DDL TORTURA. SILP-CGIL: GABRIELLI EQUILIBRATO E CONDIVISIBILE
(DIRE) Roma, 22 lug. - "Le dichiarazioni del prefetto Gabrielli
sono di buon senso e condivisibili. Dobbiamo infatti essere
pronti a ragionare sull'introduzione del reato di tortura anche
nel nostro Paese ma attraverso una norma chiara che non penalizzi
le lavoratrici e i lavoratori delle forze dell'ordine che
rappresentano una delle parti sane di questo paese". Lo afferma
Daniele Tissone, segretario generale del sindacato di polizia
Silp Cgil.
"Fino ad oggi- dice Tissone- si e' creato un assurdo clima di
contrapposizione che non ha permesso, finora, un serio dibattito
sull'argomento che poco o nulla ha a che vedere con il precetto
in esame. Al riguardo riteniamo che attraverso un clima piu'
sereno si possa consentire il varo di una norma - gia' prevista
in altri altri Paesi che non sia pro o contro qualcuno ma
nell'interesse comune della collettivita' senza
strumentalizzazioni di sorta. La strada da seguire- conclude il
sindacalista- l'abbiamo indicata noi da tempo e ora la ribadisce
anche Gabrielli. I poliziotti onesti e perbene, cioe' la
stragrande maggioranza del personale in divisa, non hanno nulla
da temere dal reato di tortura, presente gia' in tutti gli
ordinamenti giuridici dei paesi piu' avanzati. Questa nuova
fattispecie pero', torniamo a ribadirlo, stante la sua piu' ampia
applicazione, non deve penalizzare, ingiustamente, chi serve il
Paese ne' deve, al contrario, indebolire le garanzie dei singoli
cittadini. E' questa la vera partita che si gioca in Parlamento
e sulla quale facciamo appello a tutte le forze politiche".
(Com/Tar/ Dire)
16:26 22-07-16
 

TORTURA: SILP CGIL, DICHIARAZIONI GABRIELLI EQUILIBRATE E CONDIVISIBILI =
'Serve norma chiara che non penalizzi, poliziotti onesti e
perbene non hanno nulla da temere dal reato'
Roma, 22 lug. (AdnKronos) - "Le dichiarazioni del prefetto Gabrielli
sono di buon senso e condivisibili. Dobbiamo infatti essere pronti a
ragionare sull'introduzione del reato di tortura anche nel nostro
Paese ma attraverso una norma chiara che non penalizzi le lavoratrici
e i lavoratori delle forze dell'ordine che rappresentano una delle
parti sane di questo paese". Lo afferma Daniele Tissone, segretario
generale del sindacato di polizia Silp Cgil.
"Fino ad oggi -dice Tissone- si è creato un assurdo clima di
contrapposizione che non ha permesso, finora, un serio dibattito
sull'argomento che poco o nulla ha a che vedere con il precetto in
esame. Al riguardo riteniamo che attraverso un "clima più sereno" si
possa consentire il varo di una norma - già prevista in altri altri
Paesi che non sia "pro o contro qualcuno" ma nell'interesse comune
della collettività senza strumentalizzazioni di sorta.
"La strada da seguire -conclude il sindacalista- l'abbiamo indicata
noi da tempo e ora la ribadisce anche Gabrielli. I poliziotti onesti e
perbene, cioè la stragrande maggioranza del personale in divisa, non
hanno nulla da temere dal reato di tortura, presente già in tutti gli
ordinamenti giuridici dei paesi più avanzati. Questa nuova fattispecie
però, torniamo a ribadirlo, stante la sua più ampia applicazione, non
deve penalizzare, ingiustamente, chi serve il Paese né deve, al
contrario, indebolire le garanzie dei singoli cittadini. E' questa la
vera partita che si gioca in Parlamento e sulla quale facciamo appello
a tutte le forze politiche".
(Sin/AdnKronos)
ISSN 2465 - 1222
22-LUG-16 16:43

 

 
 

 Reato di tortura, Tissone (Silp Cgil): bene parole Gabrielli

 

 
 
 
 
 
 
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