Riordino delle carriere, cosa cambia dopo i pareri delle Commissioni

Editoriale del Segretario Generale Daniele Tissone

L'analisi delle osservazioni e delle raccomandazioni delle Commissioni parlamentari relative allo Schema di decreto legislativo sul Riordino delle carriere conferma l'accoglimento di molte nostre rivendicazioni, ma ci lascia complessivamente insoddisfatti.

Del resto, la centinaia di rilievi formulati complessivamente dalle Commissioni e
dal Consiglio di Stato mettono ancor più in evidenza la nostra opposizione: il Riordino va fatto, le risorse ci sono, ma questa riforma conteneva e contiene vari disallineamenti ed errori preesistenti come altri successivamente introdotti che dimostrano, in maniera inequivocabile, che tutte le obiezioni del Silp Cgil – costruttive – avevano ed hanno un senso!

Del resto, proprio nei pareri è contenuto un passaggio emblematico che riportiamo testualmente:

“Per preservare il principio di equiordinazione nell’ambito del Comparto Sicurezza e Difesa, nonché per evitare incertezze applicative, il Governo valuti di adeguare il testo dello schema di decreto legislativo al fine di correggere i refusi, meglio coordinarlo con il quadro generale della normativa vigente ovvero rettificare i disallineamenti rispetto alle relazioni illustrativa e tecnica del provvedimento stesso, nonché rispetto al resto dello schema di decreto legislativo, ai contenuti dell’atto del Governo n. 396, anche tenendo conto di quanto osservato dal Consiglio di Stato nell’ambito del parere reso a seguito dell’Adunanza della Commissione speciale il 12 aprile 2017”.

Tutto questo evidenzia la vera sfida che abbiamo davanti: quella della lunga fase transitoria, soprattutto di questo primo anno, che diventa fondamentale per superare disallineamenti, “refusi” e quant’altro.  

Possiamo e dobbiamo farlo - da subito -, utilizzando i tavoli contrattuali perché alcune disposizioni previste nel Riordino (come la riparametrazione) incidono nella parte normativa, elusa a causa della mancanza di un confronto vero con chi rappresenta i colleghi. Pertanto, come diciamo da tempo, da qui dobbiamo e possiamo ripartire. Per l’Amministrazione della pubblica sicurezza e per il Governo non ci possono essere scuse, al punto in cui siamo.

Del resto, le "raccomandazioni" non vincolano assolutamente tantomeno le "osservazioni" e dunque sta adesso alla volontà politica del Governo, con il fondamentale parere del Dipartimento della PS, tradurre nella norma le varie migliorie proposte.

I pareri delle Commissioni hanno in ogni caso accolto alcune delle nostre richieste sancendo, soprattutto, la necessità di prevedere, pur in un secondo tempo, “lo stanziamento delle risorse necessarie per un intervento risolutivo in materia di previdenza complementare con l’attivazione del cosiddetto ‘secondo pilastro’ dei fondi pensione”. Si tratta, come noto, di una storica battaglia del SILP CGIL e i colleghi possono essere certi che seguiremo questo aspetto della previdenza complementare con grande attenzione ed interesse in particolare per le nuove generazioni di colleghi che rischiano gravi penalizzazioni per gli anni a venire. Altra novità di rilievo, unica nel panorama delle Forze di Polizia, è la previsione, suggerita nelle osservazioni, di bandire concorsi specifici per atleti paralimpici nelle Fiamme Oro.

Tra gli aspetti legati alle proposte SILP CGIL accolte nel parere:

- La possibilità di riservare i concorsi interni, nella fase transitoria, ai Sovrintendenti Capo con almeno 2 anni di anzianità nella qualifica. Qui si gioca una partita importante anche per quel che riguarda i Corsi Sov 15, 16 , 17 e seguenti.

- La possibilità di riservare agli Ispettori Capo dei Corsi 7 e 8 almeno la metà dei posti per accedere alla qualifica di Ispettore Superiore

- l'invito al Governo a tenere conto dei Sups ante 1995 attraverso la loro progressione in carriera nel Ruolo direttivo ad esaurimento: interessate come è noto 1.500 unità più altre 300 per accedere alla qualifica di Commissario capo con decorrenza giuridica dal 1° gennaio 2017 e decorrenza economica dal 1° gennaio 2018 oltre alla frequenza di un corso di aggiornamento non superiore a tre mesi.

- La rivalutazione della scala parametrale delle posizioni apicali, anche se serviranno più risorse e questo potrà essere fatto solo successivamente.

- Il personale cessato in servizio per lesioni o per causa dipendente da causa di servizio potrà – questo almeno chiedono le Commissioni  su nostro input – essere promosso al grado superiore alla vigilia del pensionamento.

- Evitare trattamenti economici inferiori rispetto a quelli in godimento all’entrata in vigore del Riordino in caso di promozione, ad esempio, di un assistente capo a vice sovrintendente. In quel caso è previsto l’assegno una tantum.

- Una specifica disposizione per il 10 Corso Vice Revisori tecnici, assegnato nel 2017, che potrà presentare domanda per rientrare nella sede di provenienza.

- Armonizzazione dell’inquadramento dei musicisti. Una disposizione che andrà meglio precisata nella fase transitoria soprattutto, per quel che ci riguarda, in relazione ai “precari” della Banda;

- Ruoli Tecnici: la definizione delle dotazioni organiche è rinviata ad un successivo decreto del Ministro dell’Interno.

 

Altri aspetti di sicuro interesse introdotti nel parere sono i seguenti:

- Esclusione del limite di età – fino alla conclusione delle procedure concorsuali - dai requisiti di ammissibilità per la partecipazione ai concorsi nella Polizia di Stato.

- Coordinare normativamente i tempi relativi alle aspettative e alle malattie con quelli legati ai periodi di recupero per cure salvavita e cronicizzazione delle malattie.

- Introdurre una disposizione per superare il contenzioso derivante dalla mancata riliquidazione della pensione al personale interessato dal blocco retributivo dal 2011 al 2015.

- Allineare, nella fase transitoria, disposizioni e decorrenze relative all’attribuzione delle denominazioni di “coordinatore”, armonizzando le varie formulazioni oggi previste.

- Previsione di un concorso interno per Ispettore tecnico riservato in via prioritaria al personale dei Ruoli tecnici.

- Compensazione futura, con risorse aggiuntive, degli Ispettori Capo che non raggiungeranno la qualifica apicale in quanto posti in quiescenza. Si parla nel parere di “idonee misure economiche”.

- Armonizzazione delle disposizioni in materia di corsi di formazione per Vice Ispettori e Vice Ispettori Tecnici, soprattutto per quel che riguarda i giudizi di idoneità e la durata massima di assenza dal corso.

Ai colleghi che ci domandano cosa facciamo e faremo adesso rispondiamo che, come Silp Cgil, continueremo a seguire, costruttivamente, l'iter del Riordino sino alla sua definitiva approvazione ovvero:
nella fase attuale;
in quella attuativa del provvedimento (che durerà un ulteriore anno) per realizzare un "Riordino equo e sostenibile", incalzando l'Amministrazione affinché bandisca tutti i concorsi previsti nei tempi dovuti e nel rispetto di una fase transitoria che va
ricalibrata, attraverso il confronto sindacale, per non mettere a rischio l'intero impianto complessivo.

Per questo restiamo "sul pezzo" adesso e in futuro. La battaglia continua!

#riordinosimanoncosi

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