4 mesi e nessuna convocazione: una inerzia che è motivo di preoccupante incertezza e possibile fonte di pregiudizio per il personale dirigenziale tuttora privo di contratto, con riferimento non solo agli aspetti economici, ma anche alla dignità professionale.

 

Dopo lungo e travagliato iter, in attuazione di una delle deleghe contenute nella Legge n.124 del 2015, è stato emanato il D. L.vo 29 maggio 2017 n.95, cd. Riordino delle Forze di polizia, che all’art.46 ha previsto per i dirigenti delle Forze di polizia l’istituzione di un'area negoziale, limitata agli istituti normativi in materia di rapporto di lavoro e ai trattamenti accessori.
Per dare corso a detta statuizione è stato predisposto ed approvato il D.P.C.M. 2 marzo 2018, che ha stabilito le modalità attuative dell’area negoziale dei dirigenti delle Forze di polizia ad ordinamento civile, ai sensi dell’articolo 46, comma 4, del decreto legislativo 29 maggio 2017, n. 95.
L’art. 7 c.1 lett d) del citato D.P.C.M. ha fissato in due mesi dalla data di entrata in vigore del provvedimento stesso l’avvio delle procedure (23/05/2018).
Con il D.P.C.M. 22 dicembre 2018, pubblicato sulla G.U. del 17/01/2019 n.14, intitolato “Individuazione della delegazione sindacale che partecipa alle trattative per la definizione dell'accordo sindacale, per il triennio 2018-2020, riguardante il personale dirigente delle Forze di polizia ad ordinamento civile (Polizia di Stato e Corpo della polizia penitenziaria).”, sono state individuate le organizzazioni sindacali partecipanti tra cui, per la Polizia di Stato, il SILP-Cgil.
A distanza di oltre quattro mesi dalla pubblicazione di questo fondamentale passaggio per avviare le procedure di negoziazione, siamo ancora in attesa non solo della prima convocazione ma non vi è stata la benché minima interlocuzione sulla designazione della delegazione di parte pubblica e della relativa composizione del tavolo per le trattative.
Tale protratta inerzia è motivo di preoccupante incertezza e possibile fonte di pregiudizio per il personale dirigenziale tuttora privo di contratto, con riferimento non solo agli aspetti economici ma anche alla dignità professionale.
Ferme restando le tematiche di natura finanziaria non possono essere trascurati i profili normativi ed ordinamentali, con particolare riguardo alle modalità di svolgimento ed ai percorsi della carriera dei funzionari, in particolare per quelli già in servizio alla data dell’entrata in vigore del D.Lgs. 95/2017 e degli appartenenti al Ruolo ad esaurimento dei Commissari, nonché una ponderata riflessione del limite massimo di età previsto per il collocamento obbligatorio in quiescenza.
Sempre in tema ordinamentale, tenuto conto degli attuali provvedimenti in corso d’esame e riguardanti la riorganizzazione degli uffici ed “il nuovo correttivo del riordino”, si palesa l’opportunità di approfondire ulteriormente l’analisi sull’individuazione dei posti di qualifica e funzione per tutto il personale dirigente ed equiparato, come pure di definire le funzioni delle restanti qualifiche della carriera dei funzionari.
Alla luce di quanto sopra rappresentato il SILP-Cgil, vista l’attualità e la delicatezza dei temi indicati, avanza la richiesta di poter incontrare quanto prima il Signor Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza.
In attesa di cortese sollecito riscontro, l’occasione è gradita per porgere distinti saluti.

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