Polizia: Silp Cgil,su riordino Gabrielli si confronti con noi
(ANSA) - ROMA, 6 MAR - "Noi siamo sempre disponibili al
confronto e ci permettiamo di invitare il capo della polizia ad
una delle numerose assemblee che il Silp Cgil organizza ogni
giorno nelle questure, nei reparti e negli uffici. Il prefetto
Gabrielli potra' constatare di persona che la maggior parte dei
poliziotti non ha oggi un giudizio positivo sul riordino interno
dei ruoli e delle qualifiche. La nostra mobilitazione e'
costruttiva perche' crediamo che nei passaggi parlamentari
previsti possano ancora essere apportate sostanziali migliorie".
Lo afferma Daniele Tissone, segretario generale del sindacato di
polizia Silp Cgil.
"Ha ragione Gabrielli - dice Tissone - quando dice che
dobbiamo ragionare sulle cose che che si possono fare in
concreto. Con circa un miliardo di euro a disposizione, ottenuto
grazie alla battaglia del sindacato che ci ha visti
protagonisti, e' possibile certamente migliorare un riordino che
per il momento non sana le sperequazioni ultraventennali
esistenti e soprattutto non risolve i disallineamenti con gli
altri corpi in divisa, a partire da quelli militari". (ANSA).
COM-NE
06-MAR-17 16:17 NNNN
Polizia: Gabrielli, giudizi positivi su riordino carriere
(ANSA) - TORINO, 6 MAR - "La presa di posizione, dei giorni scorsi contro il decreto del Governo sul riordino delle carriere, non riguarda tutte le organizzazioni sindacali di polizia. Al contrario, la maggior parte degli agenti ha espresso un giudizio positivo". Cosi' il Capo della polizia, prefetto Franco Gabrielli, ha commentato le manifestazioni di protesta organizzate da Silp Cgil. "Il ragionamento che dobbiamo fare su questo riordino non e' tanto su quello che ci piacerebbe - aggiunge Gabrielli - ma sulle cose che si possono realizzare in concreto. Non siamo da soli, ma in un comparto dove la componente militare, che ha sue caratteristiche e peculiarita', e' particolarmente significativa. Per questo motivo, tutto quello che portiamo al tavolo delle trattative deve trovare il consenso di questa componente". (ANSA). YS1-GTT 06-MAR-17 14:36 NNNN
Riordino, Tissone (Silp Cgil) replica al prefetto Gabrielli
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(AGENPARL) – Roma, 6 mar 2017 – “Noi siamo sempre disponibili al confronto e ci permettiamo di invitare il capo della polizia ad una delle numerose assemblee che il Silp Cgil organizza ogni giorno nelle questure, nei reparti e negli uffici. Il prefetto Gabrielli potrà constatare di persona che la maggior parte dei poliziotti non ha oggi un giudizio positivo sul riordino interno dei ruoli e delle qualifiche. La nostra mobilitazione è costruttiva perché crediamo che nei passaggi parlamentari previsti possano ancora essere apportate sostanziali migliorie”.
Lo afferma Daniele Tissone, segretario generale del sindacato di polizia Silp Cgil.
“Ha ragione Gabrielli – dice Tissone – quando dice che dobbiamo ragionare sulle cose che che si possono fare in concreto. Con circa un miliardo di euro a disposizione, ottenuto grazie alla battaglia del sindacato che ci ha visti protagonisti, è possibile certamente migliorare un riordino che per il momento non sana le sperequazioni ultraventennali esistenti e soprattutto non risolve i disallineamenti con gli altri corpi in divisa, a partire da quelli militari”.
“Del resto – prosegue il sindacalista -, quando il capo della polizia asserisce che, nell’ambito di questa riforma delle carriere delle forze dell’ordine e delle forze armate, la componente militare è particolarmente significativa e che occorre il consenso di questa componente per il riordino, non sbaglia e dà ragione a chi, come il Silp Cgil, ha chiesto e chiede da sempre più coraggio alla nostra Amministrazione nel confronto al tavolo interforze”.
“Noi restiamo mobilitati – conclude il segretario del Silp Cgil – e, dopo aver protestato davanti alle Questure in tutta Italia, il 15 marzo saremo a Montecitorio assieme a Fp Cgil – Coordinamento nazionale polizia penitenziaria. La nostra protesta ha raccolto e raccoglie il consenso anche di tanti colleghi iscritti ad altre sigle. Noi non molliamo e alla fine ognuno, compresi i sindacati che appoggiano incondizionatamente il provvedimento, dovrà assumersi le responsabilità che gli competono su questo riordino”.
