G8 GENOVA. SILP CGIL: DOPO 15 ANNI POLIZIA E' CAMBIATA
SUL REATO DI TORTURA IL PARLAMENTO TROVI POSIZIONE DI EQUILIBRIO
(DIRE) Roma, 9 lug. - "Questi 15 anni trascorsi dai drammatici
eventi del G8 di Genova non sono passati invano. Voglio dirlo,
come poliziotto democratico e come segretario del Silp Cgil,
soprattutto a quei genitori che hanno visto i propri figli
coinvolti, loro malgrado, nei fatti della Diaz e di Bolzaneto. La
nostra posizione non ha mai ammesso incertezze o cedimenti: chi
ha sbagliato deve pagare e in parte i responsabili sono stati
individuati e puniti".
E' quanto scrive Daniele Tissone, segretario generale del
sindacato di polizia Silp Cgil, in un intervento su Huffington
Post.
"Il principio di legalita' vale, soprattutto- dice Tissone-
per chi indossa una divisa, perche' da quella divisa il cittadino
si aspetta sempre comportamenti improntati nel segno della
legalita'. Detto questo e chiarito pure che le responsabilita'
penali sono sempre personali, non e' possibile dimenticare come
nel 2001 Genova, scelta comunque del tutto inadatta come sede del
G8, divenne una sorta di prova di forza per la politica che
all'epoca aveva responsabilita' di governo. Con un premier come
Berlusconi che guidava il paese e un leader come Fini presente in
Questura durante il G8, si puo' ben capire perche' molte cose
siano andate come non dovevano andare".
Tissone scrive che "la Polizia di Stato, proprio partendo da
Genova, ha saputo cambiare in questi 15 anni. Le tecniche di
ordine pubblico si sono raffinate e specializzate, i funzionari
vengono formati in modo migliore anche dal punto di vista
psicologico, abbiamo avuto capi - da Manganelli in avanti - che
hanno saputo far tesoro di quella lezione".(SEGUE)
(Com/Pol/ Dire)
14:50 09-07-16
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G8 GENOVA. SILP CGIL: DOPO 15 ANNI POLIZIA E' CAMBIATA -2-
(DIRE) Roma, 9 lug. - Un passaggio e' dedicato infine al reato di
tortura: "Il Silp Cgil- prosegue Tissone- ha sempre sostenuto la
necessita' di una norma equilibrata che, da un lato, deve
sanzionare e punire l'abuso in divisa; dall'altro, pero', non
puo' mettere le lavoratrici e i lavoratori onesti e perbene delle
forze dell'ordine nella condizione di trovarsi esposti. Se e'
giusto applicare le indicazioni internazionali, si deve fare
attenzione alla declinazione completa delle norme: bisogna
evitare, nel corso della formazione del procedimento legislativo,
l'introduzione di norme penalmente rilevanti per comportamenti
minimamente offensivi che possono mettere gli operatori nella
difficile condizione di dover temere ritorsioni o false denunce
da parte di persone che non hanno nulla da perdere. E' un
compromesso difficile- conclude- ma va trovato. Il testo
licenziato nei giorni scorsi dal Senato deve, a nostro avviso,
ricercare un giusto punto di equilibrio. Ci affidiamo alla
sensibilita' del Parlamento affinche' le nebbie siano dissipate".
(Com/Pol/ Dire)
14:50 09-07-16
NNNN

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