Uovo di Pasqua o Uovo di Colombo?

Le giornate pasquali costituiscono l'occasione per me e per la segreteria nazionale Silp Cgil di augurare ai nostri iscritti e a tutti i colleghi di trascorrere giorni sereni. Molti, come sempre, saranno impegnati per garantire agli italiani la possibilità di partire e muoversi con tranquillità. Penso allo straordinario sforzo della Polizia Stradale e della Polizia Ferroviaria che presidiano strade e stazioni. Penso anche al lavoro di chi pattuglia le nostre città con le volanti, a chi garantisce l'ordine e la sicurezza pubblica e a chi, anche in queste ore e in questi giorni, svolge indagini delicate che richiedono massimo impegno e attenzione, sottraendo tempo alle proprie famiglie e alla propria vita privata. Questo vuol dire essere Poliziotti, con la P maiuscola. Non è retorica, ma stretta attualità.

Ed appena il caso di rammentarlo al Governo, al nostro Ministro dell'Interno e al Capo della Polizia che, durante la Festa del 165 Anniversario della fondazione del Corpo hanno, come di consueto, esaltato la professionalità, lo spirito di servizio e l'abnegazione delle lavoratrici e dei lavoratori in divisa, ricordando anche e soprattutto i nostri Caduti. Le parole, però, acquisiscono un significato diverso, più importante e vero, se sono seguite dai fatti. I problemi non mancano nella nostra Amministrazione e il Silp Cgil è impegnato ogni giorno, a Roma come sui territori, per difendere i diritti e le prerogative dei colleghi. In questo periodo sono due i temi forti sui quali siamo mobilitati: il riordino delle carriere e il contratto di lavoro. Per quel che riguarda la riforma delle funzioni e dei ruoli, abbiamo scritto e detto tanto.

Siamo scesi in piazza, siamo stati auditi in Parlamento, abbiamo presentato proposte concrete e fattibili, anche dal punto di vista economico. Cosa impedisce al Governo di apportare quelle migliorie che renderebbero davvero migliore, scusate il gioco di parole, lo schema di decreto? Ragioni politiche, ragioni di opportunità, contrasti con le altre forze dell'ordine o semplice protervia? Per risolvere problemi complessi spesso esistono soluzioni semplici. Sempre che si vogliano portare avanti.

E' l'Uovo di Colombo, che sta dietro l'angolo. Anche per il contratto di lavoro una strada si può e si deve trovare, dopo 8 anni di attesa e di stipendi al palo, con un carovita che si è mangiato circa il 9 per cento (come minimo, visto che si tratta di dati ufficiali sempre al ribasso) dei nostri soldi. Chi ha responsabilità politiche e di governo non può sempre dare tutto per scontato, perché andare avanti con 1.400 euro al mese, con un'età media che avanza, con organici all'osso e con uffici che si vogliono ancora chiudere (penso alla Polizia Postale) diventa impossibile.

Riordino e contratto, pertanto, sono una cartina di tornasole, un'opportunità per capire se la politica sarà attenta rispetto al passato, rinunciando a prendersi sempre i meriti, dimenticando di riconoscere ai Poliziotti ciò che spetta loro oppure se possiamo finalmente vedere la luce in fondo ad un lungo tunnel che attraversiamo ormai da quasi un decennio. E' l'Uovo di Colombo che ci meritiamo. Molto più gradito di quello pasquale. Dove le sorprese non sempre sono quelle che ci aspettiamo. I Poliziotti, invece, vogliono certezze. Auguri a tutti.


Editoriale del Segretario Generale Daniele Tissone

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