindacato confederale e a una visione
politica 'alta' che caratterizzava la classe dirigente dell'epoca -
dice Tissone -, almeno per quel che concerneva gli indirizzi
istituzionali, si addivenne ad una riforma democratica del sistema
della sicurezza e alla sua sindacalizzazione, ad un miglior
coordinamento delle forze di polizia e ad una maggiore efficienza
rispetto al mondo militare. Il tutto preceduto, come è noto, dal
potenziamento delle infrastrutture, dall'adeguamento dell'armamento e
della strumentazione tecnica nonché dal miglioramento della selezione
e dell'addestramento del personale in divisa".
"Oggi le cose sono purtroppo molto diverse, siamo di fronte ad un
fenomeno nuovo e transnazionale che, anche alla luce dei recenti
attentati quali quello di Dacca, non possono più essere affrontato con
le consolidate tecniche di intelligence occidentali" - prosegue nel
suo ragionamento il leader dei poliziotti Cgil. (segue)
(Sib/AdnKronos)
ISSN 2465 - 1222
02-LUG-16 15:05
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TERRORISMO: SILP CGIL, RISPOSTA STATO NON 'ALTA' COME FU IN ANNI DI PIOMBO (2) =
(AdnKronos) - "Lo registriamo, per esempio, con il dl Madia - spiega
Tissone- un tentativo di riforma che non individua delle mete 'alte'
per il sistema di sicurezza pubblica, che impedisce che le persone
crescano e si sviluppino in coerenza con il loro progetto di
professionalità, di valori, di aspettative e della dignità della
funzione corroborate da necessari investimenti sul versante di mezzi e
tecnologie ma che, come nel caso dell'assorbimento del Corpo forestale
e della sua militarizzazione, fa arretrare di anni quel processo di
modernizzazione civile voluto dalla Legge 121/81".
"Anche per questo - conclude - il 5 luglio saremo in piazza a
Montecitorio per una giornata di protesta che vedrà la Cgil
protagonista, assieme alle altre organizzazioni, dove diremo no alla
militarizzazione e all'accorpamento coi carabinieri dei forestali.
Dove diremo sì ad una vera riforma dell'intero modello sicurezza utile
alla collettività che valorizzi tutte le lavoratrici e i lavoratori in
divisa. Nessuno escluso".
(Sib/AdnKronos)
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Bangladesh: Silp, risposta Stato non alta come anni piombo