Riorganizzazione del Dipartimento della Pubblica Sicurezza e linee guida sulla sorveglianza sanitaria, esiti incontro con il Capo della Polizia.

 

 

Nella giornata di ieri il Capo della Polizia Prefetto Franco Gabrielli ha riunito le OO.SS. portando a conoscenza le stesse in merito al progetto di riorganizzazione del Dipartimento della Pubblica Sicurezza nonché sulle linee guida afferenti la sorveglianza sanitaria.

Preliminarmente, il Capo della Polizia ha voluto anticiparci che, un tale progetto organizzativo, avrà un iter che non durerà meno di 15-18 mesi in relazione alla necessità di emanare gli appositi decreti e che la riunione di ieri sarà la prima di una lunga serie che delineerà il successivo iter che sarà, comunque, a “step” e che prevederà, nel tempo, l'accorpamento delle Direzioni Centrali degli Istituti di Istruzione e Affari Generali in un'unica Divisione denominata: Affari Generali e Politiche del Personale.

La riorganizzazione riguarderà, in primis: DAC, UCIGOS e UCI. Le novità in tale settore saranno: l'istituzione di un ufficio Affari Interni (presso l'Ufficio Centrale Ispettivo) nonché due distinti e nuovi Servizi in seno alle restanti Direzioni che riguarderanno la Divisione Anticrimine nonché la Divisione Amministrativa.

Il Tecnico Logistico, su decisione del Capo, verrà “posizionato”, sotto la supervisione della Segreteria del Dipartimento della P.S., perché, a dire del Capo, “all'elemento umano” deve essere data maggiore importanza; le nuove attività di supporto saranno, pertanto: Settore Tecnico Logistico e Settore Sanitario.

Ci si è soffermati anche sul “centro di spesa” che dovrà essere unificato scorporando, inoltre, le attività di acquisizione dei materiali da quelle di verifica e di collaudo.

Sulla Sorveglianza Sanitaria il Capo ha insistito sulla necessità di dare un aiuto concreto al personale proiettando, nella circostanza, alcune slide che ci verranno distribuite a breve, il materiale riguarderà i temi della futura prevenzione.

Lo stesso Capo ha ricordato, in premessa, il mancato avvio della contrattazione decentrata presso il Dipartimento definendolo come un “limite” che ha riguardato, in questi anni, l'Amministrazione.

La replica del Silp Cgil al Capo è stata pertanto la seguente: La nostra O.S. crede fermamente in un disegno che vada ad individuare un “progetto” per ogni singolo dipendente della Polizia di Stato ma, per fare questo, servono obiettivi, innovazione e un modello capace di produrre risultati.

In questo senso il Silp Cgil vigilerà sul percorso di tale disegno che ha dell'innovativo compresi elementi di criticità fino a ieri considerati dei veri e propri tabù.

Al Capo della Polizia abbiamo ricordato che dall'anno 2000 non ci è permesso di esercitare un sacrosanto diritto sindacale che prevede la contrattazione in seno al Dipartimento della P.S. in proposito abbiamo chiesto di avviare, da subito, i tavoli di contrattazione anche in considerazione dell'iter, non breve, della riforma che concerne la riorganizzazione del Dipartimento.

Su tale punto il Capo si riserverà di farci sapere quali saranno le sue determinazioni.

In relazione al progetto di riorganizzazione del Dipartimento della Pubblica Sicurezza e sulle linee guida sulla sorveglianza sanitaria ci siamo resi disponibili al confronto che deve portare al miglioramento delle critiche condizioni di vita e di lavoro del nostro personale.

Per il Silp Cgil l'elemento umano va posto al “centro” per questo siamo favorevoli ad una attività di supporto che riguardi il settore tecnico-logistico per l'ottenimento di ambienti salubri, con la dotazione di mezzi efficienti, tecnologia, equipaggiamento e vestiario confacenti alle molteplici esigenze di tutto il personale.

In merito agli aspetti sanitari per il Silp Cgil essi non sono più una scelta, bensì una priorità socio-sanitaria ineludibile a fronte dello straordinario innalzamento dell'età media degli operatori della Polizia di Stato nonché delle mutate condizioni di servizio (vedi migrazioni di massa, terrorismo internazionale, come l'aumento esponenziale delle tensioni sociali legate principalmente ad una crisi economica senza fine.

 

 

Come Silp Cgil crediamo quindi che i tempi siano maturi per concretizzare quanto sviluppato nelle recenti ed innovative "Linee Guida per la Sorveglianza Sanitaria degli Operatori dei Corpi di Polizia" prodotte dalla Società italiana di Medicina del Lavoro la cui stesura ha visto, anche, il fondamentale contributo di alcuni nostri medici.

E' pertanto necessario intervenire operativamente per prevenire i principali rischi professionali a cui è esposto il nostro personale:

il rischio cardiovascolare (ipertensione, infarto, morte improvvisa ecc.); metabolico (obesità, ipercolesterolemia, diabete ecc.); lo stress lavoro-correlato che favorisce nel tempo non solo l'insorgenza di disturbi psichici (ansia, depressione, disturbi del comportamento ecc.) ma anche aggrava le stesse patologie cardiovascolari e metaboliche sopra menzionate e contribuisce ad aumentare la vulnerabilità del poliziotto a tutte le altre patologie (esempio: ulcera gastrica, coliti, malattie tiroidee fino alle patologie tumorali).

Su tale tema, come sul funzionamento delle CMO dispiegheremo pertanto tutte le nostre forze consapevoli dell'importanza che riveste oggi, tra il personale, un simile argomento.

Seguiranno, pertanto, ulteriori comunicazioni al riguardo.

 

Roma, 23 Novembre 2016 Il Segretario Generale Daniele Tissone

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