Alatri, Silp Cgil: smentiti i razzisti, cautela su diffusione nazionalità


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(AGENPARL) – Roma, 28 mar 2017 – “La terribile vicenda di Alatri, che ha determinato la tragica morte del ventenne Emanuele da parte di un branco, sta facendo emergere le responsabilità di due fratelli italiani, presumibilmente già noti negli ambienti criminali locali, con profili Facebook che inneggerebbero, addirittura, alla criminalità organizzata. Ancora una volta i razzisti, i populisti di professione, taluni organi di informazione e qualche sito, che subito se l’erano presa con gli albanesi, sono stati smentiti dai fatti. Ma le parole in libertà che circolano ancora sul web e che nessuno può fermare rimangono una mina vagante e rischiano di innescare nuove tensioni sociali”.
Lo afferma Daniele Tissone, segretario generale del sindacato di polizia Silp Cgil.
“Esprimiamo la nostra vicinanza alla famiglia del ragazzo barbaramente ucciso – dice Tissone – e come poliziotti ci auguriamo che le indagini possano presto acclarare la reale dinamica dei fatti e soprattutto i colpevoli di un gesto di violenza inaudito. Questo caso, come altri, pone però con forza la necessità di una riflessione sul nostro sistema mediatico, a partire dai social dove la velocità delle notizie spesso la fa da padrona a discapito della veridicità delle informazioni. Tutto questo a fronte di un elevato tasso di analfabetismo funzionale e di una pericolosa tendenza gentista che caratterizzano, purtroppo, molti frequentatori di Facebook e Twitter, per citare due delle piattaforme più note. Occorre riflettere sugli strumenti oggi a disposizione tesi a contrastare chi diffonde o riferisce notizie in maniera distorta, falsa o pretestuosa. Sarebbe poi ora che le nazionalità dei presunti autori dei crimini non fossero più diffuse, soprattutto all’inizio di una indagine. Proprio per evitare ogni genere di strumentalizzazioni”.


