Elicotteri della polizia a terra perché mancano i manuali aggiornati per la manutenzione


L’allarme è rientrato, ma sono in tanti a chiedersi, compreso il segretario della Silp Cgil, Mario Rosselli, che cosa sarebbe accaduto se nel frattempo di fosse verificata una “emergenza inderogabile”


Gli elicotteri della polizia di Stato sono rimasti a lungo fermi negli hangar perché l’amministrazione non aveva a disposizione gli ottocentomila euro che sarebbero stati necessari per renderli operativi. L’allarme è rientrato, ma sono in tanti a chiedersi, compreso il segretario della Silp Cgil, Mario Roselli, che cosa sarebbe accaduto se nel frattempo di fosse verificata una “emergenza inderogabile”. Inoltre, i velivoli messi a disposizione della polizia non avrebbero potuto volare perché privi dei manuali aggiornati di manutenzione.

Le basi interessate al problema erano Venezia, Milano, Bologna, Firenze, Pescara e Napoli con tutti gli elicotteri fermi (28 velivoli AB 206 e 23 AB 212, per un totale di 51 mezzi). A Roma, Oristano, Reggio Calabria, Bari e Palermo invece si è riusciti a garantire il servizio grazie ai mezzi AW 139, acquistati con i fondi Frontex, l'agenzia europea della guardia costiera e di frontiera.

 Il sindacato aveva denunciato da tempo una simile eventualità: Nel 2015 aveva impostato un’azione di sollecitazione nei confronti dell’amministrazione per mantenere un livello organizzativo sufficiente. I dubbi, la paura che le cose non avrebbero più funzionato come sempre, erano stati generati dall’incomprensibile trasferimento del responsabile del settore aereo ad altro Ufficio, senza una contestuale sostituzione, e per la cancellazione “con un colpo di spugna” del settore stesso.

“Le preoccupazioni erano dettate dalla consapevolezza che lo smantellamento della struttura avrebbe certamente causato, nell’immediato e nel futuro, conseguenze sotto il profilo gestionale, tecnico operativo e della sicurezza”, ha spiegato Rosselli. Che considera insufficiente il modello proposto dall’amministrazione. “Ebbene a distanza di poco meno di due anni ci troviamo costretti a denunciare le conseguenze, con ricadute sotto il profilo tecnico operativo e della sicurezza, che purtroppo non hanno tardato ad arrivare”, ha denunciato in un documento inviato al ministero dell’Interno.

I sindacati di polizia lo scorso mese di giugno avevano denunciato il mancato aggiornamento dei manuali di volo di una parte degli elicotteri in uso presso i reparti volo della Polizia di Stato. Il mancato acquisto degli aggiornamenti dei manuali degli elicotteri AB 206 ed AB 212 aveva di fatto interrotto l’attività manutentiva sugli elicotteri i cui manuali non risultano essere aggiornati. “Il fermo delle manutenzioni comporta come conseguenza una immediata l’impossibilità di utilizzare le macchine   per   le   normali   attività   di   istituto   e   di   fatto   la   paralisi   di   quei   Reparti   che   dispongono esclusivamente dei velivoli interessati”, spiega ancora il sindacalista.

Situazione come questa rappresentano un grave danno per la collettività che viene così “privata di un fondamentale supporto operativo, sia sotto il profilo del soccorso pubblico che della sicurezza pubblica”. Duro anche il commento di Luca Marco Comellini, segretario del Pdm: “Sono bastati solo 800mila euro per risolvere un problema che durava da ormai troppo tempo. Mi domando: 20 miliardi per le banche li hanno trovati in un batter d’occhio, per gli 800mila euro necessari per garantire la sicurezza e il soccorso pubblico sono serviti 9 mesi”.



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