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Sicurezza: Silp Cgil a Gabrielli, riordino non sana sperequazioni =
(AGI) - Roma, 6 mar. - "Noi siamo sempre disponibili al
confronto e ci permettiamo di invitare il capo della polizia ad
una delle numerose assemblee che il Silp Cgil organizza ogni
giorno nelle questure, nei reparti e negli uffici. Il prefetto
Gabrielli potra' constatare di persona che la maggior parte dei
poliziotti non ha oggi un giudizio positivo sul riordino
interno dei ruoli e delle qualifiche. La nostra mobilitazione
e' costruttiva perche' crediamo che nei passaggi parlamentari
previsti possano ancora essere apportate sostanziali
migliorie". Ad affermarlo e' Daniele Tissone, segretario
generale del sindacato.
"Ha ragione Gabrielli - ricorda Tissone - quando dice che
dobbiamo ragionare sulle cose che si possono fare in concreto.
Con circa un miliardo di euro a disposizione, ottenuto grazie
alla battaglia del sindacato che ci ha visti protagonisti, e'
possibile certamente migliorare un riordino che per il momento
non sana le sperequazioni ultraventennali esistenti e
soprattutto non risolve i disallineamenti con gli altri Corpi
in divisa, a partire da quelli militari. Del resto - prosegue
il rappresentante sindacale -, quando il capo della polizia
asserisce che, nell'ambito di questa riforma delle carriere
delle forze dell'ordine e delle forze armate, la componente
militare e' particolarmente significativa e che occorre il
consenso di questa componente per il riordino, non sbaglia e
da' ragione a chi, come il Silp Cgil, ha chiesto e chiede da
sempre piu' coraggio alla nostra amministrazione nel confronto
al tavolo interforze. Noi restiamo mobilitati - conclude - e,
dopo aver protestato davanti alle Questure in tutta Italia, il
15 marzo saremo a Montecitorio assieme a Fp Cgil-Coordinamento
nazionale polizia penitenziaria. La nostra protesta ha raccolto
e raccoglie il consenso anche di tanti colleghi iscritti ad
altre sigle. Noi non molliamo e alla fine ognuno, compresi i
sindacati che appoggiano incondizionatamente il provvedimento,
dovra' assumersi le responsabilita' che gli competono su questo
riordino". (AGI)
Bas
061634 MAR 17
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"Noi siamo sempre disponibili al confronto e ci
permettiamo di invitare il capo della polizia ad una delle numerose
assemblee che il Silp Cgil organizza ogni giorno nelle questure, nei
reparti e negli uffici. Il prefetto Gabrielli potrà constatare di
persona che la maggior parte dei poliziotti non ha oggi un giudizio
positivo sul riordino interno dei ruoli e delle qualifiche. La
nostra mobilitazione è costruttiva perché crediamo che nei passaggi
parlamentari previsti possano ancora essere apportate sostanziali
migliorie". Lo afferma Daniele Tissone, segretario generale del sindacato di polizia Silp Cgil.
"Ha ragione Gabrielli - dice Tissone - quando dice che dobbiamo ragionare sulle cose che che si possono fare in concreto.
Con circa un miliardo di euro a disposizione, ottenuto grazie alla
battaglia del sindacato che ci ha visti protagonisti, è possibile
certamente migliorare un riordino che per il momento non sana le
sperequazioni ultraventennali esistenti e soprattutto non risolve i
disallineamenti con gli altri corpi in divisa, a partire da quelli
militari".
"Del resto - prosegue il sindacalista -, quando il capo della polizia asserisce che, nell'ambito
di questa riforma delle carriere delle forze dell'ordine e delle forze
armate, la componente militare è particolarmente significativa e che
occorre il consenso di questa componente per il riordino, non sbaglia e
dà ragione a chi, come il Silp Cgil, ha chiesto e chiede da sempre più
coraggio alla nostra Amministrazione nel confronto al tavolo
interforze".
"Noi restiamo mobilitati - conclude il segretario del Silp Cgil - e, dopo aver protestato davanti alle questure in tutta Italia,
il 15 marzo saremo a Montecitorio assieme a Fp Cgil - Coordinamento
nazionale polizia penitenziaria. La nostra protesta ha raccolto e
raccoglie il consenso anche di tanti colleghi iscritti ad altre sigle.
Noi non molliamo e alla fine ognuno, compresi i sindacati che appoggiano
incondizionatamente il provvedimento, dovrà assumersi le responsabilità
che gli competono su questo riordino".
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