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ALATRI. SILP CGIL: SMENTITI ANCORA UNA VOLTA I RAZZISTI
CAUTELA IN DIFFUSIONE NAZIONALITÀ PRESUNTI AUTORI CRIMINI
(DIRE) Roma, 28 mar. - "La terribile vicenda di Alatri, che ha
determinato la tragica morte del ventenne Emanuele da parte di un
branco, sta facendo emergere le responsabilita' di 2 fratelli
italiani, presumibilmente gia' noti negli ambienti criminali
locali, con profili Facebook che inneggerebbero, addirittura,
alla criminalita' organizzata. Ancora una volta i razzisti, i
populisti di professione, taluni organi di informazione e qualche
sito, che subito se l'era presa con gli albanesi, sono stati
smentiti dai fatti. Ma le parole in liberta' che circolano ancora
sul web e che nessuno puo' fermare rimangono una mina vagante e
rischiano di innescare nuove tensioni sociali". Lo afferma
Daniele Tissone, segretario generale del sindacato di polizia
Silp Cgil.
"Esprimiamo la nostra vicinanza alla famiglia del ragazzo
barbaramente ucciso- dice Tissone- e come poliziotti ci auguriamo
che le indagini possano presto acclarare la reale dinamica dei
fatti e soprattutto i colpevoli di un gesto di violenza inaudito.
Questo caso, come altri, pone pero' con forza la necessita' di
una riflessione sul nostro sistema mediatico, a partire dai
social dove la velocita' delle notizie spesso la fa da padrona a
discapito della veridicita' delle informazioni. Tutto questo a
fronte di un elevato tasso di analfabetismo funzionale e di una
pericolosa tendenza gentista che caratterizzano, purtroppo, molti
frequentatori di Facebook e Twitter, per citare 2 delle
piattaforme piu' note. Riflettendo sugli strumenti oggi a
disposizione tesi a contrastare chi diffonde o riferisce notizie
in maniera distorta, falsa o pretestuosa. Sarebbe poi ora, che le
nazionalita' degli presunti autori dei crimini non fossero piu'
diffuse, soprattutto all'inizio di una indagine. Proprio per
evitare ogni genere di strumentalizzazioni".
(Com/Vid/ Dire)
14:41 28-03-17
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Omicidio Alatri: Silp Cgil, smentiti ancora una volta i razzisti =    
(AGI) - Roma, 28 mar.?- "La terribile vicenda di Alatri sta facendo
emergere le responsabilita' di due fratelli italiani, presumibilmente
gia' noti negli ambienti criminali locali. Ancora una volta i
razzisti, i populisti di professione, taluni organi di informazione e
qualche sito, che subito se l'erano presa con gli albanesi, sono
stati smentiti dai fatti. Ma le parole in liberta' che circolano
ancora sul web e che nessuno puo' fermare rimangono una mina vagante
e rischiano di innescare nuove tensioni sociali". Ad affermarlo e'
Daniele Tissone, segretario generale del sindacato di polizia Silp
Cgil. "Esprimiamo la nostra vicinanza alla famiglia del ragazzo
barbaramente ucciso - dice Tissone - e come poliziotti ci auguriamo
che le indagini possano presto acclarare la reale dinamica dei fatti
e soprattutto i colpevoli di un gesto di violenza inaudito. Questo
caso, come altri, pone pero' con forza la necessita' di una
riflessione sul nostro sistema mediatico, a partire dai social dove
la velocita' delle notizie spesso la fa da padrona a discapito della
veridicita' delle informazioni. Tutto questo a fronte di un elevato
tasso di analfabetismo funzionale e di una pericolosa tendenza
gentista che caratterizzano, purtroppo, molti frequentatori di
Facebook e Twitter, per citare due delle piattaforme piu' note.
Sarebbe anche ?ora che le nazionalita' dei presunti autori dei
crimini non fossero piu' diffuse, soprattutto all'inizio di una
indagine. Proprio per evitare ogni genere di strumentalizzazioni".
(AGI)
Bas
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FROSINONE: SILP CGIL, SMENTITI ANCORA UNA VOLTA I RAZZISTI =
'Serve cautela nella diffusione delle nazionalita' dei presunti
autori di crimini'
Roma, 28 mar. (AdnKronos) - "La terribile vicenda di Alatri, che ha
determinato la tragica morte del ventenne Emanuele da parte di un
branco, sta facendo emergere le responsabilità di 2 fratelli italiani,
presumibilmente già noti negli ambienti criminali locali, con profili
Facebook che inneggerebbero, addirittura, alla criminalità
organizzata. Ancora una volta i razzisti, i populisti di professione,
taluni organi di informazione e qualche sito, che subito se l'era
presa con gli albanesi, sono stati smentiti dai fatti. Ma le parole in
libertà che circolano ancora sul web e che nessuno può fermare
rimangono una mina vagante e rischiano di innescare nuove tensioni
sociali". Lo afferma Daniele Tissone, segretario generale del
sindacato di polizia Silp Cgil.
"Esprimiamo la nostra vicinanza alla famiglia del ragazzo barbaramente
ucciso - dice Tissone - e come poliziotti ci auguriamo che le indagini
possano presto acclarare la reale dinamica dei fatti e soprattutto i
colpevoli di un gesto di violenza inaudito".
"Questo caso, come altri, pone però con forza la necessità di una
riflessione sul nostro sistema mediatico, a partire dai social dove la
velocità delle notizie spesso la fa da padrona a discapito della
veridicità delle informazioni. Tutto questo a fronte di un elevato
tasso di analfabetismo funzionale e di una pericolosa tendenza
gentista che caratterizzano, purtroppo, molti frequentatori di
Facebook e Twitter, per citare due delle piattaforme più note.
Riflettendo sugli strumenti oggi a disposizione tesi a contrastare chi
diffonde o riferisce notizie in maniera distorta, falsa o pretestuosa.
Sarebbe poi ora, che le nazionalità degli presunti autori dei crimini
non fossero più diffuse, soprattutto all'inizio di una indagine.
Proprio per evitare ogni genere di strumentalizzazioni", conclude
Tissone.
(Sib/AdnKronos)
ISSN 2465 - 1222
28-MAR-17 15:17
NNNN




Alatri, Silp Cgil: smentiti ancora una volta i razzisti


28 marzo 2017 ore 16.03


Tissone: “Serve cautela nella diffusione delle nazionalità dei presunti autori di crimini”



“La terribile vicenda di Alatri, che ha determinato la tragica morte del ventenne Emanuele da parte di un branco, sta facendo emergere le responsabilità di due fratelli italiani, presumibilmente già noti negli ambienti criminali locali, con profili facebook che inneggerebbero, addirittura, alla criminalità organizzata. Ancora una volta i razzisti, i populisti di professione, taluni organi di informazione e qualche sito, che subito se l'era presa con gli albanesi, sono stati smentiti dai fatti. Ma le parole in libertà che circolano ancora sul web e che nessuno può fermare rimangono una mina vagante e rischiano di innescare nuove tensioni sociali”. Lo afferma Daniele Tissone, segretario generale del sindacato di polizia Silp Cgil.

“Esprimiamo la nostra vicinanza alla famiglia del ragazzo barbaramente ucciso – dice Tissone – e come poliziotti ci auguriamo che le indagini possano presto acclarare la reale dinamica dei fatti e soprattutto i colpevoli di un gesto di violenza inaudito. Questo caso, come altri, pone però con forza la necessità di una riflessione sul nostro sistema mediatico, a partire dai social dove la velocità delle notizie spesso la fa da padrona a discapito della veridicità delle informazioni. Tutto questo a fronte di un elevato tasso di analfabetismo funzionale che caratterizza, purtroppo, molti frequentatori di facebook e twitter, per citare due delle piattaforme più note. Riflettendo sugli strumenti oggi a disposizione tesi a contrastare chi diffonde o riferisce notizie in maniera distorta, falsa o pretestuosa. Sarebbe poi ora, che le nazionalità degli presunti autori dei crimini non fossero più diffuse, soprattutto all'inizio di una indagine. Proprio per evitare ogni genere di strumentalizzazioni”.

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