Bonus, Riordino e Contratto: Governo, se ci sei, "batti un Colpo"! Editoriale del segretario generale del Silp Cgil

Iniziamo facendo un po' di chiarezza sulle questioni aperte in materia di contratto, riordino e bonus da 80€.

Come noto, le risorse del Fondo per la P.A. ex art. 1 comma 365 della legge di Bilancio 2017 (legge 11 dicembre 2016, n. 232) debbono essere "suddivise" per mezzo di uno specifico decreto varato dal consiglio dei ministri.

Dpcm che, ad oggi, non è stato ancora portato ad una riunione del CdM e che, si ritiene, non vi giungerà a brevissimo (forse a febbraio), ciò a causa dei lavori del tavolo tecnico interministeriale nonché in relazione ai tempi della delega di riordino dei ruoli.

Superfluo dire che, come Silp Cgil, ci attendiamo che il governo, con la massima speditezza, faccia chiarezza sulle risorse - peraltro già abbondantemente annunciate -, mantenendo fede ai proclami.

Ci riferiamo, nello specifico, ai 480 milioni del bonus a decorrere dal 2017, dei 250 milioni nel 2017 come dei 390 milioni a partire dal 2018 (riordino e finanziamento quota parte) necessari per l'ottenimento degli 85€ medio-lordi.

Riuscirà questo esecutivo a mantenere le promesse del governo precedente? Le risorse sono e saranno quelle annunciate dal precedente ministro Alfano che parlò, all'epoca dei fatti, di "poker d'assi"?

A pensar male si fa subito presto perché le voci che circolano in merito alle risorse necessitano di una positiva conferma sempre che, questo esecutivo, decida di investire sulla sicurezza dei propri cittadini e sui suoi operatori.

Come Silp Cgil siamo per una rapida "stabilizzazione" - al netto -, di un emolumento (80€) che va reso al più presto pensionabile.

Inoltre, anche sul versante del  riordino, la cui bozza è stata da noi criticata perché non migliorativa rispetto alle precedenti, non abbiamo saputo più nulla e ci farebbe piacere sapere se, alcune nostre recenti proposte, siano state o meno recepite.

Di certo non auspichiamo un rinvio ma, semmai, un confronto serrato con la nostra amministrazione alla luce dell'imminente scadere della delega.

Anche sul bonus, la "non proroga" della modalità attuale per il 2017, potrebbe anche considerarsi quale un fatto "fisiologico" ma perché non abbiamo più avuto comunicazioni in tal senso apprendendo, solamente ieri l'altro è attraverso NoiPa, la notizia della sua sospensione?

Certamente le somme spettanti saranno recuperate in arretrato ma perché non rendere partecipi le OO.SS. in relazione alle ipotesi di desficalizzazione che stanno circolando?

Ultimo aspetto, il contratto: siamo consapevoli della necessità del varo del menzionato dpcm e della definizione del testo unico sul P.I., condizioni prodromiche alla riapertura delle trattative contrattuali ma, anche in tal caso, "battere un colpo" magari fornendo delle date per un possibile incontro non sarebbe stato doveroso nonché più giusto e corretto?

So che non risponderà nessuno a queste mie domande ma, perlomeno, facciate capire alle donne e agli uomini in divisa che non ci si interessa a loro solamente di fronte alle tragedie che li riguardano.

Chiediamo troppo?



Roma, 17 Gennaio 2017

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